Entrando in casa non diedi retta a niente e nessuno, il mio unico pensiero fisso era lui. L'idea di vederlo dal vivo mi creava ansia ed eccitazione allo stesso momento. Mi sentivo come quei ragazzi alle prime armi con l'amore, eppure io di relazioni ne ho avute. Nessuno come lui però.Gettai la borsa sul letto e mi posizionai davanti alla tela, Felix era lì immobile, sorrisi. più lo guardavo più me ne innamoravo. Qualche giorno fa decisi anche di creare più dipinti dove lo raffiguravo, sapere che forse poteva posare dal vivo per me è la realizzazione del mio sogno più grande ma anche più nascosto.
Lo lasciai stare per ora, se sa che sono sveglio e girovagante per casa non rischierebbe di farsi vedere. Mi sembrava di impazzire a pensare che una persona potesse uscire da un quadro.
Aspettai la sera mangiando e guardando vari video sparsi per i social, li usavo solo perché Minho mi costrinse a scaricarli.
Erano le undici di sera, mi sedetti davanti alla mia scrivania dove avevo posizionato qualche ora fa la tela. La osservai e presi un pennello dalla punta più piccola possibile e un grigiastro. volevo fare dei dettagli inutili in più.
Appena iniziai a passare il colore sulla tela mi sembrò di tornare a quando iniziai a dipingerlo. Lo rifarei altre mille volte, me ne ero innamorato. La prima persona che io abbia mai disegnato, sono abituato a ritrarre paesaggi immaginari e non. Felix aveva preso un posto speciale nel mio cuore.
Appoggiando il pennello sulla scrivania, non mi preoccupai neanche di averla sporcata. ovunque sul legno si trovavano schizzi e chiazze intere di qualsiasi colore.
Mi sdraiai sul letto, guardai il soffitto finché non decisi di fingermi addormentato.
Nella mia testa questa idea funzionava, spero succeda anche adesso.La sua mano delicata non tardò ad arrivare, sospirai felice internamente cercando di mantenere un'espressione neutra. Quando sentivo che si stesse allontanando contornai il suo polso con le dita.
Non dissi nulla, semplicemente riaprì gli occhi guardandolo. Il mio sogno era vero. Lui, era davanti a me, in carne ed ossa.
Non osava spiccicare parola e sembrava aver visto un fantasma nel pieno della notte.« Da quanto lo fai? »
La mia voce sembrò risvegliarlo dal suo stato di trance. Non era propenso a rispondere.« Non ti sto sgridando, voglio solo sapere. »
« I-io.. da ormai settimane. » Abbassò lo sguardo sulle nostre mani. mi sedetti sul letto tirandolo leggermente verso di me.
« Come mai non ti sei mai fatto vedere? avevi paura che mi spaventassi? » lo vidi annuire e sorrisi, è proprio come l'avevo immaginato.
Tirai di nuovo il suo braccio per avvicinarlo a me, così finché non finì seduto sul bordo del letto.
« Sai, sei ancora più bello dal vivo. »
« Anche tu .. » Sussurrò.