«Verrai stasera con noi?»
Scossi la testa aprendo la mia agenda, controllai se effettivamente fossi occupato, roteai gli occhi quando constatai che non avevo impegni.Me ne inventai uno che sotto sotto era anche vero.
«Mh, non ci penso nemmeno ho un quadro importante da finire.»Il mio migliore amico guardò prima me poi un altro nostro amico, riferendomi che non avevamo nessun compito riguardo a qualche quadro da dipingere.
Alzai le spalle appoggiandomi allo schienale della sedia senza rivolgergli nessuno sguardo.
«Cose personali.»Non mi sarei mai fatto trascinare a feste, non fanno per me. Il casino, le persone tutte sudate e attaccate tra di loro. Provai un senso di nausea solo a pensarci.
Continuai a seguire la lezione, storia dell'arte, potrebbe andare meglio.Per non cascare in un sonno profondo osservai per bene i miei compagni di classe, non mi ritenevo famoso ma ero molto apprezzato da chiunque e andavo bene in qualsiasi cosa, che fosse arte o nelle lingue. anche solo nello sport riuscivo a cavarmela.
Sbuffai attirando l'attenzione di Minho, il mio compagno di banco nonché migliore amico, forse l'unico che considero tale. Non ho proprio "amici" reputo tutti come conoscenti.
Mi guardò con un ghigno sul volto.
«Il grande Hyunjin amante dell'arte si sta annoiando ad una lezione di storia dell'arte.»Lo ignorai, non mi stavo annoiando, volevo soltanto tornare a casa a finire quel quadro, e in più ero stanchissimo.
Accesi lo schermo del cellulare col dito constatando che le lezioni stessero giungendo al termine. Mancavano esattamente cinque minuti.Quando finalmente quei minuti passarono si sentì per tutto l'edificio il suono assordante della campanella, era un odio amore per quell'aggeggio.
Mi alzai portando sulla spalla la mia tracolla, salutai Minho e Jeongin, un altro nostro amico.
Appena fuori dal portone presi le mie cuffie mettendole entrambe, feci partire qualche canzone di Lana del Rey; utilizzavo le sue canzoni anche per dipingere, ci facevo di tutto.
Dopo qualche minuto passato ad osservare il paesaggio che vedevo letteralmente ogni giorno tornando a casa da scuola, mi lanciai in camera mia trovandolo lì dove l'avevo lasciato.
Sorrisi osservandolo, pensai tra me e me che fosse il miglior quadro fatto fino ad ora.