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⚠️ Trigger warning ⚠️ (anche un po' spoiler alert, mi dispiace) ⚠️

All'interno di questo capitolo è presente un tentativo di violenza a scopo sessuale. Se siete molto sensibili o suscettibile a certi temi, vi consiglio di passare oltre.
Nel caso vorreste leggere comunque il capitolo (ve lo consiglio, perché importante ai fini della storia), contrassegnerò l'inizio e la fine di quel passaggio, in modo che possiate baipassarlo.

*****

«Allora, » Lien si avvicinò a Nicholas furtivamente «giuro che non lo dirò a nessuno. Da quanto sei innamorato di lui?»
Nicholas continuò, a testa bassa, a riempire lo zaino con la propria attrezzatura.

Lien incrociò le braccia e si appoggiò alla parete del blindato, osservando Rob.
«Cosa ci troverai mai in lui? Ha sempre quell'aria imbronciata, tipica di chi pensa di avere tutto il mondo contro.» lo punzecchiò.

«Fossi in te, mi asterrei dal dare giudizi su cose che non conosco» rispose piccato.
«Non eri quella di poche parole, tu?» si affrettò ad aggiungere.
Tirò la zip dello zaino e la guardò.

Lien fece spallucce.
«Siamo in viaggio da molto tempo. Mi annoio.»

«Mi piacevi di più prima.»

Gli rivolse un'occhiataccia.
«Puoi anche negarlo, ma so che hai fatto il tifo per me, durante lo scontro.»

Nicholas fece un grosso respiro.
«Lo ammetto, mi piaci. Forse un giorno riusciremo anche ad essere amici, » la guardò di nuovo «ma fino ad allora, tieni a freno la lingua.»

Si illuse così, di aver chiuso la conversazione, ma non conosceva Lien.
Era silenziosa e letale, ma non si lasciava sfuggire alcun dettaglio.
Aveva notato subito come Nicholas guardava Rob e, non le ci era voluto molto affinché capisse la natura dei suoi sentimenti.

Li osservò entrambi, quando erano lontani e anche vicini.

Nicholas sembrava prestare molta attenzione al suo comportamento, quasi intimorito dalla possibile reazione che questo potesse suscitare in Rob.
Probabilmente, i due avevano già avuto una qualche interazione di tipo
sentimentale - sessuale, spenta però sul nascere.

Nicholas era un bel ragazzo dalla carnagione olivastra e gli occhi scuri, un corpo allenato e un'intelligenza fuori dal comune.
Rob, dal canto suo, era il tipico ragazzo tutto muscoli in fissa con la palestra, chiaro di carnagione e i capelli rossicci e riccioluti, con due occhi verde oliva che avrebbero fatto cascare ai suoi piedi chiunque.

L'uno sempre sorridente, l'altro perennemente col muso lungo.

Nicholas gli si era avvicinato più volte con aria apprensiva, preoccupato per le ferite riportate, ma mai una di queste volte, lui si era lasciato toccare.
Eppure, Lien aveva notato un certo orgoglio nei confronti del suo collega, durante la missione.
Per giunta, si rifiutava di lasciarlo andare.
Si sforzò di trovare un senso al suo atteggiamento.
Quei due le avrebbero dato qualche grattacapo per un po', tenendola impegnata ed evitandole la noia.

«A cosa stai pensando?» Marcus la raggiunse, sedendosi dove prima c'era stato Nicholas.

Lien continuò a guardare i loro nuovi amici.
«Non me la contano giusta.»

«Dici che sbagliamo a fidarci?»

Lien sbattè le ciglia, con espressione interrogativa.

«Scusa, di cosa parlavi?»

«Parlavo del fatto che lo ama e lui se ne sbatte.»
Mise su un'espressione indecifrabile.

«Lien, credo che la botta alla testa sia stata più forte di quello che credevamo.»
Le controllò il bernoccolo spuntato dietro la nuca.

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