Christian passò quasi tutta la notte in bianco dopo quella frase criptica di Alex, fino alle 5 di mattina si era girato e rigirato in preda agli incubi più assurdi e nei momenti di lucidità era stato tormentato da quel "parla prima con Mattia".
Di cosa doveva parlargli?
Fu nelle prime ore del mattino che il bergamasco prese sonno e, proprio in quel momento, Mattia si risvegliò. Diede uno sguardo veloce alla sveglia e si rese conto che doveva darsi una mossa per arrivare in orario a lezione, poi si girò dall'altro lato e vide Christian dormire accanto a lui.
Aveva un'espressione corrucciata in viso, segno che non stava dormendo serenamente.Si sentì terribilmente in colpa per la sera prima, nonostante l'alcol che aveva in corpo aveva la totale consapevolezza di ciò che era successo.
E voleva maledirsi per quello.Sgattaiolò fuori dal letto senza fare rumore e si preparò velocemente, Christian aveva lezione al pomeriggio per cui fortunatamente poteva lasciarlo riposare e guadagnare un po' di tempo per capire cosa dirgli e come dirglielo.
Che testa di cazzo che sono. - si disse il biondo tra sé e sé.
~
Dopo due ore passate in sala, Mattia aveva concluso la sua lezione, era riuscito più o meno a distrarsi dal peso che portava sul petto e nella testa, ma sapeva che di lì a poco avrebbe dovuto affrontare Christian.
Aprì la porta lentamente, quasi come a voler rimandare il più possibile il momento.
"Hei" - disse rivolgendosi al moro, che era seduto sul letto con le gambe incrociate, la testa bassa e si stava torturando le mani.
"Ciao, hai finito la lezione?" - chiese con tono neutro, sollevando leggermente il capo per guardarlo.
"Sì, ne ho un'altra alle 16 però. Anche tu vero?" -
"Sì, alle 16."Quell'atteggiamento del bergamasco gli fece subito intuire che sapeva qualcosa, il suo umore era evidentemente non uno dei migliori.
Perciò raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo e si sedette di fronte a lui sul letto, nella sua stessa posizione."Chri dobbiamo parlare." - disse con un filo di voce.
"Avevo intuito, cos'è successo ieri sera?" - chiese il moro con la voce bassa, lasciando trasparire una grande preoccupazione.
"Non sai nulla?"
"No, ho solamente visto la foto che ha mandato Luca sul gruppo e quando ieri Alex ti ha riportato in camera mi ha detto di parlare con te prima di litigare con gli altri per averti fatto ubriacare."
"Non devi litigare con gli altri Chri, ho anche io le mie responsabilità." - disse con un tremolio alla voce.
"Mh." - fu l'unico suono che uscì dalle labbra di Christian che aveva incatenato i suoi occhi a quelli del più piccolo, in attesa della pugnalata che sapeva sarebbe arrivata.
"E a proposito di responsabilità...c-c'è una cosa che devo dirti." - disse con il cuore in gola Mattia.
"Quanto farà male Matti?" - chiese Christian, quasi come a volere un'anteprima, per essere pronto al dolore che gli avrebbe inflitto di lì a poco l'altro.
"Scusami." - si fece sfuggire in un sussurro il biondo.
"Per cosa ti devo scusare, Mattia? Dimmelo e basta per favore." - Christian stava perdendo la pazienza, c'era durezza nel suo tono.
"Ho b-baciato una ragazza. Ma posso spiegarti, te lo giuro..." - rispose Mattia nascondendosi la testa fra le mani.
Dopo interminabili attimi di silenzio, Christian chiese con un filo di voce:
"L'hai baciata tu?"
"Sì, ma..." - Mattia venne bloccato immediatamente dal più grande.Quel sì, per Christian, fu una pugnalata dritta al petto, più forte di quanto potesse immaginare.
Non che assecondare un bacio sarebbe stata una cosa irrilevante, ma esserne il primo responsabile fu ancora peggio."Okay, mi basta sapere questo." - fece una pausa e poi riprese a parlare.
"D'ora in poi noi due non siamo più nulla...non siamo più fidanzati, se mai lo siamo stati, non siamo più amici né tanto meno fratelli. Se possibile evita di rivolgermi la parola se non per questioni di lavoro. Intesi?" - Christian pronunciò queste parole con una tale calma e una tale serietà che Mattia si sentì crollare il mondo addosso.Era certo che l'avrebbe presa malissimo, era giusto così...ma avrebbe forse preferito una scenata di gelosia con urla e insulti.
Quella specie di impassibilità lo fece stare ancora peggio.Voleva tanto spiegarsi, spiegargli tutto...ma Christian non glielo permise.
"Chri...ti prego, perdonami, fammi spiegare prima di saltare a certe conclusioni..."
"Non mi interessa Mattì, davvero. Anzi, se è possibile gradirei tu sparissi dalla mia vista in questo momento."Fu duro, durissimo.
Ma era ciò che Mattia meritava.
Dopo quelle parole, notando che il più piccolo non si spostava di un millimetro e lo guardava con gli occhi supplichevoli, Christian si alzò ed uscì dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle con estrema forza...Mattia sentì quel rumore rimbombare nelle orecchie e pensò che doveva essere lo stesso esatto rumore che aveva fatto il suo cuore in quel momento.
Un tonfo sordo.Cominciò a piangere a dirotto, solo...in quella che era la loro stanza e che, negli ultimi tempi, li aveva visti finalmente liberi e felici dopo tanto tempo e tante paranoie.
"Ho rovinato tutto, ho rovinato tutto..." - ripeteva tra sé e sé come in una cantilena, mentre scuoteva la testa e piangeva senza quasi riuscire a respirare.
Christian, d'altra parte, stava camminando lungo il corridoio dell'Accademia sbattendo con forza i piedi sul pavimento, forse proprio affinché facessero rumore...e quel rumore andava al ritmo del suo cuore, incazzato e accelerato.
Le lacrime gli rigavano silenziose il viso, erano lacrime di delusione e di rabbia.Non ci poteva credere.
Mattia aveva baciato un'altra persona, una ragazza.
Ma quindi cos'era tutto ciò che era successo tra di loro? Cos'era quello che si era concretizzato nelle ultime settimane?
Perché se ami qualcuno non tradisci, indipendentemente dalla quantità di alcol che hai in corpo, Christian era convinto di ciò.
E non riusciva a realizzare che uno come Mattia potesse aver fatto una tale bastardata.Sentì di non conoscerlo per niente, quel Mattia che era al suo fianco da più di anno era stato sostituito da uno sconosciuto.
Sentiva il sangue ribollire nelle vene e non sapeva dove andare o cosa fare, l'unica persona che gli venne in mente fu Alex.
Arrivò alla sua porta e bussò con forza sperando non fosse a lezione. Il cantante aprì dopo una manciata di secondi e, non appena vide l'amico in quelle condizioni, si sporse subito per abbracciarlo.
Nello stesso momento in cui venne accolto tra le braccia di Alex, Christian scoppiò in un pianto liberatorio e rumoroso. Non riusciva più a trattenersi.
"Perché lo ha fatto? Perché?" - chiedeva il ballerino tra un singhiozzo e l'altro.
// eccomi qua. Cosa ne pensate?🫢
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Fratelli o poco più - Zenzonelli
FanficI protagonisti della storia sono Mattia e Christian, i due ballerini di Amici21, tra i quali è nato un rapporto fraterno durante il talent. In questa storia si ritrovano catapultati a qualche mese dopo la fine del programma, a vivere un'estate l'uno...