Martedì 29 Maggio
ore 14.30
Abbiamo finito adesso il nostro turno per il pranzo ed ora dobbiamo raggiungere i ragazzi nel magazzino per continuare il progetto del murales. Dopo la conversazione di ieri Ciro lo sopporto ancora meno. Quando entrammo erano già tutti pronti così ci sbrigammo anche noi a prendere il grembiule e a posizionarci e iniziammo a dipingere. Mentre stavamo dipingendo Gemma si avvicinò a me per parlarmi e mi disse:
"Non ti stacca gli occhi di dosso"
"ma chi scusa?" le domandai io non capendo a chi si riferisse.
" o' boss" si intromise ridendo Nad.
"Ha ragione è da ieri che non fa altro che guardarti poi dopo quello che è successo ieri potresti anche essere magari più gentile con lui" si intromise mia sorella che ovviamente si riferiva all'accaduto di ieri dopo il progetto nel magazzino.
"E cosa è successo ieri?" disse Gemma con uno strano sorrisetto
"Si perché non ci hai detto nulla?" chiese Naditza
"Ora ci devi dire tutto, assolutamente" si aggiunse Silvia.
"Oi ragazze tranquille non è successo nulla di che, ha solo evitato cadessi sul pavimento bagnato prendendomi al volo" dissi io.
" E tu non ce lo hai detto scusa?!" disse scioccata Naditza
"Bhe si non pensavo fosse così importante" risposi io abbassando lo sguardo
"Più o meno vi siete scambiati uno sguardo dopo" disse mia sorella e io la ammonì subito.Finimmo le ore dedicate al progetto e ci diedero l'ora libera in cortile prima di fare cena. Io, Silvia e Gemma eravamo sedute insieme a Naditza e Filippo, il suo ragazzo o anche chiamato o' Chiattillo, erano davvero così carini insieme. Stavamo parlando e mentre io cercai di accendermi una sigaretta senza però trovare l'accendino. Arrivó Carmine che senza che io gli dicessi o chiedessi nulla tirò fuori l'accendino e mi accese la sigaretta.
"Grazie" gli dissi io e gli sorrisi come lui stava già facendo con me.
"Non c'é di che bellezza" mi rispose lui continuando a sorridermi e a guardarmi negli occhi, sguardo che io distolsi subito tornando ad ascoltare il discorso degli altri.
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Ore 20.30
Sta sera eccezionalmente ci hanno permesso di mangiare maschi e femmine insieme. Sono in coda per prendere da mangiare e non faccio in tempo ad allungarmi e alzarmi in punta per prendere il piatto che già un'altra mano lo prende e mi dice
"nun me ringraziare nené é nu piacere" disse Carmine sorridendo, non capisco perché lo faccia visto che mi mette a disagio quindi prendo il mio vassoio e mi vado a sedere al tavolo aspettando le altre, sotto lo sguardo al quanto arrabbiato che poi scopro essere quello di Ciro.
Quando arrivano insieme alle altre ovviamente ci sono anche Carmine e Filippo, i quali si siedono rispettivamente uno di fianco a me e altro affianco a Naditza. A me non dava grande fastidio perché se si limitasse solo a sedersi accanto a me era solo normale, invece mentre si rideva e si scherzava lui inizió ad allungare il braccio verso di me come per appoggiarlo sulla mia spalla, io lo scansai sotto lo sguardo misto tra incazzato e compiaciuto di Ciro, che poi neanche sapevo perché stesse reagendo in quel modo se a quanto pare lui era interessato a quella Viola.
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Spazio autrice
Spero vi stia piacendo la storia ancora mi scuso per eventuali errori nel napoletano.
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Il mio Malessere preferito
Teen FictionSono Serena Polidori e ho 16 anni. Ho sempre vissuto una vita tranquilla ma qualcosa distruggerà questa libertà. PROBABILI SPOILER ⚠️ [Quando metto 🌶️🌶️🌶️ é perché c'è presenza di scene piccanti]