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martedì 5 giugno
ore 14.30
Nonostante la rissa di ieri avevo ancora un po di paura di essere sola con Viola, infatti cercavo di essere sempre in compagnia di qualcuno. Ora siamo in giardino e mi sento degli occhi addosso che quando mi volto scopro non essere quelli di Ciro ma bensì quelli di Sasá un detenuto che sinceramente mi fa paura per la sua pessima fama. Era l'unico momento in cui ero sola: Gemma era con Cardio, Naditza con Filippo e Silvia stava giocando a pallavolo dentro al campo con le altre io no però perché mi stavo finendo la mia sigaretta tranquilla quando qualcuno mi prese con molta irruenza e mi portò nel magazzino.
Questo qualcuno si riveló essere Sasà che mi iniziò a toccare ovunque cercando anche di togliermi il top a maniche lunghe che avevo ma io lo fermai
"Stai ferma" mi ordinó
"Ti prego Sasà lasciami stare" lo implorai io ,ma niente lui continuó e così lui mi iniziò a baciare con foga mentre mi palpava, odiavo questo momento, odiavo il non riuscire a togliermelo di dosso nonostante ci stessi provando in un tutti modi. Non volevo che la mia prima volta volasse via così e non così, quanto avrei voluto ci fosse Ciro qui.
"Ti prego ti supplico lasciami stare" provai ancora io ad urlare troppo stremata per continuare a combattere.

POV CIRO
Notai che mancava lei guardando in giardino. Non era con Silvia nemmeno con Gemma e tanto meno con Chiatillo
e Naditza. Così mi alzai subito e la cercai, dopo quello che era successo ieri pomeriggio non riuscivo a togliermela dalla testa, non so bene il perché.
Cercai praticamente ovunque quando mi avvicinai al magazzino sentì un'urlo disperato provenire proprio da quel magazzino e quella voce l'avrei riconosciuta tra mille. Entrai e quando lo feci trovai lo scenario più brutto del mondo, quello stronzo di Sasà la stava violentando , non ci pensai nemmeno un secondo mi scaraventai su di lui e lo tolsi di forza le si illuminarono gli occhi quando mi vide.
"Ma che sfaccim faij porco" urlai io addosso a lui
"É da ieri pomeriggio quando l'ho vista ballare da troia che non penso altro e tu hai rovinato tutto" disse lui con quel tono da schifoso
" E allora se l'hai vista ballare l'avrai vista pure con me..."
"Nun se tocca a uagliona mij!" gli urlai io con una mano intorno al suo collo.
"Ciro lascia perdere andiamocene" mi disse lei con quella voce terrorizzata e una mano sulla mia spalla, mi faceva così male sentirla così. Mi alzai e la avvolsi tra le mi braccia stringendola contro il mio petto, li scoppió in un pianto quasi liberatorio.
"Tranquilla ciù ciù non ti toccherà mai più quel porco, te lo giuro" dissi cercando di rassicurarla
" Grazie Ciro" rispose singhiozzando un po lei. Era sconvolta così la portai in bagno per sciaquarsi via le lacrime e la accompagnai in giardino dagli altri dopo averle lasciato un bacio in fronte.

POV SERENA
Quando tornammo in giardino lui teneva ancora il braccio sulla mia spalla, ma quando vidi le mie amiche corsi subito da loro per abbracciarle ormai erano diventate il mio punto di riferimento qui dentro.
"Ragazze menomale che siete qui con me ora!" Le dissi quasi urlando chiuse in un abbraccio
"Ma che ti è successo tieni una faccia amò" Mi chiese tutta preoccupata Naditza, quindi mi sedetti e iniziai a raccontarle del tentato stupro che aveva commesso Sasà e del salvataggio da parte di Ciro.
"Che porco" disse Gemma
"Già devo ringraziare Ciro, se non fosse arrivato in tempo chissà ora che sarebbe capitato" Risposi io
"Certo Santo Ciro ora dobbiamo fare" Mi prese in giro Naditza con un tono anche un po arrabbiato, comunque Ciro spesso purtroppo minacciava Filippo e Carmine quindi posso capire che forse non era del tutto felice di questa cosa e per questo avevo un po di ansia a dirle dei baci scambiati.
"Dai Nad qualcosa di giusto lo fa pure lui eh é comunque la seconda volta che mi salva" Risposi io difendendolo anche se capivo il pensiero della mia amica.
"Sarà" Rispose lei un po dubbiosa
"Dai l'importante è che ora stai bene e quel porco non si avvicina più a te" Disse poi Gemma
"No Gemma c'è il suo principe azzurro qui a difenderla, no Serè?" Aggiunse sorridendo Silvia.
Nella mia testa era da un bel po che frullava una frase detta da Ciro : "Nun se tocca a' uagliona mij!" la ragazza sua? da quando avevamo chiarito la nostra situazione? non che mi dispiacesse ma il tutto mi mandava un po' in confusione. Perché mi aveva difesa così tanto? e con tanta enfasi? ma soprattutto perché io con lui mi sentivo così tanto al sicuro? Non so le risposte a questo domande e mentre ci penso li sulla panchina dov'ero arriva a sedersi Carmine.
"Piccrè ho sentito cos'è appena successo, mi dispiace davvero" E mi abbraccia.
"tranquillo Ca" Dissi ancora tra le sue braccia. Anche Carmine mi era molto vicino ultimamente, ma io sapevo del grande conflitto con il boss Ricci.
"Vuoi una caramella?" Disse poi lui per smorzare un po' la situazione visibilmente triste e ansiosa.
"Si grazie Di Salvo" Risposi io sorridendo prendendolo un po in giro anche se non ero per niente tranquilla, anzi ero terribilmente in ansia sia per Viola che per Sasà. Era una sensazione orribile questa sensazione di paura costante. Anche se per me Carmine era solo un amico essere stretta in un abbraccio mi faceva sentire comunque un po' al sicuro proprio perché non mi avrebbero potuto attaccare in quei momenti li.

Mi ero appena sdraiata a letto ma sapevo già che questa notte non sarei riuscita a dormire come ormai due notti a questa parte, ma il mio petto si rilassó quando mi vidi arrivare dalla finestra soprastante il bigliettino della buona notte da parte di Ciro. Era ormai un'abitudine ,io li conservavo tutti e ovviamente gli rispondevo quasi sempre. Sta notte però lo misi sotto al cuscino mio cercando di chiudere occhio.
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Spazio autrice
C'è un po di confusione nella testa della nostra protagonista, mi spiace mettere in cattiva luce Sasà ma era l'unico. So inoltre che Sasà non c'è nel periodo di Ciro ma ribadisco serviva.

Il mio Malessere preferitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora