11 - Tommaso

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Giulio tirò su il cappuccio della tunica rossa e attraversò la navata della chiesa, bagnato dal bagliore arancione delle torce allestite tutto intorno. I passi di Geremia dietro di lui corrodevano il pesante macigno che era posizionato da giorni tra lo stomaco e la gola. Lui era lì come un fratello, forte abbastanza da poterlo sollevare quando quell'immaginaria roccia minacciava di schiacciarlo al suolo.

Si sedettero entrambi sulla panca libera, quella davanti a tutte le altre e che era separata dall'altare solo da pochi metri di piastrelle in marmo. Solo quando si fu accomodato ebbe il coraggio di guardare dritto e i suoi occhi trovarono la figura del Corvo che torreggiava al centro, proprio di fianco a una ragazza bionda.

Il profumo emanato dalla sua pelle era delicato come quello della primavera ancora lontana. Arrivava alle narici leggero per poi aggrapparsi ferocemente all'istinto di andare lì a nutrirsi del suo sangue. La nota metallica dell'essenza della sua vita cantava ed era sicuro che la gran parte dei vampiri presenti in chiesa si sarebbe abbandonata a quella melodia.

A differenza di tutti gli umani che il Corvo portava alle messe, lei non era bendata e non si stava nemmeno lamentando. Gli occhi da cerbiatta, truccati con un preciso filo di mascara, stavano passando in rassegna quasi tutti i presenti e quando arrivarono su di lui non poté fare a meno di sentirsi un po' in soggezione. Era raro che un umano potesse avere quel potere, eppure la ragazza sembrava avere del fuoco dentro, incapace di provare la paura che lui ebbe modo di assaggiare più di cinquecento anni prima. Non seppe dirsi se il rossore delle gote di lei fosse frutto di imbarazzo a stare di fronte a tutti quegli occhi o per il calore delle fiamme lì presenti.

«Siamo qui riuniti, stanotte, per celebrare l'ingresso di Lucia nel nostro mondo» annunciò il Corvo, la voce sempre disturbata dall'incantesimo che il Coniglio aveva posto su di essa.

Giulio, infatti, lasciò scorrere lo sguardo oltre il suo creatore e notò le figure del Coniglio e del Cavallo sedute sul fondo dell'altare con indosso le loro solite maschere. Non si chiedeva più chi ci fosse lì sotto, dato che il Corvo aveva chiesto loro di non provarci nemmeno e il legame del creatore parlava chiaro: bisognava obbedire. La curiosità restava comunque forte, però.

«Gloria a Sekhmet, che porta nuovi agnelli al suo gregge!»

«Gloria a Sekhmet!» rispose in coro la folla.

Giulio restò in silenzio a differenza di Geremia. Il suo amico lo notò e gli riservò un'occhiataccia al quale il vampiro non seppe rispondere. Abbassò il capo e inspirò. La sua mente era incastrata nei dolci occhi di Alessio, verdi a differenza di tutto il rosso e il nero lì presente. Ebbe paura di cosa avrebbe pensato di lui nel saperlo lì, tremendamente vicino a quelli che lui e Geremia spacciavano per nemici, ma che in realtà erano la loro famiglia da secoli.

«Gloria a Sekhmet, che ci conduce sempre più vicini al Tramonto!» disse ancora il Corvo.

«Gloria a Sekhmet!» replicarono i vampiri e con essi anche Giulio, che in realtà si stava chiedendo se sotto quella maschera da antico medico della peste ci fosse stata la stessa sfumatura sognante che aveva nella voce quando si rivolgeva alla dea.

«Axius, nostro pastore, che ha visto il male umano prima ancora che noi nascessimo e gli è stato conferito il sacro corpo dell'immortalità da condividere con tutti quelli che volevano combatterlo quel male, siamo qui oggi per rendere grazie anche a te.»

«Gloria a Sekhmet, gloria ad Axius!» risposero i presenti, molto più simili a robot che a vampiri.

Il Corvo tirò fuori una mela dalla sua tunica nera e la sollevò in alto.

«Oggi come sempre ci nutriamo dello stesso sacrificio che hai fatto tu per liberare il pianeta dalla piaga umana» disse il vampiro mascherato ad alta voce. «Siamo estensioni della tua forza, siamo soldati della tua causa e piegheremo coloro che uccidono gli innocenti, i diversi e la loro stessa terra. Siamo gli attrezzi con il quale trasformerai questo mondo nel paradiso che Sekhmet ti ha promesso.»

Città di sangue [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora