21.dangerous

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Venus's pov.

Come non detto, ho dovuto mettere quell'oggetto che ieri ha tirato magicamente dalle sue tasche Sebastian.

Mi da leggermente fastidio in mezzo alle gambe, e una cosa che mi fa eccitare di più è che Sebastian può accenderlo quando vuole e io ho una paura fottuta.

Dovrò controllarmi quando lo farà. Gli piace giocare pericoloso e allora giocherò pericoloso.

Ci stiamo dirigendo a quel galà importante per lui.
Indosso un vestito lungo, leggermente scollato sui seni e con una spaccatura elegante sulla coscia.

Sebastian non l'ha approvato subito ma poi si è arreso e ho vinto io. 
Siamo seduti accanto, sento il suo sguardo rovente scorrermi in tutto il corpo.

«Stasera.. Sei divina, Topolino..» mormora nell'incavo del mio collo inspirando il mio profumo.
Anche lui é stupendo, un completo total black che lo rende più attraente del solito.

«Stasera mi divertirò molto, Topolino.» Tira fuori il piccolo telecomando del vibratore e con un gesto lo accende, alla velocità 1.

Subito la mia intimità risponde a quel gesto, sento vibrare ogni parte di me, mi contraggo finendo contro Sebastian che mi guarda divertito.

Insinua una mano nel mio vestito, finendo contro il mio tanga. Lo scosta di lato e inizia a toccarmi il clitoride gonfio solo per lui.

Inizia a toccarmi poco, e io mi spingo contro la sua mano per volerne di più. Lui ghigna e me ne da di più, soddisfandomi.

«Oh cazzo, Topolino, guarda cosa mi fai.» Indica la sua grande erezione dai pantaloni.

Io sogghigno, vittoriosa di ciò che ho scatenato in lui. Devo dire che gli faccio proprio un certo effetto.

«Signore, siamo arrivati a destinazione.» sento dire al suo autista. Sebastian lo evita e mi infila un dito dentro la mia intimità provocandomi un urletto.

«Sei impazzito?! Ci sentono ti ricordo..» lo avverto.

«Quanto cazzo sei stretta..» lo sento imprecare mentre si insinua ancora più in profondità. Io gemo e Sebastian mi tappa la bocca guardandomi con un ghigno malizioso.

«Questa sera avrai la tua ricompensa.. Se farai la brava. Se farai la cattiva avrai una bella punizione.» mi liquida uscendo dalla macchina e incitandomi a fare lo stesso.

Mi aggiusto le mutandine e il vestito e scendo dalla macchina.
Davanti a me in tutta la sua maestosità si presenta un vero e proprio castello, chissà quante persone ci abitano.. Potrebbe ospitarne addirittura mille se non di più.

Il rumore dei miei tacchi contro l'asfalto mi fa tornare alla realtà. Ormai Sebastian mi ha presa a braccetto e ci stiamo dirigendo verso l'entrata con a terra un tappeto rosso.

L'ho visto solo nei film, non credevo lo avrei rivisto nella realtà. É molto più eccitante vederlo dal vivo. L'adrenalina mi scorre nelle vene.

«Che c'è? Hai perso la lingua topolino?» io mi mordo il labbro per non sorridere a ciò che mi dice.

«Sta zitto e cammina.» lui ghigna ma posso sentire il suo sguardo bollente trapassarmi la pelle.

Dei Bodyguard ci accolgono all'interno cortesemente. É tutto fatto in cristallo, rimango interdetta per pochi secondi prima di riprendermi quando una donna ci si ferma davanti.

«Caro Sebastian.. Non ti ricordavo così, sei ringiovanito.» la donna gli sorride a trentadue denti.

«Grazie davvero, Lucia. É tutto merito suo.» mi lancia un occhiata e Lucia finalmente si gira a guardarmi.

Mi squadra da cima a fondo prima di iniziare a parlare.

«I kto eto? yeshche odno tvoye zavoyevaniye?» l'accento russo non mente affatto. Credo di leggere una nota di fastidio nella sua voce.

Sebastian serra la mascella prima di parlare.

«YA ne pozvolyu tebe tak govorit' o ney. YA lyublyu yeye. I ty primesh' eto» oddio ma che stanno dicendo ? Sembro io appena sveglia che borbotto qualcosa...

Lucia mi guarda con due fessure a posto degli occhi prima di alzare un sopracciglio.
«Vi auguro una bella serata, con permesso.» si sente tanto l'accento russo. Chissà magari sarà la zia o la nonna di Sebastian...

«Cosa dicevate di me?» chiedo con una l'unta di curiosità sulla lingua.

«Niente di che.. Le solite cose.» cerca di mascherare il suo tono preoccupato ma a me non nasconde proprio un accidenti.

«Sebastian.. Ti conosco. Parlami e dimmi cosa ti turba.» gli dico. Di me si può fidare ciecamente. E voglio che lo capisca.

«Niente, Venus. Te l'ho già detto.» il suo tono arrabbiato mi fa capire che qualcosa non va. E poi non mi chiama mai per nome completo..

«Va bene, vado a prendere qualcosa da bere.» dico spostandomi dalla sua presa e andando verso il ragazzo che prepara i drink.

Sono molto infastidita quando si comporta così, da misterioso. Lo fa sempre ed è una cosa che mi fa saltare i nervi da tutte le parti.

«Shot. Vodka alla pesca.» due frasi e il barista capisce immediatamente sorridendomi.
Sto male e ho bisogno di bere.

«Ei bellezza.. Ti va di bere qualcosa insieme? Offro io..» un uomo con giacca e cravatta si siede accanto a me nello sgabello guardandomi da capo a piedi.

«No grazie.» rifiuto categoricamente ma lui insiste.

«Insisto, una bella ragazza così non può stare sola.» io alzo gli occhi al cielo. Già mi sono scartavetrata i coglioni.

«Senti-» sto per parlare quando qualcuno mi posa un braccio sulle spalle. Mi volto subito e vedo Sebastian serrare la mascella e guardare il  tipo in cagnesco.

«Matthew Arnold.. Ci rivediamo.. Come sta tua moglie Catniss? Oh credo bene, si trova tutta sola a casa, che faresti se le succedesse qualcosa? Mh?» lo provoca Sebastian cingendomi le mani sui fianchi.

Matthew sbianca immediatamente.

«Scusa, non sapevo stesse con te.. Vado via.» il poveretto in questione scappa via, letteralmente.

Sebastian si siede come al suo solito, a gambe aperte, e non posso fare altro che vedere la rigonfiatura sui suoi pantaloni.

«Oggi devo spaccare molte teste.» lo sento sussurrare più a se stesso che a me.
«Sei stupenda» mi sussurra all'orecchio facendomi venire dei brividi.

«Potevo difendermi anche da sola.» rispondo ancora incazzata per prima. Ma dentro di me, cazzo, le farfalle nello stomaco mi stanno mangiando viva.

«Oh no, Topolino. Io difendo sempre ciò che è mio, con i denti e con le unghie. E tu sei mia.» Oddio! Mi sentite? Sono morta e risorta.

«Se qualcuno in questa sera, decide solo di toccarti, provare a sfiorarti, parlarti e guardarti, per me hanno segnato il loro destino.» mi avverte prima di sparire oltre la folla.

Sono, dannatamente, innamorata, di, Sebastian, Knight.

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Ciao a tutti era da un po' che non aggiornavo questa storia.
Soprattutto un po' per la mancanza di idee, ma anche perché mi davo concentrando su Burn in Hellish love, scusatemi davvero.

Cercherò di tenerle entrambe aggiornate quando posso, oggi ho voluto e potuto aggiornare questa e spero vi piaccia.

Alla prossima!💋💋💋

Ranteless.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora