16. La villa

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Capitolo piccante... Avvisate scrivo per adulti... Se non ve la sentite passate oltre.

Arriviamo a Bangkok e procediamo in treno per Koh Samui. Poi arrivati prendiamo un taxi. Jimin è stanco e provato si capisce e parla poco.
L'Isola è splendida e la villa è dirimpettaia su una della spiagge più belle... da sogno Chaweng.
Il taxi ci lascia davanti alla casa... una costruzione bassa tutta su un piano tipica della zona. La spiaggia che ha di fronte è paradisiaca il mare cristallino.
Ad attenderci Greise un ragazzo del luogo alto, moro prestante, ci apre la porta per poi consegnarci le chiavi e aiutarci a portare i bagagli dentro.
-Dott. Jeon ho fatto pulire il salone, la cucina e una sola delle camere... Ho avuto poco preavviso di solito i poveri sig. Park o la signora Jane mi avvisavano sul loro arrivo, domani vi manderò una delle ragazze del villaggio per continuare le pulizie.
Spiega apprensivo e dispiaciuto per lo stato della casa.
-mandacela fra un paio di giorni per il momento ci adatteremo, abbiamo bisogno di tranquillità e di ambientarci.
Ah Greise non fare troppa pubblicità per il fatto che siamo qui... E per la ragazza delle pulizie mandami qualcuno di fidato.
-certo. Vi ho riempito il frigo e la dispensa come da sue indicazioni. Il mio numero di cellulare è sul tavolo in cucina.
-devo pagarti?
-no ci ha già pensato la signora Carola.
-santa donna... Come farei senza di lei... Vada vada Greise....
La casa è silenziosa ci fa un certo effetto perché sappiamo che questo è stato uno dei nidi d'amore del padre di Jimin con Jane.
È incredibile quanto poco tempo io ci abbia messo a dimenticarla ora nei miei pensieri c'è solo Jimin... E Billy ovviamente.
Su un tavolino in soggiorno ci sono delle foto di Heon e Jane insieme mi avvicino a a guardarle.
-possiamo metterle in un cassetto se vuoi... Si insomma se ti disturbano... Lui è mio padre... A me non dà fastidio...
Commenta piano...
-anche per me possono restare.
Se non fosse per loro non avrei Billy e non ti avrei incontrato.
Ma quando arriverà Billy sarà meglio toglierle... Non so come né quando riusciremo a spiegargliela questa cosa... E poi pure il nostro rapporto... Si insomma il nostro amore.
-JK... È la seconda volta che dici la parola amore in due giorni...
-ti disturba...? Ormai è un dato di fatto che per te farei qualsiasi cosa.
Jimin si avvicina a me abbracciandomi.
-Anch'io ti amo JK. Credo che la nostra storia debba ancora crescere non ci conosciamo bene... E l'inizio è stato un po' forzato... Almeno per me... Ma ora sto bene.... Voglio stare con te e con Billy per sempre.

Mentre io mi organizzo nel salone una postazione di lavoro per il mio pc e faccio un paio di telefonate, Jimin ispeziona la casa e sistema le nostre cose in camera da letto.
Parliamo poco siamo entrambi preoccupati per la situazione e per Billy soprattutto.
La nostra cena è leggera senza pretese, Jimin senza che io dica nulla  si alza risistemando. Poi io torno al mio pc... Dopo un'ora circa sento Jimin che mi chiama...
-JK.... JK....
La voce viene dal fondo del corridoio della zona notte, una stanza più lontana rispetto a quella dove Greise ci ha destinato per la notte e che capisco da quello che vedo essere la loro stanza.
È in penombra illuminata solo da candele.
Ampia con un sontuoso letto a baldacchino d'altri tempi... Mi avvicino e Jimin è sul letto nudo e provocatorio e mi sorride sfacciato. Il corpo ornato da una catenina alla vita, un collarino di pelle al collo e una giarrettiera di pizzo nera alla coscia... Chissà dove ha trovato quella roba... Mi viene duro subito.
-Dormivano qui... E chissà cos'altro ci facevano... Ci sono entrato prima... mi ha eccitato... Mi è sembrato di aver violato un segreto... Spero tu stasera ce la faccia a scoparmi... Non sei troppo stanco.... Vero?
Dice facendomi vedere cosa penzola da un lato del letto...
-manette?
Rido forte... Iniziando a spogliarmi
-per godere non ho bisogno di queste stronzate... Lo sai
-mettimele... Dopo potrai farmi quello che vuoi.
Jimin vuole giocare...lo giro bruscamente mentre gli scappa un risolino. Sono un po' a disagio non voglio lo legga dai miei occhi, ma lo accontento prendendogli i polsi e fissandoli alla testata del letto.
-non hai paura ora...
Gli sussurro nell'orecchio sinistramente
-potrei scoparti fino al mattino...
Lo accarezzo facendo scorrere la lingua sulla sua colonna vertebrale fino giù lo sollevo leggermente facendogli passare sotto la vita il mio braccio arcuandolo un po' e allargando le sue natiche  per torturarlo poi con la lingua alternandola alle mie dita.
-si... Ancora...
-si... Ti piace... Chiedimelo allora...
Dico toccandogli la sua piccola asta vogliosa
-fottimi Jk... Adesso... Forte.
Accolgo subito il suo invito... Ed è intenso come sempre tocco il punto di massimo piacere e lui urla liberamente... Siamo soli... , onda dopo onda raggiungiamo entrambi il piacere... Per lui culminato in un singhiozzo senza ritegno.
Più tardi abbandonati su quel letto in legno pesante conquell'osceno baldacchino rosso bordeaux simbolo di decadenza, gli sciolgo i polsi massaggiandoglieli.
-guarda qua... Ti resteranno i segni...
-nel cassetto c'è ogni genere di porcheria... E nell'armadietto sotto lo schermo a parete una collezione di film porno...
-ah si? Zozzetti i due... La catenina tienila mi piace...
Commento ridendo.
-già.... Non l'avrei mai detto di mio padre era sempre perfettino serio posato...
-Mah Jane era molto disibita non mi sorprende...
-Jimin...
-si?
-questa merda la facciamo portare via da Greise.... Qui di verrà Billy con la governante...
Pure il letto... Via tutto... Non voglio questa roba...
-JK?
-si?
-le manette e qualche film lo possiamo tenere?
Gli sorrido... Amo questo lato giocoso...
-mi sa che anche qui mi farò insonorizzate la stanza...ma niente cose strane... Solo noi mi basta... Dico ridendo...  scendendo e prendendoglielo in bocca...
-non ne usciamo stanotte da questo letto...dopo lo faremo bruciare...

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