Mercoledì 6 giugno
15.00
🌶️🌶️🌶️
Era pomeriggio quindi avevamo la nostra ora libera come sempre. Io e le ragazze eravamo sedute sulla nostra solita panchina parlando, o meglio loro stavano parlando fra di loro perché io ero completamente su un'altro mondo. Infatti in questi giorni la mia mente era un'insieme di pensieri tra le varie minacce di Viola, il quasi stupro da parte di Sasà e la frase detta da Ciro. Proprio quella frase che ora non faceva che rimbombarmi ripetutamente in mente senza volerne sapere di uscire. Io avrei voluto tanto sistemare e chiarire quella situazione chiedergli che cos'eravamo noi, ma non sapevo quando e soprattutto come, diciamo che sono sempre stata una ragazza molto timida ma pur sempre molto decisa e determinata. Infatti questo mio essere bloccata non lo capivo con qualsiasi altro ragazzo sarei andata diretta da lui e avrei chiarito molto in fretta il dubbio, ma con Ciro no mi bloccavo e se c'era lui io mi sentivo una scema il mio cervello andava in tilt, proprio perché Ciro non era "un qualsiasi altro ragazzo" anzi aveva qualcosa che lo differenziava e mi bloccava.
" Terra chiama Serena Polidori" si rivolse a me in modo simpatico Silvia, in quel modo mi resi conto che i miei pensieri mi avevano completamente estraniato dalla conversazione delle mie amiche e quindi della realtà da quanto erano forti.
"Scusate ragazze ero su un'altro pianeta, dicevate?" risposi io
"Scusa Seré ma che tieni?" mi domandò con un tono preoccupato Naditza.
"Ma niente solite preoccupazioni" risposi frettolosamente io
"Ovvero?" mi continuò a chiedere Naditza
"Viola e Sasà" mi affrettai io a rispondere accendendomi poi una sigaretta.
"Seré mi dispiace assai che tu stia così per due persone del genere, ma noi ci siamo lo sai" mi cercò di tranquillizzare Silvia
"Si grazie lo so ragazze, vi voglio bene" dissi poi abbracciandole. Loro erano così tenere, ma non sapevano in realtà che una delle mie maggiori preoccupazioni era la frase detta da Ciro.
Mentre pensai a questo vidi arrivare Carmine ,che stranamente stava giocando a calcio con tutti gli altri compreso Ciro e i suoi amici, verso di noi intenzionato a dirci qualcosa.
"Ragazze vulite pazzià nu' po con nuje a caucio?"ci chiese e io istintivamente spostai lo sguardo verso il campo dove ero certa di trovarlo e così andò, infatti lo vidi era bellissimo anche da mezzo e tutto completamente affaticato.
"Sì certamente" Nad fu più veloce di me a rispondere e una volta scambiato uno sguardo capì subito il perché.
"E ja jammucene , squadre miste niente maschi contro femmine" annunció il Piecuro. Ci dividemmo perfettamente a metà e io per fortuna o sfortuna non lo so, sono capitata nella squadra del Piecuro quindi sono contro Ciro. Sono in attacco precisamente difronte a lui, quando parte la partita corro per rubargli la palla e lui si avvicina quasi sussurrando mi parla.
"Dopo ti aspetto nel bagno della mensa. T'adda parlà" e così mi superò senza nemmeno lasciarmi il tempo di provare a togliergli la palla dai piedi. Inutile dire che la mia squadra ha perso la partita.
"Nun te preoccupà Seré ci riprenderemo la rivincita" mi disse Carmine abbracciandomi.Ero lì in quel bagno piena di pensieri su cosa potesse succedere ma soprattutto su cosa mi volesse dire, quando sentì la porta aprirsi e dei passi farsi sempre più vicini segno che stesse arrivando.
POV CIRO
Stavo arrivando in bagno e la vidi lì, bellissima come sempre che mi aspettava. Ero anche molto nervoso sinceramente mi aveva dato molto fastidio il contatto con il Piecuro ma anche perché non era stata con me in squadra?
Quando arrivai non le lasciai neanche il momento di dirmi niente che subito attaccai con il mio discorso
"Seré pcché tutto chillo rappuort co' u Piecur?" Dissi forse un po troppo ad alta voce perché le non mi rispose anzi abbassò lo sguardo e si ritrasse ancora più schiacciata contro il muro.
"Scusa Ciù ciù agg sbagliat, ma tu non devi tenere paura di me" gli dissi quindi io alzandogli il mento con due dita.
"Non tengo paura di te Ciro ma non voglio che tu pensi male in alcun modo" e a sentire quelle parole mi ero rilassato e gli avevo sorriso. Così non le diedi il tempo il tempo di dire niente altro e azzerai completamente le distanze tra me e Serena finendo in un bacio lungo e appassionato. Mi mancava sentire le sue labbra, il suo dolce sapore così la strinsi sempre più forte spingendola verso la colonna che si trovava dietro di lei.
POV SERENA
Ci stavamo baciando in modo molto appassionato, quando la sua presa sui miei fianchi si fece sempre più forte e il suo corpo sempre più vicino. Mi salì un certo brivido su tutta la schiena al contatto con la colonna fredda verso cui mi aveva spinta Ciro. Ci volevamo entrambi. Lo sentivo dal suo tocco delicato ma allo stesso tempo desideroso di avere di più.
Le mani di Ciro dai miei fianchi iniziarono a scendere fino al mio sedere che prese a toccare in modo desideroso e possessivo, sentivo il suo corpo aderire perfettamente sul mio schiacciato contro la colonna e in quel contatto sentì la sua eccitazione. Così allacciai la mia gamba attorno al suo bacino per avvicinarlo ancora di più e gli morsi il labbro. Stavo morendo anche io in fondo di eccitazione e penso che non avrei resistito ancora per molto. Ma Ciro mi precedette iniziando a abbassarmi i leggins e poi chiedendomi il consenso con gli occhi anche l'intimo e così io feci con lui che tirò fuori un preservativo dalla tasca, mi faceva strano avesse un preservativo sempre con se ma sinceramente in quel momento era l'ultimo mio pensiero.
"Ciù ciù sei sicura?" mi domandò quasi sussurrando prima di entrare in me con una forte spinta dopo aver ricevuto il consenso da parte mia. Non era la prima volta che facevo sesso ma era la prima volta che facevo l'amore.
"Guardami negli occhi Ciù ciù" disse quasi al culmine.
Arrivai al culmine del piacere e istintivamente mi venne un gemito che lui prontamente accorto mi tappò quasi mettendo una mano davanti alla mia bocca per farsì che nessuno potesse sentire. Mentre lui che raggiunse poco dopo il piacere.
Ci ricomponemmo cercando di tornare in noi, io tolsi completamente tutta sbavatura del rossetto sia su di me che su Ciro. Mentre mi lavavo le mani lui arrivò e mi abbracciò da dietro e ci guardammo allo specchio sorridendoci a vicenda e dandoci un ultimo bacio prima di andarcene separatamente
Senza dirci nulla ci eravamo detti tutto.
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Spazio Autrice
Prima scena un po' accesa fra i due, spero sia venuta bene perché è la prima volta che scrivo certe cose.
Vostra❤️
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Il mio Malessere preferito
Teen FictionSono Serena Polidori e ho 16 anni. Ho sempre vissuto una vita tranquilla ma qualcosa distruggerà questa libertà. PROBABILI SPOILER ⚠️ [Quando metto 🌶️🌶️🌶️ é perché c'è presenza di scene piccanti]