13. i lost control

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Venus's pov

Mi sveglio come tutte le mattine, assetata.. E un conato di vomito mi fa spalancare gli occhi.

Mi alzo velocemente dal letto e corro in bagno. Mi abbasso al water e inizio a vomitare.

Cazzo.. Ieri mi sono proprio ubriacata..

Ma.. Chi mi ha portata a casa? Forse Drake.. Arrossisco a quel pensiero.

Sento che qualcuno mi raccoglie i capelli in una coda ma non posso vedere chi è perché sto vomitando anche gli organi.

Appena finisco di vomitare, mi sento una merda. La testa mi gira forte, mi sento debole, disidratata e affamata.

Mi giro seppur con le poche forze che ho. Ma quel qualcuno è già andato via. Mi tocca alzarmi e spezzarmi le ossa per camminare fino alla camera.

Cammino troppo piano, così provo a camminare più velocemente. Finalmente..sembrano passate ore. Raggiungo la mia stanza e apro la porta.

Non credo ai miei occhi... Non è possibile...

Sebastian è sdraiato nel mio letto, a petto nudo con solo addosso i jeans. Spalanco la bocca.

È uno scherzo?

«Ma che cazzo! Si può sapere che cazzo ci fai qui, nel mio letto poi?!» urlo andando verso di lui, seppur con le poche forze rimaste.

«Tesoro, è mattina. Non strillare. Sono qui perché ieri, da cattiva ragazza ubriaca, mi hai chiesto di restare.» alzo le sopracciglia.

«Non può essere. Non farei mai una cosa del genere.» dico.

«Beh, l'hai fatto. Quindi eccomi qui.» un capogiro mi prende alla sprovvista. Tutto intorno a me gira così forte che potrei cadere.

Due mani mi prendono salde dalla vita. Le sue.

«Riposati. Ti vado a preparare una bella tisana per i postumi della sbornia. Tu stai a letto e aspettami.» mi fa sdraiare e dopo di che esce dalla porta privandomi della sua presenza.

Sbuffo. Perché mi sono ubriacata.. Ma che avevo in testa?

Improvvisamente mi ricordo di Violet.. Merda , lei era in discoteca con me. Devo chiamarla.

Digito il suo numero sul cellulare e avvio la chiamata. Squilla.

Forza rispondi.... Rispondi....

«Pronto?» risponde una voce assonnata.

«Svegliata cara mia. Perché voglio delle spiegazioni. Sei a casa? Sei sana e salva? Chi ti ha portato a casa? Sappi che devi spiegarmi tutto.» strillo.

«Potrei farti le stesse domande, perfino l'ultima..» dice lei.

«Sebastian Knight. Hai sentito bene, lui. E ora rispondi tu. Chi ti ha portato a casa?»

«C'era un certo.. Aspetta.... Arturo?»

«Arthur.» La correggo io. «Ma lui è il migliore amico di Sebastian.. Che ci faceva lì ? E poi perché ti ha portata a casa? Sembra che ci siano delle cose da scoprire amica mia.» dico io elettrizzata.

«Mi metto a lavoro. Ciao Venus.» stacco la chiamata.
Merda devo vomitare ancora. Reprimo un conato di vomito fino a quando non arrivo in bagno.

Corro in bagno e vomito. Basta, non mi ubriacherò più.

Sebastian arriva in bagno e mi accarezza la nuca.

«Perché fai tanto la forte se sei molto fragile? Spiegamelo Venus.» aspetta una mia risposta...

Ranteless.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora