𝐬𝐢𝐧𝐧𝐞𝐫𝐬 || ʜʏᴜɴʟɪx

mister who?;

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<Ecco qui i miei tre ragazzi preferiti!> disse Jae, il proprietario del pub, sbattendo entrambe le mani sul bancone davanti a noi.
Sbucó dal nulla, come al suo solito.

Era un uomo sulla quarantina, almeno credo. Non gliel'avevo mai chiesto. Portava i capelli nero pece alla classica pettinatura coreana, corto ma non troppo e soprattutto ordinato. Non era bello, era solo normale. Occhi a mandorla, naso dritto e labbra sottili, forse anche troppo. Era leggermente più basso rispetto all'altezza media che dovrebbe avere un uomo, ed era anche magro. Tutto l'opposto del mio prototipo ideale.
Si vestiva sempre elegante, in giacca e cravatta, perchè diceva che dare sempre una buona impressione era importante.

<Ciao anche a te, Jae-hyung.> salutó Innie, con l'entusiasmo a zero. Non lo ha mai sopportato, pensa che sia solo un uomo inutile, a cui importa di noi solo per la fama che diamo al suo locale.
Il minore non aveva tutti i torti, il pub era tra i più frequentati in tutta Seoul, e noi tre eravamo stati nominati più volte tra i meriti. Inoltre se era venuto a parlare con noi, aveva sicuramente qualcosa da chiederci.

<Avete saputo la notizia?> riprese, euforico.
Lo guardammo confusi all'unisono. Sospiró.
<Beom, passami il giornale.> ordinó, rivolgendosi al barman.
<Subito signore.>
Appena lo ebbe in mano, sfoglió velocemente le pagine. Il giornalino si chiamava 'Dudes', parlava per lo più di argomenti per omosessuali, tra cui quindi anche locali, gossip su celebrità e anche consigli sul sesso. Peró, la produzione era privata, bisognava pagare per avere la copia settimanale, ed evidentemente Jae lo faceva.

Si fermò, rivolse la rivista verso di noi e ci indicó un paragrafo segnato in rosso. Iniziammo a leggere.
Il titolo era: 'Pride, il pub del momento: anche il signor Woo passerà a far visita?'

Alzammo gli occhi verso Jae-hyung, di nuovo all'unisono e allibiti.
<Continuate a leggere, su!>
Il paragrafo diceva: 'Uno dei locali più chiacchierati del momento, è sicuramente il Pride. Allettante, provocante, frequentato da molti ragazzi interessanti. Tra questi, troviamo i Fake: tre amici con facce d'angeli innocenti, ma che in realtà nascondono un'indole più seducente di quanto si possa pensare. Il più grande, Han Jisung, soprannominato semplicemente Han. L'australiano, Lee Felix, chiamato Lixie. E infine Innie, il minore, il cui vero nome è Yang Jeongin. Sono solo dei ragazzi, nominati a tal punto da arrivare alle orecchie del signor Woo. Durante un'intervista svolta da uno dei nostri inviati, ieri ha rivelato che questa sera sarebbe andato a divertirsi anche lui al Pride, magari in compagnia di uno di loro. Chissà cosa accadrà.'

Finimmo di leggere, tutti più scioccati di prima.
<Quindi, il signor Woo sta per arrivare?> chiese Jis con voce tremolante.
<Esattamente Jisung! Non è fantastico?> disse Jae, con un enorme sorriso in faccia. Io peró non avevo le idee ben chiare.
<Scusate, scusate,> intervenni io, <ma chi è questo signor Woo?>
Si, frequentavo il Pride da molto tempo, ed ero informato su tutto ció che c'era da sapere sui pezzi grossi che ogni tanto venivano a far serata. Ma di questo signor Woo non ne avevo mai sentito parlare.

<Scherzi, Lix?> inizió Innie, <Il signor Woo è uno dei proprietari della Banca di Corea. È ricco da far paura, e a quanto pare, anche segretamente gay.> concluse, stranamente contento.
<Già. Io ricordavo che fosse sposato con una donna, non è così? Non ha paura che dichiarando queste informazioni, lei possa scoprire qualcosa?> chiese Jisung.
<Beh, Dudes è una rivista privata Jis, e a meno che la signora Woo non sia anch'essa una pervertita, e che quindi le piaccia leggere giornali per gay, è quasi impossibile che lo venga a sapere.> rispose Jeongin.

<Va bene ragazzi, veniamo al dunque. Sareste disposti, per caso, a trascorrere la notte con lui?Naturalmente sarà lui a scegliere chi.>
Ecco, il suo scopo.
<Assolutamente si!> acconsentì immediatamente il minore.
<Come mai sei così entusiasta, Innie?> chiesi, ancora confuso.
<Perchè? Perchè?! Il signor Woo è un uomo estremamente sexy! Ti piacerà, Lix, è arrapante come piace a te.> spiegó.
Iniziai ad interessarmi un po' di più.

<Non mi piace questa situazione, Jae-Hyung. Quel Woo non mi ha mai convinto. Non penso sia una persona affidabile.> confessó Jis, preoccupato. È da quando aveva finito di leggere che aveva quell'espressione.
<Aah, andiamo Jisung, non ti costa nulla.> replicó il proprietario.
<No. Non sono d'accordo.>
L'espressione di Jae cambió di botto dopo quel secondo rifiuto, e diventó serio. Si avvicinó lentamente al viso di Jisung, e sussurró qualcosa, con aria minacciosa.
<Ti conviene essere d'accordo invece, caro Han Jisung. In questa stanza, in questo locale, in questa proprietà, non comandi tu, ed è bene che tu lo sappia. Quindi, stasera farai come dico io, senza inutili obiezione. Non farmi usare le maniere forti, sapete bene che non è nel mio stile, ma se fosse necessario, non esiteró nemmeno un attimo. Non rischieró di mandare all'aria il mio locale per uno stupido ragazzino.>
La tensione era palpabile, per qualche secondo la musica pop in sottofondo sembró addirittura sparire.

<Bene! Sapevo che sareste stati d'accordo, non deludetemii~> concluse Jae-hyung per poi andarsene, come se nulla fosse.
Jisung era risentito, ma ormai rassegnato.

<Jis, stai...bene?> gli chiesi, con una mano sulla sua spalla.
Si voltó verso di me, con un sorriso rassicurante in volto.
<Si, tutto apposto Lix.>

La serata continuó, era ancora lunga, ed ora eravamo tutti e tre in attesa di questo fantomatico signor Woo.
Il tempo passava, ma ancora nessuna traccia.
Poi, sentii Jisung darmi una forte gomitata al braccio.
<Ahi! Che c'è? È arrivato?> chiesi.
<No, molto meglio! Credo di averti trovato qualcuno con cui ammazzare il tempo. Guarda laggiù.>
Mi indicó un ragazzo, e da quel momento in poi, rimasi incantato.

angolo autrice

ecco il nuovo capitoloo !!!

nel prossimo apparirà per la prima volta hyunjin finalmente 😭

come promesso questo capitolo era più lungo del primoo

e nulla, alla prossima ^^

-auro