Tower Bridge

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6:00Orario di partenza

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6:00
Orario di partenza.
Siamo in viaggio, le coppie si sono formate, e nel sedile accanto al mio c'è lui.
In quel momento tra noi, silenzio, ma, non uno imbarazzante, uno di tensione, o almeno da parte mia, così decisi di interromperlo.
"Sei stato tu vero?" mi voltai verso di lui,
si girò lentamente distogliendo lo sguardo dal finestrino, "a fare cosa esattamente?" disse con quel sorrisetto, fissandomi negli occhi come se volesse leggermi l'anima.
"lo sai." continuai osservandolo,
"sai...tu pensi che io sappia troppe cose mia Lilith...vorrei dirti che sia stato il destino, ma certe volte anche il destino è segnato."
detto ciò ritornò a fissare al di fuori del finestrino, e io a ritrovarmi con più dubbi del solito.

mezz'ora dopo
"Bene ragazzi, è ora di scendere, mettetevi in fila con le coppie assegnate, e con calma vi darò gli indizi del tesoro"
"fantastico" sussurrò Lucio.

la Clifford ci consegnò gli indizi, e tutti gli studenti si separarono in giro per Londra,
"Dammi gli indizi" insistetti verso Lucio,
"Te li risolvo in 20 secondi, vuoi che ti ricorda con chi tu stia parlando?" odioso, ma affascinante allo stesso tempo.
"Se il tesoro vuoi trovare, nel ponte devi andare, che per attraversare devi aspettare,
a mezzogiorno non tardare."
"Ma che vuol dire ci saranno minimo 100 ponti, in tutta Londra" rispose Lucio, guardando confusamente il pezzo di carta assegnato.
"Dammi a me, 'te lo risolvo in venti secondi' ma stai zitto" lo sfottei prendendogli il foglio dalle mani.
"a mezzogiorno non tardare.
che per attraversare devi aspettare...
tardare...aspettare...mezzogiorno..." pensai bisbigliando tra me e me.
"Parla di un ponte mobile." dissi certa verso Lucio.
"Cosa?" ribattè,
"il Tower Bridge, il Tower Bridge!
il venerdì a Mezzogiorno si alza!"
Andammo a passo velocizzato verso il ponte,

"eccolo" avvertì,
lo attraversammo, ma del secondo indizio nessuna traccia, finché non vedemmo un misterioso signore anziano seduto su una panchina che ci osservava, e che in mano aveva diversi biglietti.
"Vado io" rispose Lucio.
Andò verso il signore, e quest'ultimo gli pose un'indivinello.
"senti, col dovuto rispetto, non sono in vena"
lo fissò negli occhi e dopo qualche secondo l'anziano gli diete il biglietto, sotto comando.
"eccomi, tieni" mi porse il secondo indizio,
"stronzo, non vale barare"
Una risata uscì dalle sue labbra.
"Sono il principe del male, barare o no, non cambierà la mia anima, e nemmeno la tua."

Me and the Devil  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora