The Beatles || McLennon

Capitolo 19

1965
Rubber soul

'C'è qualcuno che ascolterà la mia storia sulla ragazza che sto per raccontarvi? '

John si grattò la nuca mentre era intento a scrivere qualcosa sul suo taccuino. Io ero disteso sul letto, in silenzio guardando la schiena del ragazzo.

"MERDA MERDA MERDA", urlò il ragazzo lanciando via il taccuino, iniziai a ridere.
"Paul, non mi basta più", sospirò "intendo dire che la nostra musica non mi basta più. Devo fare qualcosa di nuovo, dobbiamo fare qualcosa di nuovo, riesci a capirmi?"
Lo capivo, eccome se lo capivo.

George imprecò rientrando nella stanza dell'albergo.
"Abbiamo suonato da far schifo, cazzo"

"Non possiamo andare avanti così," John si buttò sul letto "non ho sentito una singola nota che ho suonato, una singola parola che ho cantato."

Eravamo tutti incazzati neri. La nostra musica non ci piaceva.

"Io voglio smettere...", disse George "intendo dire, voglio smettere di suonare dal vivo. Potremmo.. che ne so... registrare e basta, fare qualcosa di più importante ma non esibirci."

Ringo iniziò a ridere.
"Sei andato fuori di testa."

"No..", rispose piano John "a me sembra un'ottima idea."

"Cazzo ragazzi," urlò Ringo "sapete quanti soldi ci danno le esibizioni live?"

Alzai le spalle.
"E sti cazzi?"

"Quindi..", John aspirò di nuovo dallo spinello passandolo a me "voi siete sicuri che i cammelli hanno due gobbe e i dromedari solo una?"

Iniziammo a ridere, eravamo tutti fatti.
Eravamo chiusi in bagno da quasi un'ora, seduti tutti insieme per terra a fumare marijuana e ridere a crepapelle.

"Secondo me sono i cammelli hanno una gobba e i dromedari una.", replicò George, fiero della sua idea.

Si aprì un dibattito tutta la notte sulle gobbe dei dromedari e su quelle dei cammelli.
Ci sembrava un dibattito così intelligente e divertente; ripensandoci adesso penso che eravamo solo quattro teste di cazzo.