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Avevo desiderato quel contatto più di quanto non avessi già fatto la prima volta.
Le sue labbra, le amavo alla follia.
Mi sarebbe bastato solo quello, baciarlo, e non ne avrei mai avuto abbastanza.E questo era insolito.
Il modo in cui le bramavo, il modo in cui avrei voluto cercarle continuamente, non era da me.
Nessuno mi era mai piaciuto fino a quel punto.
Ma non volevo preoccuparmene, tanto meno in quel momento.Mi era mancato talmente tanto che, appena le nostre labbra si ritrovarono, gli saltai addosso.
Fu un movimento naturale, istintivo, e sembrava che Hyunjin fosse preparato.
In un attimo le sue braccia si cinsero alla mia vita, stringendo per tenermi saldo a lui.
Quel gesto mi trasmise una sicurezza immensa.Non riuscivo a trattenermi, sembravo impazzito.
Ero eccitato da morire. Le mie gambe strette ai suoi fianchi si facevano sempre più forti, la foga di quel bacio mi stava rendendo indomabile. Avevo paura di fargli male, ma non abbastanza da preoccuparmi di smetterla.
D'altronde lui non disse nulla né si lamentó, sembrava solo divertito. Sentii l'accenno di una risata provenire dalla sua gola, ma nessuno dei due aveva intenzione di fermarsi.Ero ancora stupito dal fatto che era stato lui a prendere l'iniziativa, di nuovo, il che spazzò via quasi del tutto le mie insicurezze.
Certo, questo non voleva necessariamente dire che tremava ogni volta che mi vedeva, e che quindi provasse le mie stesse cose, ma almeno ero sicuro di non essere solo un banale soggetto per i suoi bellissimi quadri.
Riacquisii un po' di speranza.L'aria cominció a mancare, ma rimanemmo ancora attaccati e con le labbra vicine, desiderosi l'uno dell'altro.
<Adoro quando lo fai.> riuscì a dire, col fiato mozzato.
I suoi occhi erano lucidi dall'eccitazione, il labbro inferiore notevolmente più gonfio di quello superiore.
<Fare cosa?> risposi, cercando di riprendere fiato anch'io.
Era così perfetto in quel momento.
<Saltarmi addosso. Mi fa venir voglia di non lasciarti più.> esordì, lasciandomi senza parole.
Ero già tutto rosso dalla passione del momento, non credevo di poterlo diventare ancora di più. O almeno, fino ad adesso.
Aveva appena detto di non voler lasciarmi andare, ed il mio cuore fece una capriola.<Allora non farlo.> gli risposi, risoluto.
Mi guardó, con uno di quegli sguardi da far tremare le gambe.
I suoi occhi si assottigliarono e mi guardarono, in un modo talmente sensuale che il mio stomaco ne subì le conseguenze.
<Non lo faró.> disse, mettendo fine a quel breve scambio di parole.Si fiondó di nuovo su di me, se possibile ancora più bramoso di prima.
Mi sistemó meglio su di lui, portandomi leggermente più in su e, proprio come aveva detto, non sembrava pronto a lasciarmi scendere.
Le mie mani si incontrarono sul retro della sua testa, e non tardai ad affondarle nei suoi capelli.
Avevo desiderato fare anche quello, scompigliare ancora una volta quella sua folta chioma rossa.
Erano morbidi, setosi, e in più avrei di nuovo voluto vederli scombinati a incorniciargli il volto.Stringeva sempre più le sue braccia ai miei fianchi, un po' per far sì che non cadessi, immaginai, e un po' perché anche per lui quello era un gesto involontario, dovuto alla troppa eccitazione del momento.
Tutti i miei indumenti iniziarono a darmi fastidio, sembravano quasi stretti.
Dovevo toglierli, e volevo che facesse lo stesso anche lui.
Volevo guardarlo di nuovo per intero, in tutta la sua lussuriosa bellezza.
Volevo toccarlo, volevo sentirlo ovunque.
Ma ci trovavamo ancora fuori, nel giardino, e non potevo fare nulla di tutto ció se non tornavamo dentro.<Entriamo?> domandai, tra un bacio e l'altro.
Sembrava stordito, io lo guardavo disperato.
Lanció un'occhiata alle nostre spalle, verso la camera da letto, poi guardó di nuovo me.
<Sì.> rispose.
Goffamente, ci incamminammo verso l'enorme veranda in vetro, senza preoccuparci di guardare avanti.
I suoi passi erano lenti, la sua bocca ancora sulla mia, ma volevo che si sbrigasse.
Interruppi quel contatto, solo per spostarlo alla base del suo collo. Mi concentrai lì, assaporai la sua pelle, e lui, ancora frastornato, raggiunse più velocemente l'interno dell'appartamento.
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𝐬𝐢𝐧𝐧𝐞𝐫𝐬 || ʜʏᴜɴʟɪx
Fanfictionhyunlix; '𝐈 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫 𝐚𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐯𝐢𝐜𝐞, 𝐭𝐨 𝐚 𝐯𝐢𝐫𝐭𝐮𝐞 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐛𝐨𝐫𝐞𝐬.' -𝐌𝐨𝐥𝐢è𝐫𝐞 - dal testo... 'Piangevo. Chiusi gli occhi, e l...