8.

592 42 0
                                    

Rincasai stanco e con come unico pensiero il mio letto, abbassai la maniglia della porta di casa con una lentezza allucinante

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Rincasai stanco e con come unico pensiero il mio letto, abbassai la maniglia della porta di casa con una lentezza allucinante. Sorpreso la trovai già aperta, osservai ogni punto attorno a me. erano giorni che succedevano cose paranormali mi sarei dovuto rivolgere a qualche serie tv magari ci avrei guadagnato su.

Non so perché mi ritrovai così tranquillo ad entrare in casa, pur essendo abituato ad abitare da solo una porta già aperta non mi sorprendeva? stavo forse perdendo la testa.

Sorpassai tutte le porte del corridoio arrivando davanti a quella di camera mia, mi ritrovavo con un occhi chiuso e l'altro pure ma lo notai, dio, eccome se lo notai.
La tela dove ci sarebbe dovuto essere Felix era completamente bianca, immacolata come se non l'avessi mai toccata e nessuno ci abbia disegnato sopra. corsi perlustrando qualunque cassetto, armadio, scompartimenti nascosti che avevo in camera ma niente, lui non c'era.

Il mio lavoro di mesi interi sparito in una mattina. mi sedetti sul bordo del mio letto portandomi entrambe le mani sul viso. il mondo sembrò cadermi addosso.

Sospirai deciso a sdraiarmi, tutto questo non mi faceva bene, pensai di dormire e così successe. Mi tolsi le scarpe e mi misi qualcosa di più comodo, mi gettai sul letto affondando la testa tra i cuscini, nel mondo magari qualcuno mi vuole maledire per qualcosa.

Caddi nel mondo dei sogni qualche minuto più tardi. Di nuovo delle mani gentili e al tatto piccole cominciarono a riempirmi di attenzioni.

Sentì una melodia, ricominciai a respirare con più calma. Mi decisi ad aprire gli occhi.

« Oh, ti ho svegliato? scusami. »
Disse fermando i movimenti della mano.

Gli presi il polso evitando così di allontanarlo da me. « Per favore, non smettere. »
Lo vidi sorridere e non potei fare altro che fermarmi a guardarlo. Lui lo notò perché vidi chiaramente le sue gote arrossarsi.

« Sei carino quando arrossisci. »
« Solo carino? mi aspettavo qualcosa di più dalla persona che mi ha dipinto con così tanta cura. »

Richiusi gli occhi beandomi di nuovo di quel tocco leggero, avevo bisogno di più contatto fisico ma la paura di svegliarmi da questo sogno è molta. Lasciai che mi accarezzasse i capelli, ad un tratto mi lasciò un impercettibile bacio sulla fronte.

Sfortunatamente per me sentì i suoi passi allontanarsi, riaprendo gli occhi lo guardai.
« Felix? »

Si fermò davanti alla sua tela e si girò appena il suo nome lasciò le mie labbra.
« Non preoccuparti, ci rivedremo. Spero di poter rimanere per sempre quella volta. »

Detto questo rientrò nel quadro davanti ai miei occhi, poteva farlo? quante volte l'ha già fatto.

La mia mente chiedeva riposo, la lasciai fare e crollai di nuovo nel sonno.

Dipinto || Hyunlix. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora