Capitolo 7

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I pomeriggi passavano in fretta tra scuola,ragazze e la band.
Due volte a settimana facevamo le prove a casa di George e John era davvero entusiasta che il piccoletto facesse finalmente parte della band, e pensare che di lui non ne voleva neanche sentir parlare... Qualche volta era proprio testardo.
Ad un certo punto sentì una mano toccarmi la spalla.

"Dio mio Pete" dico girandomi di scatto "mi hai fatto prendere un colpo"

"Ciao Paul... Hai visto John?"

"No... Perché?"

"Oh merda... Quello ha di nuovo saltato la scuola"

"Dici sul serio?" chiesi mordendomi il labbro

"Si... Spero solo che non si sia cacciato in qualche pasticcio", Pete si passò una mano nei capelli. "Credo che la scuola voglia di nuovo chiamare Mimi e se succede... cazzo, quel farabutto sarà nei guai."

Sorrisi timidamente e lo salutai con una pacca sulla spalla per poi ricominciare a camminare nelle fredde strade di Liverpool.

"Dove cazzo si è cacciato quello stronzo?" sussurrai tra me e me.
Ero profondamente geloso. Era con una ragazza? Solo l'idea mi dava la nausea. "E pensare che questo pomeriggio avevamo pure le prove..."

Mentre parlavo da solo andai a sbattere contro una figura a me famigliare.
"CAZZO, VUOI STARE ATTENTO A DOVE METTI I PIEDI, FIGLIO DI PUTTANA?" urlai con le lacrime agli occhi.

"Tuo padre sa che usi questi linguaggi, McCartney?"

Alzai gli occhi e iniziai a sorridere. Mi toccai le guance e mi resi conto che stavano diventando sempre più rosse.
"John... dov'eri?"

"Stai zitto, te lo dirò dopo. Ora siamo in ritardo per le prove. Muovi quel bel sedere e incamminiamoci."





"Hei George, che cazzo stai facendo?"
John si tolse la sigaretta dalla bocca. "Gli accordi sono semplicemente quattro, è possibile che tu non riesca ad andare a tempo? Riprendiamo. Uno,due, tre..."

George era palesemente imbarazzato, si stava dando da fare e faceva di tutto pur di piacere a John.

"FERMI TUTTI. Questa roba fa schifo." John girò di scatto la testa verso di me. "E tu McCartney, cosa ne pensi?"

Una vampata di calore mi avvolse
"Io..." il cuore mi batteva forte, il modo in cui John mi guardava da dietro gli occhiali mi mandava K.O "Io credo che non sia male. Potremmo migliorare, ma non è..."

"COSA? STAI SCHERZANDO? Tutto questo fa semplicemente schifo, ecco tutto. Sono stufo, per oggi basta." John mise la chitarra nella custodia "Ora tutti a casa. Sono stanco. Ci vediamo giovedì." stava per uscire dalla stanza ma prima di girare il pomello si
voltò e mi disse "Ci vediamo domani, McCartney." , sorrise e uscì.

E dopo ben DUE anni di assenza ritorno qui, a finire la mia fan fiction. Gli anni sono passati, ma la mia passione per la band no. Spero che anche a distanza di così tanti anni questa storia potrà venir apprezzata da qualcuno.

Prometto che questa volta la storia la finisco.

Ambra.

The Beatles || McLennonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora