The Beatles || McLennon

Capitolo 25

1969
Yellow Submarine

Londra
La festa è noiosa. George e Ringo sono seduti su delle poltroncine colorate di rosso a parlare mentre John e Yoko ci hanno dato buca all'ultimo momento.
Sono solo e sto guardando il vuoto finché un dito mi picchietta la spalla.

"Paul?", mi giro e guardo la ragazza. Ha un volto familiare, ho paura che sia una fan. "Sono Linda, ti ricordi di me? Ci siamo incontrati per la prima volta un paio di anni fa."

Chiudo gli occhi e apro la bocca espirando il fumo della sigaretta, cerco di ricordare.
Linda...
LINDA!

"Sì certo che ricordo. Il tuo amico mi aveva portato in un locale dopo quella serata noiosissima!"

Lei sorride.
"Posso scattarti una foto?"

Guardo la sua macchina fotografica che le penzola sulla pancia.
"Fai pure, come devo mettermi?"

"Resta naturale. Magari continua a fumare."

Obbedisco finché non sento il 'click' della macchina fotografica e ricomincio a parlare.
"Siediti qui, Linda."

Dopo essersi seduta accanto a me mi accorgo della pioggia di lentiggini che le cospargono il viso.
Iniziamo a parlare e il tempo sembra fermarsi. Ad ogni frase mi avvicino al suo viso sempre di più e lei non si sposta, anzi, mi viene incontro.
Lei mi sorride e io le prendo una ciocca di capelli e ci giocherello un po', abbiamo smesso di parlare e ascoltiamo i nostri respiri con occhi sognanti.

Nel baccano della sala riesco a sentire la voce di Richard urlare.
"JOHN! FINALMENTE SEI ARRIVATO!"

Lascio andare la ciocca bionda di capelli e giro la testa. Non lo vedo ma sento chiaramente il suo accento di Liverpool inconfondibile.
"BUONASERA TESTE DI CAZZO!"

Finalmente lo vedo entrare. È vestito abbastanza elegante e come un cagnolino lo segue Yoko, stringendogli la mano.

"Scusami..", sussurro a Linda "Vado a salutare John."

Lei annuisce e mi alzo. Sono geloso ma faccio di tutto per sembrare tranquillo.
Lui all' inizio fa finta di non vedermi ma quando si rende conto che sono determinato a parlargli lascia la mano di Yoko e viene verso di me.

"Ciao Paul.", non mi guarda negli occhi, continua a guardare la gente dietro di me ma so che muore dalla voglia di parlarmi, lo conosco troppo bene.

"John.", ancora non mi guarda ma non mi importa. "Perché ci hai dato buca e poi sei venuto?"
Ha le pupille dilatate e gli occhi rossi.  Si è drogato.

"Ha importanza?"

Sbuffo e abbasso gli occhi. Lo prendo per i polsi e lo trascino giù per le scale.
Lui non replica, forse sa già di cosa gli voglio parlare.

Ci ritroviamo soli, nel vialetto della casa dove si sta svolgendo la festa, come la sera del nostro primo bacio. Solo che John non è ubriaco ma fatto, e io non sto ridendo ma sull'orlo di piangere.

"Dimmi ti prego se è finita. Ho bisogno di saperlo.", la mia voce trema, sono patetico.

"Paul...", John mi guarda con QUEL TIPO DI OCCHI. Come mi guardava anni fa, quando mi desiderava e mi amava. Vedo il lucchichio svanire all'istante. "Io ora sto con Yoko."

"Eppure noi ci vedevamo anche quando  eri sposato, John."

"I'm in love for the first time."

Quelle parole mi fanno male come una bastonata sulla schiena.
"Quindi non mi hai mai amato?"

"È..stato un altro tipo di amore il nostro. Io ho bisogno di una donna forte al mio fianco. Tu sei un ragazzo, Paulie. Io amo Yoko più della mia stessa vita, come un tempo ho amato anche te. Ma con Yoko è diverso."

Le lacrime mi rigano il viso.
"Mi ami ancora, si o no?"
John non risponde e io inizio a urlare.
"MI AMI ANCORA SÌ O NO?"

Lui mi tappa velocemente la bocca.
"Stai zitto, potrebbero sentirci tutti."

"John rispondi o ritorno e dico a tutti che stavamo insieme."

Lennon alza le braccia in segno di arresa.
"Io non lo so, Paul. Non lo so. Credo di no."

"È finita?", non voglio finirla, non adesso, ho bisogno di lui.

"Credo sia meglio così."

Non dico altro e vado via.
Con questa frase i Beatles sono ufficialmente morti.

Ho scritto una nuova storia, a chi potrebbe interessare.
Parla dei Pink Floyd e si chiama "David And Roger||Pink Floyd"
Storia Sydger e Watermour, ovviamente. Boh, spero che qualcuno passerà a vederla.