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Giovedì 21 Giugno
POV SERENA
"Buongiorno principè" ci svegliò Liz. Mi era mancato questo buongiorno, ero pronta a riprendere la mia vita in mano dopo quello che era successo. Non nascondo, come già ne avevo parlato con Carmine, che avessi ancora paura soprattutto perché erano rimaste le due amiche di Viola lei però mi aveva assicurato sempre Carmine che non l'avrei vista per un bel periodo di tempo visto il suo meritato isolamento.
"Ragazze che bello risvegliarsi di nuovo insieme" disse Gemma
"Tieni proprio ragione" disse Silvia, mi erano mancate le ragazze. Ci andammo a preparare per fare colazione e dato il caldo misi dei semplici pantaloni corti attillati e un top da palestra che abbellì con i miei soliti gioielli.
"Cum si bell Serè" mi disse abbracciandomi Silvia e poi continuò
"Lo farai davvero impazzire così" e forse aveva ragione inconsciamente mi ero vestita così non solo per il caldo ma soprattutto per farmi notare almeno un po' da quello che doveva essere il mio ragazzo, il ragazzo che amavo che però sembrava cercare di evitarmi come se in questi giorni che non c'ero stata mi avesse completamente dimenticata dimenticando anche l'amore che c'era tra di noi e che da parte mia c'è ancora.
"Non credo Silviè"
"Su ragazze è ora di scendere in mensa!" ci richiamò la guardia e così ci mettemmo in fila e andammo.
"Sei resuscitata. Purtroppo" mi sussurrò una ragazza e riconobbi dall'accento una delle due zingare che insieme a Viola mi aveva mandata in ospedale.
"Nisciuno mi cancella. Strunz" dissi con altrettanta cattiveria anche se in realtà avevo la tachicardia dall'ansia che mi avevano messo loro tre insieme, ma non gliel'avrei mai data così facilmente la vittoria.

Arrivammo così in mensa dove già c'erano i ragazzi, io sapevo che sarebbe tutto rimasto com'era prima. Presi le cose da mangiare con le ragazze e mi andai a sedere passando apposta con aria da superiore e provocatoria ,molto provocatoria di fianco al loro tavolo. Al mio passaggio sentì dei fischi e girandomi vidi Ciro fulminare soprattutto Pirucchio capendo così da dove arrivassero quei fischi sorridendo istintivamente al gruppo, salutandoli. Questo gesto fece particolarmente irritare il Boss perché sbattè un forte pugno sul tavolo. Ero soddisfatta della mia mossa per il riscontro avuto ero consapevole che era da bambina ma a me non interessava se lui voleva giocare allora avremmo giocato ma con le mie regole.
"Se continui così succederà un bel casino" mi disse Silvia
"Si esatto Serè sai che sono e saremo sempre dalla tua parte ma non giocare con il fuoco che poi divampi un' incendio"
aggiunse Nad
"Ragazze tranquille io quel fuoco lo so domare" dissi io in modo che mi sentisse essendo al tavolo dietro il nostro. Tutte si misero a ridere e mi aggiunsi anche io.
A noi si aggiunsero anche Carmine e Filippo che però avevano già quasi finito di fare colazione, Carmine si mise seduto affianco a me e Filippo affianco alla sua ragazza. In questi giorni io e Carmine avevamo ripreso i rapporti e avevamo legato ancora, infatti lui era davvero un ragazzo buono era proprio il contrario di Ciro, erano due poli opposti che però anzi che avvicinarsi si respingevano nel modo più assoluto.
"Tarantè non tieni fame?" in effetti non avevo toccato cibo presa dalla troppa voglia di capire come fargliela pagare al Boss dell'IPM.
"No Carminù"
"Non mi interessa mangia" e mi imboccò ridendo, mentre sentivo gli altri ridere e degli occhi bruciarmi addosso che capì subito essere i suoi.
"Forza uagliò tenete il laboratorio nuovo" urlò il Comandante e tutti andammo in magazzino.

"Uagliò oggi imparerete l'arte della pizza"ci disse Massimiliano il tipo che teneva il laboratorio di pizzeria. Ci posizionammo tutti alle nostre postazioni per iniziare a lavorare l'impasto proprio come ci aveva fatto appena vedere Massimiliano. Io mi trovavo tra Naditza e Carmine, sinceramente senza niente da togliere mia sorella questo forse finora era stato il laboratorio più divertente tra tutti. Iniziammo davvero a divertirci e a scherzare tra noi: io, Naditza e Carmine quest'ultimo mi prese posizionando un braccio sulle mie spalle e mi attirò a lui sporcandomi i capelli di farina. Una volta alzato lo sguardo venimmo subito squadrati e fulminati da Ciro. Però nel momento in cui i nostri sguardi si incrociarono mi resi conto di quanto in realtà mi mancasse tutto di lui: il suo tocco, il suo profumo, la sua voce , ma a riportarmi alla realtà ci pensò la voce di Massimiliano
"Forza uagliù con questa pizza" e così mi rimisi al lavoro mentre ovviamente Ciro continuò a non fare nulla come tutti i laboratori.
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Spazio Autrice
Sto andando lenta con gli aggiornamenti ma giuro che è solo perché sto cercando di curare al meglio la storia. Qualsiasi errore o considerazione potete farmela nei commenti, se volete che vi sta piacendo potete mettere anche qualche stella alla storia grazie.
R❤️

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