Stamattina Jane è partita prestissimo, Anny che doveva arrivare alle 7.30 è arrivata alle 8.15...non gli ho detto niente ... Perché di babysitter brave ed affidabili non è facile trovarne, poi parla coreano e inglese così Billy verrà su bilingue....
Mentre sto andando in ufficio sento le notizie... È tutto un susseguirsi di informazioni su un incidente aereo avvenuto proprio qui in aeroporto a Seul, per fortuna ho sentito subito che riguardava un volo per Singapore... Pare che dopo cinque minuti di volo abbia avuto un'avaria, almeno così dicono e si sia schiantato su una vecchia pista dell'aeroporto stesso, sembra non ci siano sopravvissuti. Nella sfortuna almeno non ha coinvolto gli edifici confinanti con le piste aeree altrimenti i morti sarebbero stati molti di più.Arrivo in azienda mi faccio subito un caffè bello forte e leggo i giornali della mattina...posso prendermela con calma sono il Ceo qui dentro... E qualche comodità me la prendo. Sto per iniziare a lavorare quando...
-Sig. Jeon ho la polizia sulla linea due. Vogliono parlare con lei.
Mi annuncia Carola la mia segretaria con un tono preoccupato.
-passameli...
Gli rispondo sbrigativo pensando a qualche denuncia riguardante l'azienda.
-Jeon Jungkook?
-Si in persona...
-dovrebbe...venire qui in aeroporto... C'è stato un problema... La signora Collins...
la sua compagna non sta bene, abbiamo trovato il suo numero nella sua borsa.
-arrivo subito...
Mollo il telefono e avviso Carola.
-Annulla tutti i miei impegni... Ci sentiamo dopo Jane si è sentita male in aeroporto.
-dove andava? Ha sentito le notizie?
-no no... stai serena... Andava Glasgow per fortuna... In una fabbrica per l'automazione... Vado ti faccio sapere
E corro via preoccupatissimo.Quando arrivo però non so dove andare, l'aeroporto pullula di gente ed è in pieno caos, molti voli sono stati annullati la pista dove l'aereo che si è schiantato è inagibile.
Vedo un punto informazioni, dentro oltre all'impiegato c'è pure un poliziotto.
Busso sul vetro mi fanno cenno di entrare...
-sono stato contattato la mia compagna sta male... Jane Collins...
Il poliziotto scorre una lista di nomi.
Non dice nulla fino a quando il suo dito si ferma su uno dei nominativi.
-venga sig. Jeon... Si la signora Collins è qui.
Capisco subito che qualcosa non va, del sudore freddo scorre lungo mia schiena.
Mi portano in una piccola stanza attigua.
Credo che mi si presenti davanti qualcuno di grado superiore al poliziotto di prima ma la mia vista è offuscata per l'agitazione e non realizzo bene.
-sig.Jeon...purtroppo non ho altro modo per dirglielo.
La signora Collins è deceduta, era sull'aereo per Singapore, abbiamo trovato il suo nominativo per eventuali segnalazioni nella sua borsa. Eccola qui.
Lo dice guardandomi dritto negli occhi, mentre io sento le mie gambe cedere...
Prontamente mi fanno sedere.
-dev'esserci un errore... Andava a Glasgow... Una delle fabbriche che lei segue aveva problemi di automazione... Avete controllato bene..
-abbiamo trovato la sua borsa... Era sull'aereo per Singapore...
Sig. Jeon lei è l'unica persona che dobbiamo contattare? Forse la signora Collins aveva un fratello? Una sorella? Dei genitori?
-no... no lei aveva solo me... E un'anziana zia in Irlanda. Ho delega per tutte le formalità di Jane e lei aveva la mia... Sa viaggiando come noi... Abbiamo un figlio... Ci siamo tutelati a vicenda...
Dico con un soffio di voce.
-Sig. Jeon dobbiamo pregarla di attendere in una sala che abbiamo appositamente organizzato per i parenti delle vittime.
Mi devo ancora scusare per la brutalità con cui affrontiamo il momento ma... Le persone sono molte... La preghiamo di non parlare con la stampa... Lei è una persona in vista...una parola di più... Sa com'è in questi casi... Non sappiamo ancora cosa ha causato il disastro potrebbe essere un attentato... La stampa fa già supposizioni...
-non me la sento di parlare con nessuno... Chiamerò solo casa mia la babysitter e il mio ufficio perché immagino che per qualche giorno dovrò organizzarmi... Gli adempimenti saranno molti.
-si...se potremo evitarle il dolore del riconoscimento lo faremo.
-Grazie.In aeroporto sta entrando un' altra anima in pena.
Un ragazzo biondo con gli occhi verdi arrossati dal pianto è accompagnato da un uomo alto e possente che gli tiene un braccio protettivo sulle spalle, e da altre due guardie del corpo.
E ' il figlio di Heon Liu Park, il magnate proprietario della catena alberghiera Ambassador, la stampa lo assale e prontamente i suoi accompagnatori lo proteggono.Poco più tardi...
Jimin è nella stessa stanza in cui hanno fatto il triste annuncio a tutti parenti delle vittime.
Jimin non parla è un pianto continuo. Parla invece il suo accompagnatore Kim Namjoon.
-siete sicuri? Noi sappiamo che andava a Londra per una riunione... Lo ha detto al figlio ieri sera.
-siamo sicuri abbiamo trovato questo...
Passano a Namjoon un portafoglio di Hermes leggermente bruciacchiato.
A sua volta lo passa a Jimin...
che lo osserva aprendolo....
Annuisce tristemente... La black card all'interno è la sua... La patente pure... C'è anche qualche piccola foto.
Due di Jimin da piccolo... Una di sua madre Jisi... E poi c'è n'é un'altra... Di una donna bionda che non riconosce, la gira per vedere se dietro c'è scritto qualcosa... Solo un nome Jane.
In quel triste momento non realizza bene.. E si limita a commentare...
-si è suo.
-sig. Park dobbiamo avvisare qualcuno oltre a lei?
-no. Mio padre aveva solo me.
-ok grazie. La preghiamo di non fare dichiarazioni alla stampa...meglio evitare. Non sappiamo ancora cosa ha causato il disastro potrebbe essere un attentato.Mentre lui e Namjoon si incamminano verso la sala adibita per i parenti dei deceduti, Jimin riflette un attimo...
-Nam... Chi era la donna bionda della foto? Jane c'era scritto dietro.
Namjoon sospira, sperava di non dovergliene parlare, cerca di prendere tempo.
-non so... Forse un'amica... Non l'ho mai vista.Nella sala per i parenti è uno strazio...ci sono madri, padri, figli, mariti, mogli, genitori... Tutti uniti dallo stesso calvario... Alcune persone piangono in silenzio, altre urlano perché anche quello è un modo per sfogare il dolore...alcuni sono impetriti dalla sofferenza come l'uomo seduto di fronte a Jimin... Che è immobile perso nei suoi pensieri. È ovvio che la sua mente è altrove.
Per un attimo i loro sguardi si incrociano... Incapaci di capire cosa significherà quel momento.
STAI LEGGENDO
La verità
FanfictionUna coppia in carriera... Una coppia stanca con un bimbo di tre anni... L'amore è finito...ma restano insieme per tanti motivi. Non c'è verità fra loro, Jane e JK si mentono ripetutamente. Un avvenimento tremendo... Il dolore iniziale lascerà spazi...