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POV CIRO
Ero con i miei amici in mensa, stavamo parlando ma io non stavo minimamente portando attenzione alla stupida conversazione dei miei amici perché la stavo cercando con lo sguardo così notai che c'erano tutte le sue amiche ma lei no e mi chiesi perché ma subito Edo mi riportò alla realtà.
"Cirù cosa dobbiamo fare con chill duje infam?" riferendosi a Carmine e Salvatore
"Nun te preoccupà ce pienz mo". Sicuramente a Salvatore gliela devo far pagare meglio per quello che ha fatto.

POV NADITZA
Eravamo già scese in mensa tutte tutte tranne Serena che aveva detto di essersi andata a sciacquare in bagno forse per farsi bella per il suo Ciro.
"Ragazze ma si è persa Serena?" disse ridendo Silvia ed effettivamente era da un bel po' che non tornava, così decidemmo di chiedere alle guardie di andare in bagno e andammo sù nei bagni delle celle femminili
"Serena!" urlai
"Serè!" urlò Silvia
quando finalmente la trovammo le condizioni erano terribili, era praticamente in una pozza di sangue per i pugni e i graffi presi da non so chi, so solo che se Ciro lo fosse venuto a sapere quello che avevano fatto alla sua Serena conoscendolo non si sarebbe calmato finché non avrebbe scoperto chi era stato.
"Sere svegliati! ti prego" provai a scuoterla per svegliarla, eravamo disperate.
Sia io che Silvia corremmo giù dalle guardie e iniziammo ad urlare
"Liz Liz deve correre c'è Serena svenuta nel bagno in un mare di sangue, deve correre!" corremmo insieme mentre Silvia e Gemma rimasero con i ragazzi che una volta accorti del casino e non capendo cosa stesse capendo si erano sporti verso l'uscita della mensa. Serena non si svegliava così venne caricata su una barella e poi portata in infermeria
"Serenaa!" urlò Ciro quando la vide sulla barella, c'erano Eduardo e Pino che lo tenevano era una scena straziante.
"Nad tu mi devi dire che è successo e chi sfaccim è stato a ridurla così ora!" quasi mi urlò addosso chiedendomelo
"Non lo so io Ciro, noi quando siamo arrivate era già svenuta in bagno". Era davvero triste e da lì capì che il loro era amore puro e vero. Il dolore che provava era molto grande anzi il dolore che provavamo era molto grande.
La Direttrice ci radunò per parlarci della situazione molto critica, in giardino.
"Vi ho radunati qui per parlare di quanto successo, ovviamente ora cercheremo chi è stato e colui che ha reso in quelle condizioni Serena passerà almeno due mesi in isolamento e non avrà colloqui e permessi per un bel po' di tempo. Chiunque lo abbia fatto è invitato ad autodenunciarsi e a prendersi le sue responsabilità. Io dentro al mio IPM non accetto queste cose nè ora nè mai. Ora tornate tutti in cella!"

Liz ci aveva riportato nelle celle per andare a dormire, ma la verità è che nessuno di noi riusciva a dormire un po' per la preoccupazione di sapere le condizioni di Serena ma soprattutto di sapere chi era stato. Quella ragazza non aveva mai fatto del male a nessuno, tutto ciò che era successo non aveva senso. In cella eravamo rimaste solo io e Silvia mentre aspettavamo che tornasse Gemma dal bagno.
"Ragazze non avete idea di cosa ho sentito" disse Gemma entrando in cella
"A picchiare e ridurre in quelle condizioni Serena è stata Viola per l'ennesima volta" ero incazzata nera quella ragazza non la sopportavo più, da quando ero entrata non aveva fatto altro che rompere ma prima o poi l'avrebbe pagata.
Perciò presi una caffettiera che tenevamo sempre in stanza la avvolsi in una calzamaglia e andai nella cella di Viola, con le ragazze che provavano a fermarmi.
La trovai li serena con le sue amiche a ridere della nostra amica e li mi infuriai il doppio.
"Che sfaccim hai fatto a Serena bucchin? ij te sfong strunz!" e presi a colpirla con la caffettiera fino a che le guardie non mi portarono via, dalla Direttrice insieme a Viola. Nello scendere incontrammo i ragazzi e io decisi di azzardare, mi avvicinai a Ciro e gli sussurrai che era stata Viola a fare tutto quello a Serena. Lui di rimando la guardò solo male e mi disse
"Potessi la acciderei a sta zoccl" loro avevano uno specie di codice ovvero che le donne non le potevano toccare.
"Stat quiet ce pienz ij" quindi gli dissi io.
"ma come posso stare tranquillo quando non so lei come sta?" continuó, ma non capì come lui potesse infrangere quel loro specie di codice. Ciro Ricci non avrebbe mai infranto un codice conoscendolo e se ha pensato davvero di farlo questo vuol dire che tiene davvero tanto a Serena e per quanto brutto possa essere questo un po' mi rassicura.
"Stat quiet ce pienz ij Cirù" gli ribadì di nuovo io. E su questo poteva contare io avrei vendicato il male fatto a Serena.

Liz ci strattonò via fino all'ufficio della direttrice, dove io e Viola entrammo.
"Allora mi volete dire cos'è successo?"
"Si Viola le vuoi dire un po' cos'è successo" risposi prontamente io e con aria di sfida, volevo che questa stronza pagasse per quello che aveva fatto a Serena ma non volevo dirglielo subito anzi volevo si autodenunciasse. Lei abbassò la testa e sorrise con quel sorriso da psicopatica che aveva. In quel momento entrò anche il Comandante.
"Allò Viola?"ribadì io
"L'ho fatto io" ammise
"Cosa Viola? Cosa hai fatto?" le chiese il Comandante
"Ho ridotto io in quelle condizioni Serena, se lo meritava" disse quasi fieramente lei e in quel momento non ci vidi più mi alzai come per tirarle uno schiaffo ma il Comandante prontamente mi bloccò e mi fece sedere di nuovo.
"Si na bucchin" allora mi limitai io
"Lei ha toccato qualcosa di mio" si giustificò lei
"Ciro non é mai stato tuo, non ti ha mai voluta veramente anzi non ti ha mai amata come ama Serena" urlai io ancora ma subito intervenì la Direttrice
"Basta ragazze! Comandante portale in isolamento, Viola per in mese e Naditza per una settimana." e così fu.
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Spazio Autrice
Capitolo un po più lungo ma volevo mettere tutta insieme la faccenda.
Al prossimo capitolo.
~R❤️

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