«Ehi, rossa! Hai un passamontagna, una bandana, qualcosa così?»
«Posso avere qualcosa del genere» risponde Max, prima di sparire nella sua stanza a cercare un camuffamento che possa nascondere Eddie ad occhi indiscreti.
«E la tua bandana?» gli domando.
«Magari qualcosa che non rientri nel mio stile, Baker. Non sarebbe difficile riconoscermi con quella»
«Certo, come se la tua maglietta non attirerà comunque l'attenzione» mormoro, puntando un dito sul suo petto, esattamente al centro della scritta "Hellfire Club".
«Tranquilla, ormai sto diventando bravo a nascondermi e sgattaiolare» sorride Eddie, prendendomi il dito.
Senza dire altro, mi supera e sparisce nella stessa direzione in cui si è diretta Max. Non so come faccia a passare da momenti di disperazione a quelli spensierati in cui ha voglia di scherzare, ma mi fa piacere vederlo più rilassato, ieri aveva una faccia...
«Iniziamo a raccogliere tutto, a breve partiremo» ci dice Steve sbrigativo.
Prendo il mio zaino e lo metto in spalla, mentre ripenso al guaio che ci ha fatto passare dimenticandolo alla rimessa e di conseguenza a ciò che mi aspetterà una volta rientrata a casa.
Questa fuga da casa si sta rivelando la più lunga mai fatta, se riusciremo a cavarcela e a uscire vivi dal Sottosopra mi domando come farò a giustificarmi e spiegare tutto ai miei genitori.
Mi sento toccare una spalla e mi volto, ignara.
La faccia di un assassino, Michael Myers, mi fissa da vicino. Urlo, facendo un balzo all'indietro.
Eddie si toglie la maschera mentre Eddie scoppia a ridere, quasi piegato in due. Era solo uno stupido scherzo, lo fisso male con il panico ancora negli occhi e la mano sul petto.
«Sei un vero coglione!» esclamo, spingendolo via di forza «Dove diavolo hai trovato quella cosa?»
«È il mio travestimento! Che ne pensi?»
«Oh, certo, un assassino! Giusto per non farti notare troppo.»
«Che cosa cambia? Pensano già che io sua un assassino!»
«Era il mio costume di Halloween, non avevo altro» spiega Max.
«D'accordo, non abbiamo tempo per trovare altro» mormoro.
«Ma la tua faccia... te lo giuro, era impagabile» ride ancora lui, strappandomi un lieve sorriso quando finalmente ogni traccia dello spavento va via.
«Andiamo?!» insiste Steve.
Eddie smette di ridere, tira un sospiro e infila di nuovo la maschera di Myers, troppo corta per i suoi capelli che escono da questa.
Nel momento in cui Robin apre la porta di casa e sento l'aria esterna sulla pelle, la sensazione d'essere esposta ritorna tutta insieme, come se non se ne fosse mai andata. Mi si stringe lo stomaco, ben conscia di dover abbandonare la spensieratezza - se così si può definire - di un posto al sicuro quale casa di Max.
Usciamo uno per volta alle spalle di Eddie, che sembra sapere già dove dirigersi. Saltella da una roulotte all'altra e tutti noi lo seguiamo quatti quatti, ben attenti al minimo rumore, almeno finché Lucas inciampa e fa un ruzzolone per terra.
«Sssh!»
«S-sto bene!» sussurra lui, rialzandosi subito dopo.
«Non ho ancora capito come ci andremo» commenta Steve.
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1986, Hawkins | IN REVISIONE
Fanfiction1986, Hawkins (Indiana). Effy ed Eddie non sono sconosciuti come fingono di essere. Ecco che il passato ritorna a galla, attraverso un presente ingiusto e verso un futuro incerto. Adolescenza, musica e avventura in stile 80s, all'esplorazione delle...