1986, Hawkins (Indiana). Effy ed Eddie non sono sconosciuti come fingono di essere. Ecco che il passato ritorna a galla, attraverso un presente ingiusto e verso un futuro incerto. Adolescenza, musica e avventura in stile 80s, all'esplorazione delle...
Finalmente raggiungiamo Forest Hills sani e salvi. Entriamo nel campo di roulotte ed Eddie fa strada per arrivare a quella che corrisponde a casa sua.
Le caselle postali sulla destra, il porticato con le poltrone, la lampadina appesa sopra la porta d'entrata e perfino il van parcheggiato lì accanto. Non ho bisogno che Eddie ci si fermi davanti per riconoscerla, in tre anni questo posto non è cambiato per niente.
Lui frena, mi fa scendere e poi si fa cadere la bici alle spalle con un tonfo mentre gli altri ci raggiungono.
«È questa?» domanda Nancy.
«Niente a che vedere con la tua, eh, Wheeler?» ride Eddie, avvicinandosi alla porta per aprire.
«Dev'esserci un record mondiale, viaggio interdimensionale più lungo» commenta Robin dietro di noi, ancora esausta dalla pedalata.
«Ho aspirato quella roba» tossisce Steve, spostandosi davanti le cose che volano in aria «Ce l'ho in gola»
Una volta aperta la porta, Eddie la spalanca ed entra piano, guardandosi attorno con estremo stupore, forse anche meraviglia. Sul soffitto del salotto c'è un portale uguale a quello nel lago ma più grande, dal quale fuoriescono altri tralci come viscidi tentacoli di una piovra.
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Il suo interno caldo e pulsante ricorda il battito di un cuore, come fosse organico, vivo.
«Qui è dove Chrissy... il punto preciso in cui è morta» mormora Eddie con sguardo vacuo su questo. Riesco a rivedere quell'istante nei suoi occhi e non credo di poter biasimare il suo bisogno di fuggire da tutto questo.
«Odierete ammetterlo, ma a quanto sembra Dustin aveva ragione.» commento.
«Ugh... C'è qualcosa lì dentro...» biascica Robin.
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Ci voltiamo anche noi e notiamo un'ombra al suo interno, che inizia a spingerla verso il basso come se volesse romperla per uscire.
«Che diavolo è...?» chiede Eddie.
All'improvviso, la membrana cede, si lacera del tutto e cade sul pavimento, schizzando tutto attorno. Facciamo tutti un balzo all'indietro per evitarla, urlando spaventati.
