Capitolo XVII: Il Mare

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Intanto Levi e Kenny se le stanno dando,  dovrei riuscire a... Preso!

Come sempre, il coltellino che mi tengo nella tasca della manica della mia felpa non mi tradisce.

DOPO CHE TORNANO IN SUPERFICIE

Io: Ci è andata bene.

Levi: Potresti stare un po' più attenta, se vai avanti così mi farai perdere una gamba!

Io: Esagerato, mamma mia! Ne siamo usciti sani e salvi tutti e due, di cosa ti lamenti?

Sani e salvi, si... non proprio... ho un forte dolore alla spalla, non ho idea di cosa sia. Non ho ancora avuto modo di controllare se riporto ferite. Dopo mi faccio un salto in infermeria.

Levi: Sei sicura di stare bene? Ti conosco T/N, hai un tono di voce preoccupato, come se avessi un brutto presentimento.

Levi è il mio ragazzo, non voglio farlo stare in pensiero, ma non mi sento in grado di mentirgli...

QUALCHE ORA DOPO

Siamo passati in infermeria. Ho effettivamente un taglio profondo sul braccio, ecco perchè mi fa male la spalla.

Ah, è tardi, sono le 2 di notte. Non ho voglia di dormire.

Sto leggendo un libro particolare, sul mondo al di fuori delle mura.

Distese di acqua salata? Che cosa strana! La faccio vedere a Levi, tanto so che non dorme.

Busso piano, ma non troppo.

Levi: Che c'è T/N?

Io: Che ne sai che sono io?

Eccolo che apre porta, e me lo ritrovo davanti sulla soglia, in tutta la sua nanezza.

Levi: Chi altro avrebbe il coraggio di bussare alla MIA camera a quest'ora? Anzi, chi altro avrebbe il coraggio di bussare alla mia camera?

Io: Già... Avrebbero tutti paura di schiacciarti per sbaglio per quanto sei basso.

Levi: Perchè invece tu sei un gigante, no?

Levi: Dai, entra. Che mi devi far vedere?

Io: Guarda, qui dice che fuori dalle mura c'è un mondo completamente diverso, e pieno di biomi stupendi! Continenti di ghiaccio, distese di sabbia, montagne altissime... Una distesa immensa di acqua salata...

Levi sta facendo una faccia strana... stupita e consapevole allo stesso tempo.

Amo quando fa così, è raro che esterni le sue emozioni tanto facilmente.

LEVI POV

T/N certe volte mi ricorda Isabel, da come si comporta. In questo momento mi ricorda lei quando ha liberato quel passero facendolo uscire da quel posto orribile, almeno lui che poteva...

È veramente bellissima. Con quei grandi occhi C/O ancora più luminosi del soltio, mentre mi parla del mondo fuori da quelle stupide mura, sembra davvero una bambina.

T/N: Guarda! Lo chiamano mare. Ci vivono anche dei pesci! Ma ci credi? Un mondo stupendo proprio qui fuori! Mi piacerebbe vederlo!

Io: Usciamo spesso dalle mura...

T/N: E che significa? Lo hai mai visto tu? Lo hai mai visto il mare?

---------------------Spazio me-----------------------
Forse è corto come capitolo, non so. Ho trasformato un po' T/N in Armin, dettagli questi. Alla prossima! :D

𝑵𝒐𝒏 𝒎𝒊 𝒍𝒂𝒔𝒄𝒊𝒂𝒓𝒆 {𝑳𝒆𝒗𝒊 𝒙 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓} In CorsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora