prologo

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Io sono un malato.
Mi piace peccare, amo il piacere.
E il sesso fa proprio per me.

C'è un pub, il Pride, il bar gay più frequentato e lussurioso di tutta Seoul.
Non è un posto affidabile, anzi, il quartiere è uno dei più malfamati. Traffichi di droghe, erbe, anche le armi sono concesse.
Ma ogni sera mi ritrovo sempre lì, a soddisfare le mie esigenze.

Perchè mi definisco un peccatore? Beh, questa parola significa "commettere un errore", ed è perfetta per descrivere ció che faccio.
Io sbaglio, commetto tanti errori, dono il mio corpo troppo facilmente solo perchè non riesco a resistere alla tentazione.
Non resisto al pensiero di due braccia toniche che toccano il mio corpo, con sicurezza.
Non resisto al desiderio di una bocca vogliosa quanto la mia che inumidisce ogni parte del mio petto.
Non resisto a qualsiasi tipologia di maschio virile.

Il Pride è l'inferno della terra, frequentato da uomini demoni che al posto di forconi hanno fascino e cupidigia, pronti a tormentare anime deboli. Ed io sono una di quest'ultime.

Amo questo posto.
È l'unico luogo dove mi sento accettato e posso essere me stesso. Tutti lì sono come me, molti anche peggio, non che sia facile.
Sono molti i ragazzi che chiedono di me, mi conoscono tutti ormai.
Modestamente bello, biondo e apparentemente innocente e delicato. Così mi hanno sempre descritto. Ammetto di essere appetibile agli occhi degli altri.

Frequento il pub da più di un anno ormai, mi sono anche fatto degli amici.
Ci chiamano i "Fake". Siamo tre ragazzi, tutti con sembianze di angeli indifesi, casti e puri. Durante il sesso ci riveliamo l'esatto opposto: maliziosi, provocanti, eccitanti.

Ho iniziato per divertimento, solo per soddisfare me stesso, e così continueró a fare.

La mia non è una vita semplice, tutto quello che faccio ogni sera, al Pride, è solo un segreto.

Non è una vita semplice perchè, è la vita di un peccatore.

𝐬𝐢𝐧𝐧𝐞𝐫𝐬 || ʜʏᴜɴʟɪxDove le storie prendono vita. Scoprilo ora