Capitolo 3

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"Paulie,sei sveglio?"
"Oh,si Mike!"
"Posso venire lì con te?"
"E va bene... Ma fai piano..."

Il piccolo ragazzo entrò in punta di piedi nella stanza e venne a rifugiarsi sotto le calde coperte.
Anche se aveva un anno meno di me mi piaceva vederlo più piccolo,in fondo si comportava come se avesse 11 anni.

"Secondo te la mamma pensa ancora a noi?"
"Mike perché me lo chiedi?"
"Così... Secondo te ci pensa?"
"Certo Mike..." gli risposi accarezzando i suoi capelli.
"E tu invece?"
"Io cosa?"
"Tu ci pensi alla mamma?"
"Mike... Che domande sciocche... Chiudi gli occhi e riposa."
"Non ho sonno."
"Shh... Ora dormi."
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Quando la mattina seguente oltrepassai il pianerottolo di casa mi pentii di non aver preso il giubbotto

Ricordai solo allora delle parole di John dette il giorno prima
"Ricordami che ti devo dire una cosa"

Mi incamminai verso la fermata del autobus facendo fatica a vedere il resto della strada visto che ormai i miei occhiali erano fottuti.
Quando fui abbastanza vicino vidi John con la sua chitarra.

"Giorno John" dissi sedendomi accanto al ragazzo
"Hei Paulie!"

Aspetta... Come mi aveva chiamato? Solo Mike e la mamma mi chiamavano così.

"Cosa mi volevi dire ieri pomeriggio?"
"Ah... Beh ho parlato con i ragazzi e sei dentro..."
"Ho perso il filo... Quali ragazzi?"
"Ti vogliamo nella band!"
"Ma... Io...non..."
"Dai Paul! Non puoi rinunciare!"
"Ne devo parlare con papà..."
"Già... Mi ero scordato che eri il 'bravo ragazzo'... Cresci McCartney!"
"Cosa vorresti insinuare?"
"Vorrei dire che tu sei il ragazzo perfetto. Il cocco della prof,il cucciolo della fidanzata e il figlio modello dei genitori... Patetico"
"È solo che io ci tengo a papà."

Arrivò l'autobus ma non salii.
Restai solo a guardare il suo interno.

"Paul,se resti qui perdi l'autobus!"
"Io non ci vado in quel postaccio..."

John fece un mezzo sorriso

"Ma bravo il mio McCartney!"

Le porte del autobus si richiusero violentemente.

"E tu non vai a scuola?"
"Nah... Sono stato sospeso,ma Mimi non lo deve sapere,okay?"
"Chi è Mimi?"
"Ah già te non lo sai... Te lo spiegherò un'altra volta"
"Come vuoi..."

Il suo sguardo gelido si posò su di me

"Paul,ma tu stai tremando!"
"Eh...Sai,non è il massimo uscire in camicia d'inverno..."

Si tolse la sua giacca di pelle e me la porse

"No,John serve a te..."
"Paul non fare storie e metti questo fottuto giubbotto. Me lo ridarai quando non ne avrai più bisogno..."

Una sensazione di calore cominciò ad invadere il mio corpo.

"Meglio?" chiese dolcemente John
"Si molto meglio"
"Allora ti porto in un posto..."
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Camminammo per parecchi isolati e poi entrammo in un negozio di vinili.
Il profumo di plastica e sigaretta mi diede leggermente noia all'inizio ma passò.

"Ecco dove passo la maggior parte del mio tempo libero" disse ridacchiando il ragazzo

"Lo avevo dubitato"

Guardammo i nuovi dischi anche se a John non interessavano.

"Ti piace Elvis?" gli chiesi curioso
Fece una strana smorfia per farmi capire che lo odiava

"E a te piace?"
"Si... Non è male"

Girammo per ancora qualche minuto ma quando fu stufo prese il mio polso con violenza e mi trascinò fuori.
Accese una sigaretta.
"Ne vuoi una?"
"No,non fumo..."
"Almeno prova..."

Mi porse una sigaretta e la accesi con cautela.
Il fumo entrò nei polmoni e mi fece tossire ma decisi di riprovare.
In fondo non era male,era forte.

"Ti piace?"
"Si parecchio..."
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Continuammo a camminare senza una meta.

"Progetti per il futuro?" mi chiese il più grande
"Vorrei laurearmi in medicina e diventare dottore."
"Scherzi vero?"
"Assolutamente no..."
"No Paul... Non puoi diventare dottore,in fondo,guardati!"
"Tu cosa vuoi fare? Sentiamo..."
"Diventare un cantante..."
"Ah si?"
"Si... È figo,non trovi?"
"Si..."

"Sai John... Ho conosciuto un ragazzo parecchio in gamba..."
"Chi?" il suo tono si fece curioso. Anzi era quasi geloso
"Perché quella faccia?"
"È solo che non voglio che tu conosca cattive persone"
"Ma non è una cattiva persona... Fammi finire!"
"Okay... Scusa,continua.."
"Si chiama George Harrison e..."

John cominciò a ridere.

"Aspetta... Mi stai dicendo che George è in gamba?"
"Si..."
"Oh mamma,Paul! Insomma! Cos'hai al posto dei bulbi oculari? È un ruba cuori,lo ammetto,ma non è in gamba!"
"Ma insomma John! Mi fai finire una cazzo di frase?"
"Oh... Scusami..."
"Stavo dicendo... È in gamba se lo conosci bene. Suona la chitarra e secondo me è bravo..."
"A proposito di chitarra... Ci hai pensato?"
"Alla band?"
"Si"
"Sai che ti dico? Io entro!"

Il volto di John si illuminò

"Fai bene..."
"Cioè John,fammi capire... Entro nella band e tu mi dici solo questo?"
"Dovrei baciarti?"
"No... No... Non dico questo... Potresti essere un po' più entusiasta... "

John mi abbracciò forte.
Da quando era morta mia madre nessuno mi aveva mai abbracciato e nelle sue braccia mi sentivo protetto.

"Spero ti basti..."
"Eccome"
"Perfetto... Vieni ti riaccompagno a casa."

-spazio autrice:
Amo questa fottuta coppia...
Awwww *-*
La dolcezza di Paul❤️

Vi ricordo che se volete seguire una bellissima pagina c'è la storia di opjrgtb .... Amo la sua storia...

Mi dileguo... Ciao!

The Beatles || McLennonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora