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Mi sedetti sul letto portando davanti a me il cavalletto con il dipinto

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Mi sedetti sul letto portando davanti a me il cavalletto con il dipinto.
Ogni volta che lo guardavo diventava sempre più bello. Non avevo tolto le cuffie, mi avrebbero aiutato a continuare a dipingere.

Mi sollevai di poco per raggiungere la scrivania dove si trovavano i pennelli e la pittura di qualsiasi colore, per ora presi soltanto dei colori molto neutri per i contorni.

Appena feci aderire il colore al pennello mi sentì nel mio posto sicuro, dipingere mi portava su un altro pianeta. Se qualcuno mi avesse chiamato non ci avrei fatto caso, varie volte ho evitato chiamate da chiunque.

Ricominciai a seguire i contorni della figura che stavo disegnando, mi sembrava di star creando una persona nuova, o un clone della mia persona preferita.
L'unica differenza è che, per sfortuna, non avevo mai incontrato qualcuno così.

Il soggetto di quel disegno era la ricreazione perfetta del mio ragazzo ideale, se dovessi mai fidanzarmi e passare la vita con qualcuno sarebbe stato lui.
Sfortunatamente non esiste e continuo ad aggrapparmi a questa idea che un giorno l'avrei incontrato.

Iniziai quel dipinto qualche settimana fa, ci passavo ore e notti intere, dormivo poco ma non mi pesava, amavo questo lavoro che mi sono imposto.

Finiti i dettagli del viso lo osservai per una quindicina di minuti buoni, se non per ore.
Nessuno sa quanto vorrei vorrei avere qualcuno così, non ne ho parlato a nessuno.

Mi sembra fin troppo intimo, importante per me, da poterlo esporre a qualcuno.
Mi potevo definire geloso.

Stavo già iniziando a pensare ad alcuni nomi che potrei attribuire a questo ragazzo.

Gli feci un sorriso così bello che quasi mi emozionai, mi sembrava così sbagliato innamorarmi.
Avrebbe toccato il mio stato mentale? se un giorno, dicendolo a qualcuno, mi venisse detto di smettere di sognare? come la prenderei?

Abbassai il braccio appoggiando il gomito sul ginocchio, guardai un punto indefinito della stanza. Mi stavo di nuovo lasciando trasportare dalle paranoie, non mi è mai importato tanto del giudizio degli altri ma quando si parla di lui cambiavo totalmente.

Sospirai e continuai a finire le sue forme, ogni cosa doveva essere giusta, non ammettevo errori. Guardavo molto i dettagli anche solo delle persone che mi stavano attorno, nessuno mi ha mai attratto così tanto.

Mi sono sempre convinto che mi piaccia così tanto perché è una mia creazione.

Continuai per quelle che sembravano sei? forse sette ore. Mi fermai non appena il mio braccio iniziò a chiedere pietà e formicolare.

Riappoggiai la tavolozza dei colori sulla scrivania, sbuffai, dovevo pulirla.
Mi alzai, muovendomi verso il bagno.

Mi accorsi, dopo aver aperto l'acqua del rubinetto, che non avevo portato l'oggetto con me.

Mi maledì da solo, ma dove avevo la testa in questi giorni. Rientrai in stanza velocemente riprendendo quello che mi serviva.

Mi stava iniziando a far male anche la testa, appena finito tornai in stanza di nuovo. Tolsi la tela da davanti al letto poggiandola vicino alla finestra lasciandola asciugare.

La guardai ancora un attimo, poi mi misi sotto le coperte sentendo gli occhi chiudersi da soli, lasciai fare e così mi addormentai.

Dipinto || Hyunlix. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora