Dopo diversi mesi
"Forza innamorati Napoli vi aspetta!" era il permesso più importante che io e Ciro fino ad ora avessimo avuto, oggi avrei conosciuto i suoi genitori ormai lui diceva che era il momento perfetto perché stavamo insieme da quasi un anno.
"Vedrai a mamma piacerai tantissimo" mi disse ad un certo punto Ciro accompagnato da un sorriso, questo perché probabilmente notò che ero un po' in ansia ma chi è che non lo sarebbe? così mi prese per mano e ci iniziammo ad avviare dentro di me rimanevano un sacco di domande e paranoie, ma comunque salì sul suo motorino con il sorriso perché in fondo se avevo lui al mio fianco ogni cosa non poteva che essere bella.Quando arrivammo davanti al cancello di questa meravigliosa villa rimasi completamente scioccata sembrava di essere in un film americano. Era stupenda, aveva delle enormi vetrate che davano su una vista assurda della città di Napoli ed era tutta bianca e oro all'esterno. Ad accoglierci all'esterno ci furono due bodyguard che ci aprirono il cancello per entrare, poi Ciro parcheggiò la macchina e insieme mano nella mano raggiungemmo l'entrata dove già trovammo l'intera famiglia ad accoglierci.
"Ciao amore mio!" urlò quasi una donna sulla quarantina che abbracciò forte quest'ultimo ricambiò senza mai però lasciare la presa sulla mia mano,
"Ciao mamma!" gli disse sorridente Ciro confermando la mia tesi.
"Te devi essere la famosa Serena?" si rivolse poi a me con un sorriso a trentadue denti
"Si salve signora sono proprio io" risposi io ricambiando il sorriso
"Cara dammi pure del tu, chiamami Maria" disse sempre lei abbracciandomi in modo caloroso, quel calore che con i miei non sentivo da un bel po', infatti avevo deciso io stessa di non andarli a trovare nonostante Ciro avesse più volte insistito affinché lo facessi. Mi spiaceva non farglieli conoscere bene ma conoscevo loro e non si sarebbero mai meritati che io tornassi e gli facessi conoscere il ragazzo che tanto avevano criticato soprattutto dopo il modo in cui mi avevano trattata.
Successivamente si presentò il fratello Pietro, la sorella Rosa super carina e affettuosa e infine il padre Salvatore Ricci uno dei più importanti boss di Napoli che certo non si aspettava di meno dai figli.
Una volta finite le presentazioni entrammo in casa per andare nella stanza di Ciro a posare i bagagli, quella casa era davvero magnifica e maestosa piena di ricami oro, velluto e quadri che ritraevano la famiglia al completo o anche solo uno dei componenti. Anche la camera di Ciro non era male tutta sui toni del bianco e del blu scuro con diverse foto che ritraevano proprio quest'ultimo, io mi persi ad osservarle. Ad un certo punto sentì due braccia robuste avvolgermi da dietro e il suo profumo riconoscibile ovunque invase le mie narici, posò la testa sulla mia spalla e mi sussurrò
"Allora ti piace qua?" e io girandomi per vederlo negli occhi in quei suoi meravigliosi occhi, le risposi
"Si è davvero stupendo, mi sento a casa" e lui sorrise forse davvero felice di quel pensiero poi posò azzerando le distanze tra di noi, già abbastanza nulle, le sue labbra. Io gli legai le braccia al suo collo per potermi alzare alla sua altezza e lui avvinghiò le sue mani ai miei fianchi che poi piano piano scesero sul mio sedere per prendermi in braccio. Fu un bacio molto romantico anche se pur sempre molto sensuale perché con Ciro era così che andava.
"Piccioncini è pronta la tavola se volete venire noi vi aspettiamo" ci urlò la madre di Ciro così finalmente ci staccammo e ci sorridemmo sulle labbra andando poi a raggiungere la famiglia per mangiare.
Il pranzo fu stupendo conobbi ancora meglio la famiglia di Ciro, erano davvero una bellissima famiglia non come la nostra. Loro erano molto unito fra di loro e si aiutavano sempre, ovviamente la mamma di Ciro mi raccontò diversi avvenimenti del figlio da piccolo mostrandomi anche le foto, pensai che Ciro era sempre stato meraviglioso ed era solo mio come io ero solo sua.
Una volta terminato il pranzo io diedi una mano alla madre di Ciro per ritirare e sistemare le cose in cucina, proprio mentre stavo lavando i piatti le braccia di Ciro mi avvolsero la vita e mi sussurrò di raggiungerlo in camera
"Maria scusa ma posso andare un momento in camera da Ciro che non riesce ad aspettare un momento per parlarmi?" chiesi alla madre di Ciro
"Ma certo cara" mi rispose lei dolcemente
"giuro che torno subito ad aiutarti"
"no assolutamente, godetevi questi momenti" mi disse ancora una volta.
Così raggiunsi la camera di Ciro in fondo al corridoio dove già c'era lui.
"ho una sorpresa per te" mi disse lui con un sorriso a trentadue denti così mi porse una lettera e mi ordinò di leggerla. Mi aveva pagato un corso di danza sia all'interno che all'esterno dell'IPM una volta uscita e scontata la pena.
"Oddio grazie amore non dovevi veramente" urlai io agganciando le braccia al suo collo
"Per te farei di tutto amore"
"Adoro quando mi chiamo con quel nome Ciro" dissi io ancora in braccio a lui
"Anche io quindi non smettere mai amore" mi disse lui sorridendo e guardandomi negli occhi
"neppure tu" e così ci baciammo e finimmo per fare l'amore sta volta.
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Spazio Autrice
Questa storia purtroppo è giunta al termine, spero che la storia di Serena e Coro vi sia piaciuta io ho amato scriverla.
So che non è perfetta ma era la prima storia che scrivevo quindi spero di fare di meglio più avanti, come sempre fatemi sapere nei commenti.
R❤️
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Il mio Malessere preferito
Teen FictionSono Serena Polidori e ho 16 anni. Ho sempre vissuto una vita tranquilla ma qualcosa distruggerà questa libertà. PROBABILI SPOILER ⚠️ [Quando metto 🌶️🌶️🌶️ é perché c'è presenza di scene piccanti]