19. Too dumb

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La vibrazione del telefono interrompe il mio sonno ristoratore. Apro gli occhi e mi ritrovo in un letto che non è il mio. Faccio mente locale e mi rendo conto di essere a casa di Ethan.
-cazzo-

Prendo in mano il cellulare e mi ritrovo cinque chiamate perse da Lizzy... sarà incazzata come una iena.
Prima di chiamare la mia amica vedo un messaggio da parte di Ethan sul telefono.
"Abby, sono andato a lezione, non volevo svegliarti. Fai come se fossi a casa tua; in bagno ti ho lasciato i vari asciugamani. Di sotto nella credenza ci sono le varie merendine per fare colazione, quando sei a posto tirati dietro la porta."
Non so come rimanerci per il messaggio... cosa potevo aspettarmi?! L'ho chiamato Jackson, sono una stupida...è solo che non ero al cento per cento in me e ho fatto danni.
Mi preparo il più velocemente possibile per uscire da quella casa e faccio come dice lui nel messaggio, mi chiudo la porta alle spalle.
Mi dirigo alla fermata più vicina per prendere l'autobus e andare dritta a casa per medicarmi meglio la ferita.

Salgo sul bus e chiamo immediatamente la mia amica, la quale mi dice che mi raggiungerà tra dieci minuti a casa mia; difatti appena esco dal bus la vedo in trepidante attesa davanti al portone.
-ciao-
-ciao biondina!- mi abbraccia affettuosamente.
-aia Lizzy- le ricordo dello sfregio causato da Michael
-scusami-
Frugo nella borsetta e finalmente riesco a trovare la chiavi di casa, riducendo ad aprirla.
Ci infiliamo immediatamente perché da li a poco avrebbe iniziato a piovere.
-ciao- faccio un saluto generale per capire se in casa c'è qualcuno o no, non ricevendo risposta capisco che è la seconda opzione.
Andiamo in camera mia e ci chiudiamo dentro nel caso in cui arrivino gli altri inquilini della casa e decidano di interrompere il nostro dialogo, anche se tra mio padre e mio fratello quello più propenso a farlo è sicuramente il primo.

-devi controllare anche che non ci siano le microspie in camera o puoi iniziare a parlare?-
Alzo gli occhi al cielo, per quanto la adoro a volte la strozzerei.
-ok... da dove posso iniziare...-
-tipo da tutto quello che è successo con Ethan fuori la discoteca-
-ok... beh... ero abbastanza brilla e siamo usciti perché avevo esigenza di prendere aria e ci siamo seduti nel muretto, ci siamo iniziati a baciare e poi non s da dove cavolo sia spuntato Michael ma ha iniziato a picchiare Ethan e poi si è aggiunto anche un suo amico e ce ne hanno date di santa ragione, però quello che ne ha prese di più è stato Ethan, io ho riportato solo la ferita al braccio e al fianco- dico spogliandomi e rimanendo in intimo per poi mettermi dei vestiti per stare in casa.
-cazzo Abbs- dice avvicinandosi e guardando meglio lo scorticone sulla coscia.
-va beh... dove ero rimasta? Ah si... poi non so come ma è arrivato Jackson e ha dato una mano a Ethan, e Michael ed il suo stupido compare se ne sono andati-
-ok tesoro, ma adesso spiegami che cavolo ci facevi a a casa di Ethan! E subito!-
-calmati mamma psicopatica... semplicemente sono voluta andare a casa di Ethan perché volevo evitare la mia famiglia sveglia e il dovermi mettere a spiegare il perchè della ferita-
-e cosa è successo da Ethan?-
-mi fai parlare o cosa?- sbuffo
-va bene scusa...-
-sono salita da lui e abbiamo fatto sesso...-
-cooosa? No ok, me lo aspettavo dal momento che mi hai detto che eri da lui-
-solo che ho fatto un disastro... dopo che siamo venuti mi ha dato la buonanotte e io l'ho chiamato con il nome di un'altro-
-non me lo dire, ti prego-
-eh si, l'ho chiamato Jackson-
La mia amica inizia a sbellicarsi dalle risate talmente tanto che influenza anche me e sembriamo due sceme.

Dopo una decina di minuti riusciamo più o meno a placarci.
-hai fatto proprio un bel casino Abbs-
-già, non voglio che pensi che è un ripiego o chissà che altro, io mi trovo bene con lui, solo che non sento magari le sensazioni di pancia che sento con Jackson, magari devo solo dargli tempo e inizierò a sentirle-
-o magari no Abbs, non capisco perchè ti ostini ad andare dietro ad una persona che non ti fa provare quello che vuoi sentire-
-perchè la persona con la quale ho quelle sensazioni è uno stronzo patentato e non voglio mettermi in ridicolo e starci male; sicuramente se fossi stata sobria e non sotto shock non l'avrei data nemmeno a Ethan, non sono così istintiva, solitamente ci penso molto prima di fare una cosa-
-già... guarda quanto tempo ci stai mettendo prima di-
-non finire la frase, sai già la mia risposta-
-ok boss-

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