Hyunjin era uscito per andare a seguire delle lezioni, l'ho sentito parlarne con un suo amico.Mi era venuta una pessima idea, mentre gironzolavo nella sua stanza mi soffermai ad osservare il mondo esterno, sognavo di uscire, respirare aria fresca e sedermi sul prato pieno di fiori di qualsiasi colore. Raccoglierne alcuni e farci un bel mazzo da curare. non dovevo farlo, ogni cellula, ogni piccola parte di me cercò di fermarmi. però la curiosità era fin troppa.
Abbassai la maniglia della porta, trovandomi davanti un corridoio molto lungo e ampio, anche la casa mi risultava sconosciuta. non avevo con me un cellulare quindi non sapevo bene che ore fossero e neanche quando lui sarebbe tornato a casa, una cosa era certa; dovevo tornare prima, farmi scoprire non è al momento tra i miei piani.
Ci ripensai ma i miei piedi decisero che era il momento di fare qualcosa, con tutta la calma presente in me iniziai a percorrere ed esplorare ogni angolo della casa, grande abbastanza per una persona sola.
Si trovava tutta su un piano ed era veramente tanto accogliente, Hyunjin sembrava uno molto colorato nello scegliere i mobili, le decorazioni e, sicuramente, un posto speciale per qualsiasi quadro.
Arrivato a destinazione davanti a me si parò la porta di casa, quella che mi divideva dal mondo esterno, appoggiai delicatamente la mano sulla maniglia abbassandola, era chiusa dovevo aspettarmelo. Mi abbassai vicino al tappeto alla ricerca di una qualche chiave di riserva. sorrisi quando ne trovai una, erano in realtà più di una non so bene perché ne possedesse così tante.
Infilai la chiave nella serratura sbloccando il meccanismo, ritentai abbassando la maniglia e quando la porta si aprì mi sembrò di scoprire l'acqua calda. Davanti a me si trovava una distesa di fiori, alberi quello che c'è di più bello sulla terra. La natura.
Chiusi la porta alle mie spalle, infilai la chiave nella tasca posteriore dei miei pantaloni neri e a passo lento iniziai a scrutare ogni singolo dettaglio di quello che mi circondava.
Mi sedetti in un punto in mezzo al prato, avvicinandomi ad un fiore specifico. Non ne capivo molto di botanica, sapevo prendermi cura delle piante ma il resto è solo sconosciuto ai miei occhi. potevo constatare, però, che quello davanti a me fosse una margherita. fiore sottovalutato secondo me.Sfiorai i suoi petali con tutta la gentilezza di cui disponevo, la paura di farle male era altissima e non me lo sarei perdonato. Guardando tutte queste piante mi venne in mente lui, sarebbe così bello poter passare del tempo qui.