1986, Hawkins (Indiana). Effy ed Eddie non sono sconosciuti come fingono di essere. Ecco che il passato ritorna a galla, attraverso un presente ingiusto e verso un futuro incerto. Adolescenza, musica e avventura in stile 80s, all'esplorazione delle...
Eddie è il primo a finire e quindi a provarlo. Lo solleva, estremamente soddisfatto del suo lavoro, ammirandolo nella sua interezza.
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«Come ti sembra?» domanda Dustin.
«Leggero, resistente... letale... affidabile!» risponde Eddie, giocandoci, spingendolo in aria con movenze eroiche e provando i vari tipi di affondo e le impugnature migliori, poi saltella nell'erba allontanandosi da noi.
«Prestate attenzione!» esclama, come stesse giocando a D&D «Nessuno potrà battere in ritirata davanti a Eddie l'esiliato»
Io e Dustin ridiamo, anche Eddie sembra contento, sentendosi un eroe come nei suoi racconti.
Quando finisco anche il mio mi stendo sul prato a riposare, con il braccio dolorante. Credevo sarebbe stato più semplice. Rimango così per qualche secondo, respirando l'aria pulita della campagna. Tra poco dovremmo tornare nel Sottosopra, mi mancherà questo cielo limpido e quest'atmosfera incontaminata, sostituiti da particelle volanti e da un cielo oscuro e cupo.
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«Siete pronti per la bat-taglia?» dice all'improvviso Dustin.
Io ed Eddie ci voltiamo verso di lui, che ride da solo.
«Capita?» domanda Dustin «pipistrello!»
[in inglese "Bat"]
Io scoppio a ridere ma Eddie rimane serio in silenzio.
«No?» chiede Dustin guardando il suo amico, continuando ad aspettare una sua risposta «Davvero? Pensavo facesse ridere... Effy almeno ha apprezzato!»
Eddie continua a fissarlo ancora per qualche istante, ma poi lo attacca all'improvviso, giocando.
«Che fai? Brutto bastardo!» risponde Dustin, contrattaccando ma senza riuscire, Eddie è molto più forte di lui. I due si azzuffano, rotolandosi sul prato, finché non si rialzano. Eddie si ferma, abbracciandolo e lasciandolo basito.
«Non cambiare mai, Dustin Henderson» gli dice, con un sorriso che raramente gli avevo visto prima d'ora «Me lo prometti?»
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