Lilith

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La notte è pesta, pioggia e tuoni colpiscono il suolo umido

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La notte è pesta, pioggia e tuoni colpiscono il suolo umido.
Sono nel mio dormitorio, sola, ho troppe domande in cerca di una risposta, e troppe domande che preferisco non trovarla.
Non riuscivo a dormire, perciò decisi di analizzare la mia nuova accademia, come mia abitudine in ogni luogo a me nuovo.
Scesi dal letto lentamente, senza fare rumori, mi incamminai per le scale lungo il corridoio, osservando con la poca luce lunare che entrava dalle finestre, ogni quadro raffigurante ogni demone della storia dei tempi, e battaglie tra angeli e demoni.
Gli osservai tutti, ma d'un tratto, la mia attenzione si posizionò su uno, ben nascosto, appena mi concentrai su esso mi venne
un colpo al cuore, la testa incominciò a girare, "com'è possibile..." sussurrai allibita,
"sono...io".

Corsi all'ingresso, percorrendo tutte le scale, piani e corridoi, mi diressi verso l'antico taccuino, che notai lo stesso giorno dell'arrivo, in cui c'erano rappresentate tutte le descrizioni di ogni quadro dell'accademia, lo presi e corsi di nuovo al ritratto precedente,
"vediamo..." sussurrai in preda all'ansia e alla confusione, notai immediatamente sotto il ritratto un numero, "...7171" sfogliai rapidamente il taccuino fino al numero assegnato, paralizzandomi alla vista del titolo dell'opera.

N. 7171
10/11/1865
'Lilith l'ange maudit'-Anonimo

"Lilith l'angelo dannato" tradussi...

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