-
Il ragazzo che mi indicó Jisung sembrava essere da solo, appoggiato al muro vicino alla pista da ballo, con le mani in tasca e lo sguardo tra la folla.
Non sembrava stesse cercando o aspettando qualcuno, e questo non mi dispiaceva.So che forse sembro superficiale, ed in effetti un po' lo ero, ma quel ragazzo era davvero di una bellezza disarmante.
Era alto, e molto, sicuramente più di un metro e novanta.
La maglietta che indossava era semplice, bianca e a maniche corte, forse anche un po' troppo piccola per lui. Fasciava benissimo il suo petto tonico, si scorgevano addominali perfettamente allenati e quelle braccia erano grosse esattamente come piacevano a me.I suoi lineamenti erano talmente belli e delicati da sembrare irreali, il viso pareva riflettesse luce propria, ma allo stesso era l'essere umano più maschio che io avessi mai visto.
Gli occhi erano a mandorla, una mandorla elegante, scuri e attenti.
Poi c'erano le labbra, quelle succosissime fottute labbra rosa. Giuro su dio che se non le avessi toccate prima o poi, avrei dato di matto.
Erano così invitanti che mi dovetti forzare per non fissarle troppo.L'espressione era seria, non vorrei dire che sembrasse preoccupato, ma sì, in effetti dava quell'impressione. Ma per cosa, non lo so.
Infine, la cosa più evidente del suo aspetto fisico, erano i capelli: rosso fuoco. Aveva raccolto parte di essi in un codino disordinato, lasciando che due ciocche davanti gli ricadessero sul viso ed altre ancora sulle spalle.
Le luci rosse della stanza riflettevano sulla sua chioma colorata, andando a creare riflessi e sfumature che sul suo viso stavano meticolosamente.
Sembrava davvero fatto apposta, quel ragazzo era desiderio puro.Non avevo mai visto nessuno come lui, con quel genere di fascino, e rimasi davvero rapito.
Non saprei dire per quanto tempo rimasi ad esaminarlo, ma Innie e Jis arrivarono addirittura al quinto drink nel frattempo.
Il più grande richiamó la mia attenzione.
<Lix, non so a cosa tu stia pensando, ma se devi fare qualcosa, datti una mossa. Lo fissi da ben 10 minuti.>
10 minuti?
<Già. Tra poco arriverà anche il signor Woo, e lì si che ti divertirai davvero. Sempre che scelga te, ovvio.> disse Innie.Era la prima volta che mi capitava. Di guardare per così tanto tempo una persona, intendo.
Di solito appena adocchiavo qualcuno, non ci pensavo due volte a portarlo in una room qualsiasi e andarci a letto.
Questa volta era diverso. C'era qualcosa di differente.
<Si, avete...ragione.> dissi io, quasi sottovoce.Mi alzai dalla sedia, e mi allontanai dal bancone. Incominciai ad avvicinarmi a lui, verso la sua direzione, continuando ad osservarlo.
Mi sentivo strano, guardarlo suscitava in me una sorta di formicolio su tutto il corpo.
Superai la folla con fatica, ma i miei occhi non lasciarono quel ragazzo nemmeno per un secondo.E finalmente, fui ad un passo da lui.
Non mi notó subito, non mi aspettavo che lo facesse, c'era troppa gente vicino a noi.
C'era solo un divanetto a dividerci, in pelle, bagnato di drink, almeno credo.Decisi di aggirarlo, e mi misi esattamente a fianco a lui.
Lì la mia situazione degeneró, il cuore inizió ad accelerare, minacciando addirittura di uscire dal petto, e la mente si svuotó. Se poco prima nella mia testa c'era anche solo una minima idea di come approcciare con lui, adesso non più.
Qualcosa mi diceva che non era come gli altri. La cosa forse mi spaventava, ma allo stesso tempo mi attraeva da morire.Ero apparentemente disinvolto, con la schiena appoggiata al muro esattamente come lui.
Guardarlo così da vicino faceva tutto un altro effetto. I miei battiti non rallentarono, al contrario, accelerarono ancora di più se possibile.
Adesso osservavo il suo profilo, impeccabile naturalmente. La curvatura del naso non presentava imperfezioni, e le labbra carnose risaltavano maggiormente da quell'angolazione.
La differenza di altezza tra noi era più evidente ora, cosa che mi faceva venir voglia di saltargli addosso in quel preciso istante. Ma mi trattenni.
Inoltre, faceva odore di tabacco.
STAI LEGGENDO
𝐬𝐢𝐧𝐧𝐞𝐫𝐬 || ʜʏᴜɴʟɪx
Fanfictionhyunlix; '𝐈 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫 𝐚𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐯𝐢𝐜𝐞, 𝐭𝐨 𝐚 𝐯𝐢𝐫𝐭𝐮𝐞 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐛𝐨𝐫𝐞𝐬.' -𝐌𝐨𝐥𝐢è𝐫𝐞 - dal testo... 'Piangevo. Chiusi gli occhi, e l...