Perdersi negli occhi azzurri di Mattia era stato inevitabile per lui.
Nonostante il dolore, nonostante l'incazzatura.Mattia fece ciò che aveva promesso, lasciò parlare i suoi occhi. E Christian ascoltò.
Gli stava chiedendo scusa e il più grande lo stava capendo, ma c'era un messaggio che partiva dalle iridi azzurre e non arrivava a quelle verdi.
La linea si interrompeva.
E Mattia ci stava provando davvero, ma i suoi sforzi erano vani.
"Non mi bastano le scuse Mattì. Non possono bastarmi."- disse il moro prima di farsi spazio ed oltrepassare la figura dell'altro, colpendolo alla spalla poco delicatamente affinché lo lasciasse passare.
Il più piccolo gli afferrò un polso con le dita che tremavano, Christian fu costretto a fermarsi ma non si girò a guardarlo.
"Non è tutto, non sono solo scuse." - fece una pausa - "Lo sai anche tu, ma non vuoi sentire cos'altro c'é." - concluse rassegnato.
Dopo quelle parole il moro scrollò il polso in modo tale da far mollare la presa a Mattia e, senza voltarsi, proseguì a camminare lungo il corridoio.
~
Da quando avevano litigato Christian dormiva in stanza da Alex, si sentiva un peso per l'amico che lo stava accudendo come fosse un figlio. Ma ne aveva davvero bisogno.
L'idea che Mattia avesse potuto tradirlo alla prima occasione lo faceva sentire così deluso che credeva non sarebbe più riuscito a guardarlo negli occhi. Eppure lo aveva fatto, quasi come ipnotizzato dalla sua voce. Quello sguardo lo aveva però ferito, forse anche sconsolato...perché aveva, sì, riconosciuto delle scuse, ma nessun segno di pentimento.
Ed era la sensazione peggiore che potesse avere, la sensazione che Mattia non si fosse pentito di aver baciato quella ragazza.Si era infatuato di qualcun altro in una sola serata in cui lui era assente?
Anzi, per la precisione, di qualcun'altra.
Era come se, tutto d'un tratto, Mattia fosse diventato per lui uno sconosciuto.
Credeva di conoscerlo a fondo, come un fratello, eppure si era comportato in un modo tale da rendersi irriconoscibile agli occhi di Christian.Voleva piangere, piangere e sbattere la testa contro il muro per procurarsi un dolore fisico in grado di sovrastare quello che sentiva dentro al cuore. Sarebbe rimasta una cicatrice indelebile su di esso.
Mattia d'altra parte non sentiva più le braccia, non sentiva più le gambe. Non sentiva più nulla. Solo freddo. Nonostante ci fossero oltre 30 gradi sentiva una voragine nel petto attraversata da un freddo glaciale. Di colpo il calore che aveva provato nei giorni precedenti grazie all'amore di Christian, era svanito. E lui si sentiva sprofondato in un baratro senza fine.
Ed era tutta colpa sua, ne era consapevole.
Ma come poteva non baciarla? Come poteva tradire ciò che il suo cuore gli aveva suggerito di fare?Fu durante quel silenzioso e solitario flusso di coscienza che il suo telefono si illuminò per l'arrivo di un nuovo messaggio proprio da lei.
« Quindi l'aperitivo di oggi è confermato, giusto Matti? »
Mattia prese un lungo respiro, sapeva di star sbagliando. Ma, ancora una volta, il suo cuore gli suggeriva di andare.
« Sì Benny, ci vediamo alle 19 davanti l'accademia e poi andiamo insieme. »
« A dopo 🤍 »
Quel cuore bianco gli fece un po' storcere il naso, ma sapeva anche che Benedetta non potesse prevedere che significato potesse avere per lui...e per Christian.
Christian.
Lo avrebbe mai perdonato? Il loro rapporto era perso per sempre? Quel filo rosso che li univa era spezzato irreparabilmente?
Intanto sapeva che ignorare Benedetta non avrebbe risolto la situazione con Chri.
Guardò il cellulare e quel messaggio, puntò gli occhi sul cuore bianco. Poi si decise a rispondere.
« A dopo Benny ❤️ »
// pensieri? So che forse state capendo ben poco, tempo al tempo.
Sto facendo dei capitoli un po' più corti in modo tale da aggiornare più frequentemente.
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Fratelli o poco più - Zenzonelli
FanfictionI protagonisti della storia sono Mattia e Christian, i due ballerini di Amici21, tra i quali è nato un rapporto fraterno durante il talent. In questa storia si ritrovano catapultati a qualche mese dopo la fine del programma, a vivere un'estate l'uno...