Visualizzo il messaggio, credevo fermamente fosse l'antipatico, invece la persona che mi ha scritto è Logan...
"Ciao Abby, scusa il disturbo, probabilmente ti chiederai perchè ti ho scritto, e bene hai ragione a porti questa domanda. Volevo chiederti se per caso prima di andare a ballare al Demonium avevate voglia di andare a bere qualcosa. Non mi sono permesso di scrivere a Lizzy perché non voglio essere di troppo."Questo ragazzo è cotto della mia amica...
"Ciao Logan, ne parlo con lei domani mattina e poi ti so dire. Comunque non ti preoccupare di disturbare, Lizzy ne sarebbe contenta se gli scrivessi"
Se solamente fosse sveglia mi mangerebbe la faccia.
Il messaggio che mi arriva è di saluto e finalmente blocco il telefono e inizio a dormire.Alle 7.30 di mattina mi suona la sveglia e cerco subito di spegnerla, odio quel rumore assordante e farei di tutto per di farlo smettere. Mi giro verso la mia amica che fa strane espressioni con la bocca, poi mi accorgo che in realtà sta solo sbadigliando. Ed io che credevo le stesse venendo un malore improvviso...
- buongiorno- dico, lei mormora qualcosa e lo prendo come risposta.
Guardo il display del mio cellulare e mi accorgo che è arrivato giovedì, quindi vuol dire che domani sera dobbiamo uscire di nuovo con quel troglodita di Jackson...
Sprizzo gioia da tutti i pori, è figo quanto antipatico.
Scuoto la mia amica che sta cercando di riprendere sonno e la avviso dell'imminente appuntamento del giorno successivo.-cazzo- la sento imprecare
-non ho nulla da mettermi- afferma.
È impressionante la velocità con cui si sveglia quando si parla di uscire, soprattutto con dei ragazzi.
-tu che non hai nulla da metterti è una barzelletta, hai la stanza che è diventa ormai una cabina armadio da quanti vestiti contiene- mi guarda male
-sicuramente troverai qualcosa da metterti in quella miriade di vestiti che ti ritrovi- e lei mi risponde con un bel
-ovvio che no- scuoto la testa per disapprovazione.Inizio a prepararmi per andare a scuola, mi lavo e poi mi faccio il solito trucco. Mi vesto con un jeans largo che ha degli strappi alle ginocchia e una t-shirt smanicata bianca che mostra un leggero strato di pancia, per sicurezza mi prendo anche una felpa grigia e come scarpe delle converse bianche.
Lizzy invece si veste sempre più elegante di me, un pantalone color sabbia che le fascia le gambe magre e una camicetta bianca di raso leggermente aperta e come scarpe delle sneakers bianche.La mia amica mi guarda
-sai che oggi sei vestita meglio, si vede che dopo anni la mia influenza finalmente sta facendo effetto- sorride soddisfatta come se mi avesse vestita lei.Sospiro e lei ride. È bellissima quando ride, anche perché sono pochi i momenti in cui lo fa e sono molto contenta di esserne la ragione e di farla stare bene.
-sei pronta per andare?- mi chiede, mi risveglio dai miei pensieri e annuisco.
Prendo la mia borsa e usciamo dalla porta.Mi accompagna in facoltà e passo il resto della giornata li, fino alle 17.00.
Torno a casa e mi posiziono nella mia scrivania, svuoto la borsa e mi preparo per studiare almeno fino alle 19.15.
Ovviamente a metà dello studio, mi arriva una videochiamata da Lizzy.- dove sei?- le chiedo sentendo un rumore insopportabile
- indovina?- dice tirando su e inquadrando una busta del suo negozio preferito.
- figurati.. quando mai fai shopping- la canzono
- ne avevo bisogno, cosa mi mettevo domani sera?-
- uno dei tuoi 300 vestiti?-
- ma li ho già utilizzati tutti e alcuni mi stanno anche larghi- cerca di giustificarsi.
- va bene, sei tremenda però- mi manda un bacino volante
- ho acquistato un vestito anche per te- dice prima di chiudere la chiamata.Piccola stronza, lo sa che mi da fastidio quando mi compra cose che secondo lei mi starebbero bene addosso.
Lo sa che tanto quelle cose non le metto e facendo così mi sento in dovere di indossarle perché mi sento in colpa che lei abbia speso soldi per me.
Le scrivo un messaggio e lei mi risponde con un emoticon di un bacino. Le chiedo la foto del vestito per prepararmi psicologicamente ma lei me la nega, dicendo che è una sorpresa.
"Almeno mi dici quanto devo depilarmi?" Le scrivo.
"Quanto puoi, se riesci, totale" guardo la sua risposta e mi metto la mano tra i capelli.
Chissà che cazzo mi ha comprato questa disgraziata se devo depilarmi tutta, sarò sicuramente nuda... mannaggia lei e le sue idee.
"Ti odio" e lei mi risponde con un cuoricino.
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Ghost Of You
RomansaAbby Smith. È la classica ragazza dalla porta accanto, che sembra abbia una vita perfetta, in una casa perfetta, con una famiglia perfetta. In realtà non è tutto oro ciò che luccica e la sua vita da mulino bianco nasconde un segreto da cui lei cer...