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⚠️ In questo capitolo sono presenti scene esplicite

Becky era seduta e attendeva che Jenna tornasse con la sua birra, ma lei si presentò con una cassetta del primo soccorso.
La osservò mentre frugava al suo interno e ne tirava fuori delle garze e del disinfettante.
«Jenna, non ho bisogno di nulla. Voglio solo bere la mia birra e che tu ti sieda qui con me.» Le indicò la sedia.

«Vuoi stare un po' zitta?» tuonò lei con decisione e Becky si ammutolì. Jenna le sollevò il mento ed esaminò meglio la ferita.
«Basterà questo.» Prese la garza pregna di disinfettante e iniziò a tamponarle la ferita. «Allora, mi dici come ti sei procurata questo taglio?»

Il cuore di Becky perse un altro battito. Sentì lo stomaco stringersi in una morsa e, d'istinto, posò le mani sul retro delle ginocchia di Jenna, gesto che le provocò un sussulto. «Non possiamo parlarne dopo?» chiese con evidente impazienza.

Jenna, al contrario, si mostrò tranquilla, anche se il suo cuore batteva all'impazzata e le gambe erano diventate molli. «Dopo cosa? Avevi detto che mi avresti raccontato tutto», la incalzò

«Ed è così», Jenna si fermò e attese che arrivasse un "ma"; e così  fu. «Ma abbiamo tutto il tempo per farlo.» Becky fece scivolare le mani più su, dietro le sue cosce, col desiderio che cresceva a ogni minuto. Non riusciva ancora a credere che le fosse servito solo qualche giorno per arrivare già a quel punto, ma Jenna valeva ogni rischio e, come con tutte le cose della sua vita, viaggiava a una velocità che solo pochi avrebbero capito. Crescere con una spada di Damocle sulla testa, ti cambiava il modo di vedere le cose.

«Non so se l'abbiamo. Non ho ancora deciso se voglio far parte della tua vita.» Fece per allontanarsi, ma Becky la tirò a sé e posò la fronte sul suo ventre.
«Invece lo hai deciso appena ho varcato quella soglia stasera.»

Jenna d'istinto le carezzò il capo, poi ritrasse la mano. «Non ferirmi», disse con fin troppa emotività, tanta da far pensare a Becky che avesse gli occhi lucidi e, quando alzò lo sguardo su lei ne ebbe la conferma.

«Non ci vediamo da una settimana; credi che sarei venuta fin qui solo per ferirti? Non sono alla ricerca di avventure, se è quello che temevi», confessò. Jenna inghiottì tutti i discorsi che avrebbe voluto farle, convinta dai suoi soli occhi che quella fosse la verità.

Ci fu un momento di silenzio assoluto in cui con il solo sguardo si dissero ogni cosa. Becky si umettò le labbra e le gote di Jenna si colorarono appena dandole il segnale che attendeva. La strinse a sé e la fece sedere a cavalcioni sulle proprie gambe per baciarla.
«Ora smettila di fare la scontrosa. Sei pronta a sentire cos'ho da dirti?»

Jenna annuì contro la sua fronte e la baciò di nuovo. Con la mano le sfiorò la parte rasata della testa e trasformò il gesto in una carezza.

Kathleen era andata via e Christopher era di nuovo chiuso nella sua camera a trafficare con il computer e le mappe del satellite, perdendo la cognizione del tempo

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Kathleen era andata via e Christopher era di nuovo chiuso nella sua camera a trafficare con il computer e le mappe del satellite, perdendo la cognizione del tempo.

Jenna's placeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora