13. Dancing through our house

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Ethan se ne è andato da giusto un minuto che già due mani mi cingono i fianchi da dietro, io sobbalzo sentendo il suo odore, potrei riconoscerlo anche tra mille. Fanculo, perchè deve fare così...

Cerco di sottrarmi dalla sua presa ma lui non si muove dalla sua posizione. La situazione inizia a provocarmi molto calore. Ho deciso che non voglio litigare con nessuno e non voglio minimamente pensare a lui, me lo ero promessa.

Cerco di allungare la testa in alto per vedere le mie amiche e mi sento molto prendere le sembianze di una giraffa, solo che il mio metro e cinquantacinque di altezza non mi permette di guardare tanto lontano.

Abbandono l'idea di sforzarmi e di arrendermi a questo contatto seppur non gradito e inevitabile.
Inizio a canticchiare la canzone che c'è di sottofondo, Rude dei MAGIC!

- che bella voce che hai quando non fai l'incazzata- mi sussurra all'orecchio il moro, faccio un grande sospiro e ingoio la risposta, mi sono promessa di non farmi influenzare da lui e di non badarlo, questa sera niente Jackson.
- come mai non rispondi biondina?!- sussurra nuovamente all'orecchio.
Un brivido mi percorre lungo la schiena, lasciandomi una scia di pelle d'oca.
- mi piace vedere che cosa ti provoco- dice con voce maliziosa.

Ora basta, sta diventando troppo cringe, mi giro verso di lui.
Ho il naso arricciato e le labbra che sembrano un sorriso ma che tutto tranne quello stanno facendo, ecco questa è la mia faccia schifata.
Gli scappa una risata sonora alla visione della mia faccia.

- se tu con questa faccia rimorchi, non immagino le persone che attiri, a si, ho visto chi attiri, a si, se non ricordo male quella sottospecie di mezzuomo che sbavava sul tuo bel culetto, in fondo non puoi aspirare a niente di meglio- mi ero promessa di passare una bella serata ma sento troppo il bisogno di rispondergli che non riesco a trattenermi
- e il meglio chi sarebbe? perché mi dispiace ma qui vedo solo un gran pallone gonfiato che fa a gara a chi c'e l'ha più grosso- mi chiedo scusa da sola per non aver avuto abbastanza autocontrollo.

Il ragazzo sorride alla mia affermazione e si lecca il labbro.
Mi vibra il telefono e sono grata alla persona che mi ha appena scritto in questo momento, ha evitato che la guancia di questo stronzo davanti a me diventasse color pomodoro, di nuovo. E' da precisare che non sono una persona manesca, è che la sua faccia attira i miei chiari come se fosse un pungiball.

Guardo il messaggio e vedo che è Lizzy, dal contenuto capisco subito che è successo qualcosa di brutto.
"Abs, ti prego, vieni in bagno, ho bisogno di te, poi ti spiego."
Rispondo subito, non voglio farla aspettare.
"Arrivo subito Lizz"
Digito ed invio mentre mi dirigo verso il bagno.

Sono davanti alla porta della Toilet e busso, dopo poco sento la serratura produrre il classico click di apertura e mi infilo in bagno manco fossi un ninja.

Provo ad iniziare la conversazione con una battuta ma appena vedo il bellissimo viso della mia amica tutto rigato da macchie nere causate dalle lacrime, evito ampiamente di parlare. Mi avvicino a lei e la abbraccio forte.

- piccolina, ora calmati, lavati il viso e fai un respirone-
Lei fa ciò che le consiglio. Mi fa male vederla così, mi si dilania proprio il cuore, ho una fitta al cuore ogni volta che piange in bagno, ho paura possa prenderle la voglia di infilarsi due dita in gola per vomitare, per cercare di accettarsi, anche se lei non si rende conto che a furia di fare così si autodistrugge e basta.

Io non voglio perderla, lei è stata con me nel momento più brutto della mia vita e io non la ringrazierò mai abbastanza, per questo non posso permettermi di perdere anche lei, per colpa dell'idea che vuole avere di se stessa.

Per quanto le voglio bene la odio, perchè mi fa tremare ogni volta che si rinchiude in bagno, ho un sussulto al cuore, perchè ho paura piano piano di vederla sparire, con le sue stesse mani.

Lei si raccoglie i capelli e prende un pezzo di carta per pulirsi le righe nere causate dal mascara colato.

- ora che sei calma, dimmi tutto tesoro-
Lei mi guarda e fa di nuovo un sospirone.
-Logan, ha baciato una- sputa tutto d'un fiato.
Io rimango a bocca aperta, la rabbia mi sale e mi fa venire le mani calde, iniziano a pizzicarmi. Io attendo nel mentre che la morettina continui a parlarmi.

- è arrivata quella zoccola che si sono portati in bagno Jackson e quella svampita di Samantha e così dal nulla l'ha baciato-
Ok, qui la situazione cambia, mi tranquillizzo e cerco di esponere il mio pensiero a Lizzy in maniera meno distruttiva possibile.
- ok tesoro... lo sai che ti adoro e proprio per questo devo dirti che non vale la pena piangere, a parte che Logan è single perché tu vuoi fare le cose con calma, e poi lo sai che è stata lei- dico in maniera più diplomatica possibile.
- lo so... la cosa peggiore è che ho avuto un'attacco di gelosia, ho preso e strattonato per i capelli lei e ho tirato una sberla a lui- dice pentendosi del danno accaduto.
-Lizzy, capisco tutto, ma lui lo sai che è pazzo di te, te lo ha palesato più di una volta, adesso calmati, datti una sistemata e poi esci più bella che mai a sfoggiare la tua frizzante personalità, e sappi che io sto vicino a te, qualsiasi cosa tu decida di fare-.

La mi amica mi sorride ed io riprendo a respirare.
Si gira verso la porta del bagno, e poco prima di toccare la serratura si gira a guardare il suo riflesso allo specchio, si passa una mano tra i capelli arricciati per bene poco prima di uscire con le ragazze e poi sorride da sola guardandosi allo specchio.

Si avvicina finalmente alla chiave, che gira provocando il classico suono di sblocco della serratura, abbassa la maniglia e spalanca la porta del bagno fiondandosi fuori con fierezza.

Adoro quando le salgono quei momenti di autostima, ammetto anche che mi sento orgogliosa di ciò perché involontariamente mi sento la causa di questi momenti, che mi fanno sentire all'altezza, mi fanno sentire come se i miei discorsi possono veramente aiutare la gente; aiutare lei soprattutto.

La seguo fino ad arrivare in cucina dove ritroviamo Logan con in bocca una sigaretta. Non appena ci nota la spegne subito. - senti Lizzy- inizia a dire il ragazzo, ma non riesce a finire la frase che la mia amica gli si fionda addosso abbracciandolo.

Lui ricambia, per poi sollevarle il viso con una mano e unire le loro labbra. Che carini, potrebbe venirmi il diabete all'istante.

Esco dalla cucina per lasciali soli e in lontananza vedo Jackson seduto in uno sgabellino che sorseggia il suo drink.
Questa è la sera delle pazzie no?!

Mi incammino verso il ragazzo che non appena mi nota non distoglie lo sguardo da me, anzi mi scruta attentamente. Un sorrisetto malizioso gli si forma su quelle labbra tremendamente sexy.
Voglio assolutamente smentire tutti i pensieri di Lizzy e del gruppo, io e Jackson non siamo altro che litigata, voglio dimostrare che tra di noi non c'è tensione sessuale, voglio dimostrargli che tra noi non c'è assolutamente nulla.

Mi fermo davanti a lui, con decisione gli strappo il bicchiere dalle mani e lo appoggio sulla prima superficie piana disponibile. Il moro mi guarda curioso, non si immaginerà mai quello che sto pensando di fare.

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Ciao amici! Chiedo scusa ma questo capitolo è un po' più corto del solito... sicuramente però mi farò perdonare con il prossimo <3
Fatemi sapere cosa ne pensate, io vi mando un saluto e ci vediamo martedì prossimo.

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