Daddy issues

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Stavamo sfogliando fascicoli da talmente tanto tempo che non mi ero nemmeno accorta che fossero già le due e che non avevamo ancora mangiato niente.
Le uniche cose che avevamo trovato riguardavano delle vecchie udienze di mio padre, a mio parere tutte in regola per cui tutto ciò che avevamo fatto era stato inutile.
"JJ non ce la faccio più" ero stravaccata sulla poltrona esausta.
"Magari qui c'è qualcosa che ci può aiutare" spalancò la porta del frigo bar ed estrasse una bottiglia di non so cosa.
"Vodka liscia" lesse, mi alzai raggiungendolo.
"JJ questa è roba forte" dissi prendendogli la bottiglia di mano.
"Beh ci aiuterà a rilassarci" rispose afferrandomi per i fianchi e portandomi vicino a lui più di quanto già non fossi.
"Peró è così noioso bere e basta" aprii la bottiglia e dopo aver preso un sorso, ne versai un po' nel tappo.
JJ intento a guardare i miei movimenti teneva ancora le mani su di me e quando gli rivolsi uno sguardo, capì cosa volevo fare.

"Togliti la maglietta" gli dissi.
Non esitò a farlo e appena ebbe finito gli versai la vodka presente nel tappo giusto sotto il collo, poi la lasciai colare un po' e successivamente iniziai a leccargli l'addome, dal basso verso l'alto fino a rimettermi in piedi davanti a lui ad aspettare la sua reazione.
I suoi occhi erano lussuriosi, ancora con la bottiglia in mano feci per allontanarmi, ma lui mi bloccò il polso.
"Ah ah" scosse il capo.
"JJ no" provai a dire, mentre faceva scorrere le sue mani sempre più vicine ai lembi della mia maglietta.
"Tu mi provochi" disse continuando a salire.
Bevvi un altro sorso.
"Non qui" continuai, cercando di farlo fermare.
"Eh va bene"
Mi prese in braccio e mi trascinò fuori dallo studio.
"JJ mollami ti prego" dissi, dandogli dei colpetti.

Ovviamente non ascoltò e mi appoggiò giù solo quando fummo in camera mia.
Tenevo ancora la bottiglia in mano, lui la prese e imitò la cosa che feci io, solo rovesciò la vodka sulla mia gamba.
Si abbassò mantenendo il contatto visivo e iniziò a leccare la mia gamba disegnando dei cerchi, fino ad arrivare alla coscia.
Sorridevo perché in quel punto provavo solletico e quando non ce la feci più mi allontanai, lanciandomi sul letto.
"Non ce la faccio, mi fai troppo il solletico"
Rise, per poi raggiungermi e mettersi accanto a me.
"Che cosa hai intenzione di fare?" Mi chiese tornando serio.
"Non ne ho idea, forse ci conviene andare allo chateau"
"Ne sei sicura?"
"Si, non posso sopportare la tensione che c'è nel gruppo per colpa mia"
"Mh, va bene, anche se non è colpa tua" mi stampò un bacio sulla guancia e si alzò per andare a prendere la maglietta.

"Amy" urlò dallo studio.
Mi alzai dopo un attimo e andai da lui; appena voltai l'angolo che dava nella stanza trovai JJ seduto sulla sedia dietro alla scrivania con una pistola in mano e la faccia più seria e stupita che avessi mai visto.
"Dove cazzo l'hai presa?" Gli chiesi avvicinandomi.
"Beh, mentre recuperavo la maglietta poggiata sulla scrivania ho dato uno sguardo dentro al porta matite e ho trovato una chiave e poi proprio come nei film, ho intuito che aprisse questo cassetto" disse indicandomi il terzo cassettino della scrivania.
"Uoo JJ che usa la testa" lo presi in giro stropicciandogli i capelli.
"Cos'altro c'è?"
"Non lo so non volevo mettere le mani su qualcosa che potrebbe essere incriminato"
"Considerando che hai una pistola in mano, penso che basti e avanzi come prova" gli dissi, lui si girò solamente e con gli occhi urlò "cazzo".
Scossi il capo divertita ed iniziai a rovistare nel cassetto, all'inizio sembrava tutto nella norma, a parte la pistola, ma poi mi feci spazio tra le scartoffie per raggiungere il fondo, dove trovai un sacchettino.
Senza neanche pensarci lo tirai fuori sapendo già quale sarebbe stato il contenuto: droga.
Quel sacchetto era pieno di eroina.

"Porca troia" sussurrò JJ.
Non gli risposi, i miei occhi erano fissi su ciò che avevo trovato.
Non me ne capacitavo, mio padre non aveva mai avuto problemi rilegati a questo genere di cose, inoltre lì a Los Angeles lavorava spesso da casa e se si fosse fatto di eroina me ne sarei accorta al cento per cento.
L'unica opzione rimasta era quella del trafficante, però non avevamo problemi di soldi per cui...
"Amy stai bene?" Mi sfiorò la spalla facendomi sobbalzare.
"Eh? Si si, stavo solo pensando"
"Hai idea di cosa sia?" Domandò.
"Eroina ne sono certa" misi frettolosamente tutto nel cassetto, chiudendo a chiave e poi mi alzai facendo un grosso respiro.
JJ mi seguì un po' preoccupato ma non fece domande.

My love for you would never die (AGGIUNTA DI DETTAGLI)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora