Da quando era piccolina Erica aveva una voglia strana sulla sua spalla.
Diventando più grande, ella capirà che è un tatuaggio e non sparirà fino a quando non avrà trovato l'anima gemella che avrà il suo stesso identico tatuaggio.
Riuscirà a scoprire...
La mattina seguente, Erica si svegliò lentamente, sentendo il calore del sole che penetrava attraverso le tende e la accecava delicatamente. Con un sospiro di malavoglia, si mise a sedere sul letto, cercando di orientarsi nella luce del mattino. Mentre ancora lottava contro la sensazione di sonnolenza, si accorse che qualcosa di pesante e caldo le stava circondando il bacino. Per un attimo, il cuore le balzò in gola, temendo che ci fosse un estraneo accanto a lei. Ma appena distinse una chioma bionda disordinata che riposava tranquillamente al suo fianco, si rilassò immediatamente. Era solo Jimin, suo fratello, che si era evidentemente addormentato lì durante la notte.
Un sorriso affettuoso le si dipinse sul viso mentre gli accarezzava delicatamente i capelli, cercando di non svegliarlo. Poi, con un gesto premuroso, tirò su la coperta, coprendolo per bene. "Dormiglione" mormorò con un sorriso, prima di scendere dal letto e dirigersi in cucina per preparare la colazione.
Erano quasi le dieci, un'ora piuttosto tarda per i loro standard, ma considerato quanto era stata lunga la serata precedente, era comprensibile. Decise di preparare qualcosa di speciale per Jimin, un piccolo gesto per ringraziarlo di essere sempre così premuroso con lei. Si mise ai fornelli e preparò dei pancakes soffici e dorati, guarniti con sciroppo d'acero e qualche fetta di frutta fresca. Sapeva quanto Jimin amasse essere coccolato a volte, come se fosse lui la "donna di casa" e questo pensiero la fece sorridere.
Con il vassoio in mano, tornò in camera sua e si avvicinò al letto dove Jimin dormiva ancora profondamente. "Angioletto, ti ho portato la colazione" sussurrò dolcemente, appoggiando il vassoio sul comodino accanto a lui.
Jimin si mosse appena, stropicciandosi gli occhi ancora chiusi. "M-mh...che ore sono...?" borbottò con la voce ancora impastata di sonno.
Erica sorrise e gli diede una leggera spinta sulla spalla. "È tardi, dai. Fai colazione" disse, tirandolo delicatamente a sedere.
Jimin si sedette lentamente, ancora mezzo addormentato, ma il profumo invitante dei pancakes lo fece sorridere. "Awww...lo sai che sei la sorella più fantastica del mondo?" disse, guardandola con occhi pieni di gratitudine e affetto.
"Lo so, ma non ti ci abituare, signorino" rispose Erica con un sorriso divertito, porgendogli il vassoio.
Jimin iniziò a mangiare, ancora mezzo assorto tra sogno e realtà, ma con un'espressione di pura felicità sul volto. Dopo aver fatto colazione, i due si prepararono per la giornata, indossando abiti comodi e adatti a un sabato mattina tranquillo. Si sistemarono poi sul divano in soggiorno, accendendo la TV e lasciandosi cullare dal suono di qualche programma rilassante.
Dopo un po' di silenzio, Jimin ruppe l'atmosfera di quiete con una proposta inaspettata. "Senti Eri...vuoi venire a vedere i miei allenamenti oggi?" chiese con un tono casuale, ma con un leggero sorriso sul volto.
Erica lo guardò sorpresa, i suoi occhi brillavano di entusiasmo. "Cosa?! Davvero?? Posso??" chiese incredula, quasi saltando dal divano.
Jimin annuì, divertito dalla sua reazione. "Sì, puoi. Te lo permetto"
"Oh mio dio!! Allora veng-" Erica venne interrotta dal suono del campanello di casa. Saltò in piedi, curiosa di chi potesse essere, e corse verso la porta. Quando la aprì, si trovò davanti Jin, il suo migliore amico, che la salutò con un largo sorriso.
"Ciao fragolina, oggi esci con me. Voglio farti conoscere una persona!" esclamò immediatamente, con un tono che non ammetteva repliche.
Erica esitò per un momento, guardando Jimin. "Veramente devo andare a vedere Jimin allenarsi..." disse, un po' indecisa.
Jimin si alzò dal divano e le sorrise in modo rassicurante. "Non preoccuparti, Eri...verrai un'altra volta. Divertiti oggi"
Erica annuì, anche se un po' a malincuore. "Ah... va bene. Mi metto le scarpe e arrivo, Jin"
"Muoviti, non ho tutto il tempo dai" la incalzò Jin, con un finto tono impaziente.
"Antipatico" borbottò lei, infilandosi rapidamente le scarpe.
Nel pomeriggio
Dopo un breve tragitto, Jin portò Erica a incontrare un suo amico. Il ragazzo era incredibilmente affascinante, con un'aria misteriosa che catturò subito l'attenzione di Erica. Fu come un colpo di fulmine per lei, e Jin, che la conosceva troppo bene, lo notò immediatamente. Il suo sorriso complice indicava che aveva pianificato tutto con molta attenzione.
Dopo un po' di chiacchiere e risate, Jin suggerì casualmente che il ragazzo avrebbe potuto accompagnare Erica a casa, così avrebbero avuto la possibilità di conoscersi meglio senza la sua presenza. Erica, sorpresa ma anche un po' emozionata, accettò, sentendo il cuore battere più forte mentre si avviavano verso casa insieme.
La passeggiata fu piacevole, con i due che scambiavano battute e si conoscevano meglio. Ma nessuno dei due poteva immaginare che quell'incontro, apparentemente innocente, avrebbe portato a qualcosa di molto più complesso e inatteso in futuro.
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ho fatto doppio aggiornamento. Allora cucciolotti, so che è molto corto ma non siate cattivi con me😭😭😭