Capitolo 10 Un parente come docente parte 2

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Lionel Richie Jr*

Io e i ragazzi ci trovavamo nella caffetteria affollata, ognuno con un vassoio in mano, alla ricerca di un posto libero. La vivace atmosfera del luogo ci permetteva di discutere di tutto e di più, mentre i ragazzi dell'ultimo anno si concentravano sul ripasso degli argomenti viste nelle ore precedenti. Michael, uno dei tre con cui stavo, indicò un tavolo da otto persone che sembrava già in parte occupato dalle ragazze del corso di francese.

"Che ne dite se andiamo a sederci lì?" Suggerì, attirando l'attenzione degli altri.

"Mi sembra un'ottima idea. Andiamo, Lionel*?" Esclamarono gli altri due, avvicinandosi al gruppo di ragazze con entusiasmo.

Tuttavia, la mia reazione fu diversa. "No ragazzi, preferirei evitare quella zona... Ci sono davvero tanti altri posti disponibili, per favore." Cercai di spiegare, cercando di evitare in particolare Samantha. Tuttavia, i ragazzi sembravano determinati a rendere le cose difficili per me in quel primo giorno di scuola.

Eddie Murphy intervenne con un commento scherzoso: "A quel tavolo fanno sedere persone solo durante eventi eccezionali!"

"Non metto in dubbio quello che dici, ma vi prego ragazzi, capitemi," Cercai di spiegare nuovamente prima di essere interrotto dagli stessi ragazzi.

Decisi che era giunto il momento di ricorrere al rispetto e all'educazione. Cercai una scusa per uscire da quella situazione imbarazzante. "Scusate, ma forse potrei andare a cercare altri posti liberi?" Pensai, sperando che questo avrebbe risolto la situazione. Ma i ragazzi non sembravano ascoltare ciò che stavo dicendo e proseguirono senza preoccuparsi della mia opinione.

"Possiamo unirci a voi ragazze?" Chiesero quasi all'unisono, ignorando completamente il mio tentativo di fuga.

Il mio primo giorno di scuola stava prendendo una piega sempre più complicata. "Niente poteva andare peggio di così," pensai tra me e me, frustrato dalla situazione. Non potevo più tirarmi indietro senza dire niente a nessuno.

Una ragazza bionda dagli occhi azzurri, di nome Jessica se ricordo bene, diede una risposta gentile e accogliente: "Ma certo, siete i benvenuti."

Con quella risposta, non avevo più altra scelta che accomodarmi accanto a Michael, con Samantha di fronte a lui. Nel frattempo, Bruce Springsteen ed Eddie Murphy si posizionarono di fronte a me e a Michael.

Il frastuono e l'emozione del primo giorno di scuola sembravano amplificarsi intorno a me mentre cercavo di adattarmi alla situazione imprevista. Mentre ci accomodavamo al tavolo, cercavamo di rompere il ghiaccio con qualche conversazione leggera.

"Sapete, mi ricorda un po' la scena iniziale di 'Romeo e Giulietta', quando i Montecchi e i Capuleti si incontrano casualmente," Commentò Eddie Murphy, cercando di alleggerire la tensione con un riferimento teatrale.

Risero tutti, cercando di distendere l'atmosfera. "Beh, speriamo che la nostra storia abbia un po' meno dramma e un po' più di felicità," Scherzò Michael, cercando di farci sorridere.

Mentre il discorso procedeva, il tema della segregazione razziale emerse come un'ombra nel retro della mia mente. Osservai attorno al tavolo e riflettete su come la diversità tra di noi potesse ricordarmi quanto fosse ingiusto trattare le persone in base al loro aspetto o alla loro origine.

In un momento di silenzio, dissi con un tono più serio: "Spero che il mondo possa imparare dalla storia e superare questi ostacoli di segregazione razziale."

Le ragazze e i ragazzi annuirono, riconoscendo l'importanza del messaggio. In quel momento, il nostro tavolo divenne un luogo in cui potevamo condividere non solo risate e storie, ma anche riflessioni profonde sulle sfide sociali del nostro tempo. Era come se il passato e il presente si intrecciassero, creando un'opportunità per noi di crescere come individui e come collettività.

I'm Falling In Love With YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora