22. what are you doing here?

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Venus's pov

L'incontro con quella lucia mi ha lasciata abbastanza.. Non so come spiegarlo ma sento come se ci fosse qualcosa che non so sotto a quella conversazione che hanno fatto lei e Sebastian..

Sbuffo, purtroppo i miei pensieri mi prendono sempre alla sprovvista in queste situazioni, mi ritrovo sempre a rimurginare sulle stesse cose, non trovando mai una risposta o soluzione.

In ogni caso.. Me ne sto seduta su un divanetto, con il mio drink.. Dovrebbe essere un mojito se non sbaglio. Sono sola perché Sebastian é andato da qualche parte.. É uscito dalla porta velocemente, diceva che fosse urgente, aveva anche detto al telefono che era un posto non lontano da qui, dovevi solo oltrepassare degli alberi e c'eri. Però mi ha lasciato uno dei suoi bodyguard in lontananza, mi fissa in continuazione.. Mi da al quanto fastidio.

Mi sistemo nervosamente sul divanetto aggiustando un po' il vestito che era risalito sulle cosce, non vorrei apparire volgare agli occhi degli altri.
Una donna silenziosamente mi si palesa alle spalle.
É bionda, indossa un abito rosso fuoco lungo, sembra giovane, ha un sorriso smagliante.
«Oh ciao cara, tu devi essere Venus Lloyd..» Mi sorride mentre mi guarda.
Io ricambio il sorriso e prendo a parlare, non so chi si questa donna comunque..

«Salve, certo sono io. Ci conosciamo?» Faccio sempre l'educata, dal tronde me l'hanno insegnato almeno questo.
«Oh che sbadata! Io sono la sorella di Lucia, mi chiamo Esmeralda. Ma tranquilla, volevo soltanto dirti che prima è stata un tantino scortese, fa sempre così con le persone che non conosce, ti porgo le mie scuse.» io sorrido gentilmente.

«Non si preoccupi, lo avrei fatto anche io la capisco.» Dopo essersi scusata Esmeralda sguscia via e se ne va tra le braccia di un uomo nettamente più grande di lei, dovrebbe avere non più di cinquanta anni. Ah! L'amore..

Passano 10 minuti e di Sebastian non c'è traccia, mi alzo perché davvero mi sono stancata di aspettarlo, che si crede? Che sono una delle sue puttanelle? Pronte ad aspettarlo in ogni situazione? Anche no. É già tanto se ho accettato di venire qui con lui.
Mi alzo dal divanetto e vedo subito il bodyguard venire da me.

«Signorina Lloyd? Dove crede di andare?» mi domanda con aria sospettosa mentre mi fissa.
«Non c'è un bagno? Mi sto pisciando addosso.» dico la prima cazzata che mi passa per la testa.
Lui mi guarda imbarazzato e distoglie subito lo sguardo.
«Certo, in fondo a destra.» io sorrido falsamente e mi dirigo a destra, dove so che troverò la porta del retro. Bingo.

Oltrepasso la foresta con dei miseri tacchi, mi sono anche tagliata un piede in queste piante del cavolo! Sai quante spine avrò nel piede!

Ma non potevano farlo più vicino? E se mi perdo? Mio dio giuro che lascio una scia di pipì..

A spezzare i miei pensieri é una casetta piccola davanti a me. Purtroppo non posso entrare, sarà chiusa a chiave e non oso neanche provare ad aprirla.

idea! Posso mettermi accovacciata e sentire accanto alla finestra. Prima però devo trovare la stanza in cui sono. Giro infondo tutta la casetta e...

Ad un certo punto sento una voce familiare.. Dev'essere di sicuro Sebastian!
Allungo le orecchie per sentire meglio.

«Che cazzo stai dicendo! Non può essere..» Sento dei pugni sbattere contro qualcosa.. Suppongo un tavolo. Che spavento! Per poco non urlavo.
«Ti sto dicendo ciò che so. Sebastian se è vero...»
«Lo so cazzo lo so! Se è vero scateno l'inferno. Vedrà contro chi cazzo si è messo. Ci é riuscito una volta, ma la seconda non accadrà.»

«Dobbiamo prepararci al peggio. Non puoi permetterti distrazioni..» Sento un momento di silenzio. Ariccio il naso dal freddo qui fuori.
«Di che diavolo stai parlando? Mh?» Sento questa volta la voce di Sebastian diventare un ringhio.
«Sai a cosa mi riferisco. Non puoi permettertelo, Seb.» dice l'altra voce maschile.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 09 ⏰

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