12. Stupida Angoscia

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Con l'aiuto di Carola riesco a trovare dei cavilli per allungare i termini di pagamento dei debiti per gli altri due alberghi l'Excelsior e il Major... Il consiglio direttivo della Serrall mi è venuto incontro destinando un fondo per il recupero della società Ambassador hanno riconosciuto le mie capacità manageriali con il mio operato. Ora ho margine per operare.
Risistemiamo il Regent per cominciare faccio contattare da Carola una mia vecchia frequentazione Elenoire Mounoir una francese con la quale ho studiato all'università, lei poi si è specializzata in amministrazione alberghiera di certo mi sarà d'aiuto.
Esco a pranzo con lei per anticiparle cosa voglio e come dovremmo muoverci.
Avviso a casa che non rientro per pranzo.
Risponde la Grayson.
-oh sig. Jeon... D'accordo non viene a pranzo...
-si, ma tornerò a casa per le 16. Mi passi Jimin per cortesia.
-è uscito.
-le ha detto dove andava?
-no... Ma passa lui alle 13 a prendere Billy a scuola.
-ok ci vediamo dopo.

Gli mando un whatsapp
-Dove sei?
-sto facendo una passeggiata sul fiume Han.
-è pericolosa quella zona da solo, rientra a casa.
Gli scrivo preoccupato.
-non ho scritto che sono solo.

Non gli rispondo e non commento, questi giochetti non fanno per me.
Durante il pranzo cerco di concentrarmi su Elenoire e sulle sue proposte... Anche se il mio pensiero spesso si rivolge altrove.
Rientro a casa nel pomeriggio.
-Billy dov'è Jimin?
-è andato sul terrazzo all'ultimo piano.
-a fare cosa?
-non lo so... Ma ci è andato anche ieri.
-signora Grayson ne sa qualcosa?
-io veramente...
-lasciamo stare... Vado io di sopra a vedere cosa sta facendo.
-cosa teme sig. Jeon?
Mi chiede allarmata percependo in me un po' di timore...
Mi prende un'inquietudine tale che mi giro, senza risponderle... esco sulle scale e comincio a correre fino su all'ultimo piano facendo gli scalini a due a due.
Arrivo su e la porta è aperta... Sento il cuore in gola.
Non ho considerato tutto quello che sta passando lui... Ho solo pensato a Billy e a me stesso. Ho paura... Non ho considerato i suoi sentimenti... Se fosse depresso... Ed io... Egoisticamente ho pensato solo a farlo mio.
Quello che vedo invece... Mi lascia senza parole.... C'è una musica appena percettibile e lui sta danzando.
Un po' di vento nei capelli è un'immagine che difficilmente dimenticherò. Rapito dalla sua arte è meraviglioso da guardare, quel corpo che tanto desidero è così abile nel fluttuare tra le note, quel viso stupendo accompagna la musica adattando la sua espressione... Sono incantato.
Non si accorge di me, quando la musica termina mi faccio avanti...
Resta sorpreso...
Inizialmente un po' timoroso ma poi azzarda...
-non posso stare senza danzare... Non mi hai risposto sul corso di danza e allora vengo qui...
Non do' fastidio a nessuno.
Annuisco e mi sento uno stupido per essere stato così insensibile e così apprensivo.
-io ho pensato... Non so cosa ho pensato... scusa...
Dico soltanto.
In quel momento realizza cosa posso aver temuto
-dai sul serio hai pensato che volessi buttarmi giù? Non lo farei mai.
Mi dice ridendo.
Ed io mi sento ancora più idiota mentre lo prendo per mano risoluto per portalo di sotto.

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