14. With the ghost of you

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Non so con quale coraggio, ma prendo il suo viso tra le mie mani.
Vedo lo stupore nei suoi occhi.
Sorrido involontariamente per poi ricompormi subito dopo.

Avvicino pericolosamente il mio viso al suo, nonostante tutto però lui non si sposta, rimane li immobile pronto per una mia mossa o forse per attaccare.

-scusa, ma lo devo fare, devo far capire che noi non siamo nulla- dico poco prima di unire le nostre labbra violentemente.

Le mie labbra sono attaccate alle sue, che si mutano in un sorriso, scomparendo poco dopo.

Inizia a baciarmi violentemente, mi morde il labbro inferiore e io mugugno per il dolore.
Fa uscire la punta della sua lingua passandola sulle mie labbra, io istintivamente le apro leggermente per accoglierla.
La sua lingua schizza dentro ricercando la mia che non tarda ad arrivare, iniziano a giocare, a rincorrersi, sembra una lotta, un po' come facciamo io e lui, che siamo in costante lotta l'una con l'altro.

Mi bacia con voracità e in modo famelico, non sono mai stata baciata in questo modo.
Le sue mani mi cingono i fianchi facendomeli avvicinare a lui.

Riesco a sentire la sua durezza premermi contro la pancia. Posso percepire tutta la sua voglia e io sto letteralmente impazzendo. Delle sensazioni incontrollate e mai provate prima mi inondano la pancia, la testa e il petto ,che inizia ad alzarsi e abbassarsi in modo irregolare.

Ho tremendamente bisogno di aria per tornare a respirare, per riprendere fiato, per pensare, allo stesso tempo però non voglio minimamente staccarmi da questo gioco tra noi due.

Mi faccio trasportare dalle sensazioni che questo bacio mi sta dando, sento che potrei sciogliermi tra le sue mani da un momento all'altro, e poi nulla.

Jackson si allontana mettendo fine alla nostra unione ma non alle sensazioni che ormai si sono insinuate nella pancia e nella testa.

Lo osservo attentamente, vedo il suo petto alzarsi e abbassarsi, lui mi guarda nello stesso modo, anche io sono presa da respiri irregolari in cerca di aria e controllo.

I suoi occhi mi squadrano dalla testa ai piedi, si alza dallo sgabello aumentando la distanza di altezza tra noi due; mi guarda un'ultima volta e se ne va, sparendo nella folla.

Io rimango lì, piena di sensazioni incontrollabili.
Mi maledico per aver fatto questa cazzata, volevo mettere a tacere le supposizioni dei nostri amici e invece ho fatto peggio.

Pov Jackson

Mi stacco dal quel bacio inaspettato quanto travolgente. Non pensavo minimamente che la biondina potesse avere così tanta iniziativa.

Il mio fiato è corto ma noto che anche lei non è messa meglio di me.
La vedo che alza e abbassa il petto racchiuso in quel sensualissimo tubino nero.

Cazzo è più sexy di quanto potessi mai immaginarmi.
Sento il mio pene spingere contro la zip dei pantaloni, cerco di non dargli troppo retta. Incrocio il suo sguardo, i suoi occhi verdi si incatenano ai miei.

Mi eccito ancora di più quando mi soffermo sulla sua espressione, appagata ma anche stremata, si vede che la biondina non è abituata a questo tipo di irruenza.

Il fastidio che mi provoca la zip inizia a diventare insopportabile, non riesco più a resistere. Mi alzo dallo sgabello, la osservo per un'ultima volta prima di lasciarla li da sola a metabolizzare la miriade di sensazioni che ha provato.

Mi dirigo verso il bagno; una volta dentro mi ci chiudo a chiave. Apro la zip dei jeans che ormai sta esplodendo; tiro fuori il cazzo dai pantaloni e inizio ad accarezzarlo.

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