Bruce Springsteen
Prima di tutto, permettetemi di presentarmi, anche se penso che già mi conosciate. Mi chiamo Bruce Frederick Springsteen e sono di discendenza italiana, olandese e irlandese. Non preoccupatevi, non sono figlio unico; ho due sorelle di nome Pamela e Virginia Springsteen.
Ora, lasciate che vi dia una breve descrizione fisica di me stesso. Sono alto e slanciato, con capelli neri corvini che cadono disordinati sulla fronte. Il mio sguardo è penetrante, con occhi color nocciola che sembrano scrutare l'anima delle persone.
Ero arrivato a Tuskegee esattamente una settimana fa per completare i miei studi, proprio come la maggior parte degli studenti lì dentro.
Tra tutte le persone presenti, l'unico che conoscevo veramente prima dell'inizio delle lezioni era Michael Jackson, in circostanze molto particolari legate alla segregazione razziale. Eddie Murphy e Lionel Richie Jr. *, invece, li conoscevo solo di vista.
Era stato un piacere incontrarli di persona in quella scuola, soprattutto considerando il contesto di segregazione razziale presente e finalmente conoscerli dopo tanto tempo passato ad ascoltarne parlare attraverso altre fonti.
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Ero nell'aula di ballo, insieme a tutti gli altri studenti del corso, per le prove di fine anno. Finalmente, la lezione era terminata, e, grazie al cielo, avevo un po' di tempo libero per praticare da solo. Tuttavia, prima che potessi avvicinarmi alla professoressa alla fine dell'ora e dopo la distribuzione dei copioni di 'Romeo e Giulietta' una delle ragazze, Samantha, si fece avanti con una domanda. Per mia fortuna, quando mi offrii di rimanere con lei, Cecilia accettò e ne ero felice.
Questa opportunità mi avrebbe permesso di conoscere meglio Samantha e forse di diventare suo amico. Fin da quando ero arrivato, Samantha mi era sembrata una ragazza misteriosa e riservata, ma quando si trovava nel suo elemento, si trasformava in qualcun altro. In quanto aspirante cantante e attore, volevo imparare da lei tutte queste sfumature per affrontare il mondo fuori da quella scuola dopo tre anni di studio.
"Ciao, Samantha." Le dissi quando eravamo soli da più di cinque minuti
"E' un piacere rivederti."
"Ciao," Rispose lei con un sorriso, "il piacere è mio. Tu dovresti essere uno degli amici di Lionel Richie*, giusto?"
Notai per la prima volta che aveva una voce molto più gentile e melodiosa rispetto a tutte le altre ragazze con cui avevo parlato fino ad allora. Era anche molto più solare del solito.
"Sì, esatto," risposi, "ma da dove lo conosci?"
Lei sorrise e rispose ridendo appena, contagiandomi con la sua allegria, "Da questa scuola."
"Oh...solo?" Chiesi curioso a mia volta mettendomi delle scarpe molto più comode per ballare.
"Va bene...la verità è che i nostri genitori si conoscono; quindi, ho dovuto molto spesso vederlo a casa mia da quando sono piccola." Aggiunse lei quando terminò per rimettersi comoda per le prove.
"Almeno è quello che i miei mi hanno sempre detto." Mi incalzò lei iniziando a mettere una delle canzoni che si era utilizzata per la lezione.
"E tu da dove e quanto lo conosci?" Mi chiese in seguito.
"Onestamente... Ci conosciamo da quest'anno qui a scuola." Dissi guardando a terra poco prima di riportare la mia attenzione su di lei.
"Non si direbbe dato la vostra complicità." Mi disse lei tendendomi la mano dopo qualche secondo dall'inizio della canzone.
"Granduca mi concede questo ballo?" Mi chiese lei sorridendo dopo un leggero inchino reale.
"Certo mia signora..." Risposi prendendole delicatamente la mano.
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I'm Falling In Love With You
RomanceNella vastità dell'universo, in un incrocio di destini, le nostre strade si sono intrecciate e tutto ha preso vita. Ogni giorno che passa, mi rendo conto sempre di più di quanto il mio cuore stia cadendo follemente innamorato di te. Le tue risate mi...