22. Better now

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Apro gli occhi e la prima cosa che faccio, dopo spegnere la sveglia, è mandare un messaggio a Lizzy.

Chiamami appena puoi

So che sembro estremamente enigmatica ma non voglio dilungarmi troppo per messaggio e quindi appena ha del tempo libero le racconto tutto l'accaduto di ieri sera.
Guardo l'orologio e noto che è decisamente l'ora di prepararsi, opto per una leggins nera e una felpa, la comodità prima di tutto. Faccio il mio solito trucco, mi raccolgo i capelli in una coda alta, prendo la borsa e mi dirigo fuori casa, senza nemmeno aver fatto colazione.

Parcheggio l'auto e mi dirigo all'interno del grosso edificio. Aula 4A, entro e prendo posto più o meno a metà, non voglio stare ne troppo avanti ne indietro perché rischierei di non sentire nulla. Inizia con la lezione di Anestesia e prendo subito i primi appunti.
La prima ora passa in fretta e rimango soddisfatta del mio operato, il problema inizia ad esserci dopo, la mia soglia dell'attenzione cala notevolmente e la mia testa viene pervasa dai pensieri.
Non riesco a togliermi dalla testa il palo di Ethan, vorrei avere una spiegazione del perchè mi ha dato forfè... non smetto di pensare nemmeno a quello che è successo con Jackson, al bacio e a quello che mi ha detto prima di andarsene.
Ok Abby una cosa alla volta direi, partiamo da quella più facile, Ethan.
Prendo in mano il cellulare, apro la sua chat e digito la prima cosa che mi capita in testa. Prima di inviare qualsiasi cosa me lo rileggo, non voglio ne fare errori di ortografia, ne sembrare troppo scortese, anche se lo meriterebbe.

Ciao Ethan, come va? So che probabilmente non risponderai nemmeno a questo messaggio, dato che non hai risposto a quelli di ieri; però volevo semplicemente una spiegazione del perchè ieri non sei venuto, senza nemmeno avvisare.

Mi metto ad ascoltare nuovamente la lezione quando il telefono vibra e capisco che mi è arrivato un messaggio, sicuramente è Lizzy. Sblocco il cellulare e noto con mia sorpresa che invece è Ethan.

Ehi Abby, scusami per tutto, magari se hai tempo oggi pomeriggio potremmo incontrarci per parlare che così posso spiegarti tutto.

Sono così tentata di rispondergli di si per poi non presentarmi come ha fatto lui ieri sera, però sono superiore e quindi mi presenterò.

Va bene, finisco le lezioni verso le 15 e poi ci sono. Dove ci vediamo?

Nella chat appaiono i tre puntini di sospensione quindi non blocco nemmeno il telefono, infatti dopo poco mi arriva la risposta.

Perfetto, allora alle 15.30 alla caffetteria della tua università.

Vado anche comoda, non devo fare le corse, meglio di così non si può.

Ok, va benissimo, a dopo Ethan

Passano le ultime due ore di lezione e finalmente mi alzo dalla sedia, ormai a furia di stare seduta mi è venuto il culo quadrato. Tiro il bordo della felpa in modo da coprire le mie forme, odio quando metto qualcosa di estremamente attillato, soprattutto sulla zona glutei, soprattutto con i leggins.
Raccolgo la mia borsa e mi incammino verso la caffetteria. Entro nell' edificio e l'odore di caffè macinato si espande in tutta la stanza. Di Ethan ancora non c'è traccia, però mi siedo nel primo tavolino disponibile che vedo.
Tiro fuori il cellulare per vedere se Lizzy ha dato segni di vita, ma ancora nulla.
Passano dieci minuti e l'ansia mi attanaglia di nuovo, quello stronzo vuole di nuovo darmi buca?! Questa volta non la passa liscia a costo di presentarmi sotto casa sua, mi deve delle cazzo di spiegazioni.
Faccio per alzarmi dal tavolino quando vedo che dalla porta della caffetteria entra la persona del mio appuntamento. Finalmente.
-ho pensato che mi avresti dato buca di nuovo- dico acida
-scusami, ho fatto un po' ritardo per colpa del traffico- annuisco
-io non voglio attaccarti la pezza, però mi piacerebbe capire il perché del tuo atteggiamento-
Il biondo prima di parlare fa un respiro profondo.
-Abby io devo andarmene via, ho ricevuto una grandissima opportunità sportiva e quindi devo andarmene-
-congratulazioni- dico confusa, non mi sembra un grande pretesto per darmi buca...
-ma non c'è solo questo...- gli faccio segno di continuare, tutta questa attesa mi mette un'angoscia estenuante -semplicemente quella notte io ti ho sentito- spalanco gli occhi, non riesco a capire.
-Abby, la notte che siamo stati insieme, poco prima che tu ti addormentassi hai detto il nome di Jackson, non mi ero reso conto che tu fossi evidentemente ubriaca, o meglio , sapevo che non eri completamente lucida, ma non credevo fossi così avanti con i lavori...-
Cazzo, io credevo che non se ne fosse minimamente accorto ed invece si.
-non mi sono presentato perchè non è giusto, non sono io quello che tu vuoi veramente-
-ma non...- non riesco nemmeno a finire di parlare
-Abby, lo sappiamo tutti cosa dici di pensare di Jackson, solo che la tua bocca dice una cosa, le azioni ne dimostrano un'altra. Io non voglio essere la seconda scelta o la ruota di scorta. Io voglio che scegli me perchè vuoi me.- ha completamente ragione, capisco il suo discorso, ma io non voglio Jackson in quel modo, è vero non posso negare la chimica che c'è tra di noi, e non posso nemmeno negare l'effetto che mi fa, però io non vado oltre.
-l'unica cosa che ti posso consigliare è di stare lontano da Jackson, io so che lui ti metterà nei guai e ti farà stare male, e te lo dico perché ci tengo a te, perchè sei una bellissima persona che non si merita il male.-
-ma io non voglio Jackson- dico in un sussurro
-forse ancora non te ne sei resa conto ma io non voglio scottarmi, quindi per me è meglio chiuderla qui, ti chiedo scusa per averti dato buca e per non averti nemmeno avvisato, però ho agito istintivamente - si alza per andare via quando si gira e mi dice un'ultima cosa
-quando avrai capito cosa meriti veramente, vienimi a cercare- poi esce dalla porta e sparisce dalla mia visuale.

Ghost Of YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora