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Jis pov...<Io... credo che andrò in bagno.> dissi quando Hyunjin, il rosso, si piazzó davanti Felix.
Fulminai Innie con lo sguardo, invitandolo ad inventare anche lui una scusa per lasciarli da soli.
Naturalmente, non sarei davvero andato in bagno.
O meglio, forse. Dipendeva tutto da come si sarebbe svolta la serata.Da giorni ormai avevo in mente quel suo amico castano, non me lo toglievo dalla testa.
E il fatto che quella sera fosse sparito all'improvviso, di certo non aiutava.
Lui e Hyunjin continuavano a venire al Pride ogni notte, ma quel ragazzo non si era più avvicinato a me.
Adesso ero io ad essere insoddisfatto.Sentivo, peró, il suo sguardo costantemente su di me, sentivo il suo desiderio.
E perchè rifiutarlo?Colsi quell'occasione al volo, e mi allontanai dai miei amici.
Come immaginavo, quando lo guardai, i suoi occhi erano già su di me. Sorrisi impercettibilmente, avevo un ottimo intuito.Mentre mi avvicinavo a lui pensavo a dove avrei potuto portarlo, per stare da soli.
Pensandoci bene, i bagni erano troppo scontati ormai, e con lui avevo voglia di qualcosa di diverso.
Perció, il posto perfetto, era il retro del pub.
Erano in pochi ad andare lì con i propri partner, non c'era quasi mai nessuno.Mi fermai a qualche metro da lui, mi sentivo divorato dalle sue iridi nere. Le sue mani erano dentro le tasche, era una posizione che assumeva spesso, ed era pericolosamente attraente. Dovetti sforzarmi per non rimanere imbambolato.
Non dissi una parola, i miei occhi parlarono per me. Indicai alle mie spalle una porta in fondo alla sala, mi girai, e camminai in quella direzione.
Era sottinteso che dovesse seguirmi.Mi addentrai tra la folla ancora una volta, cercando di raggiungere quella porta d'uscita.
Mi voltai per assicurarmi che fosse dietro di me e, per fortuna, era lì, anche lui intento a scansare la gente in pista.
La raggiunsi prima di lui, aprii, e l'aria pulita mi invase le narici. Tutto era buio.
Era un piccolo spazio esterno, usato principalmente per raccogliere tutta la spazzatura da buttare a fine serata. Era circondato da una staccionata in legno rovinato, e qualche filo d'erba verde dava colore a quella scura distesa di terra.Sentii la porta richiudersi.
Mi voltai, e lui era lì fermo a fissarmi, l'oscurità della notte lo avvolgeva. Il mio cuore perse un battito. Per la prima volta nella mia vita, rimasi immobile davanti a un uomo.Cercai di mantenere il respiro il più regolare possibile, mentre quel ragazzo avanzava lentamente verso di me.
Sul suo volto scorgevo un sorriso che non riuscivo a decifrare. Mi attraeva da morire, in un modo a me sconosciuto.
Ma mi costrinsi a rimanere calmo, e a essere il Jisung di sempre.Quando si fermó, a pochi centimetri da me, ignorai le minacce del mio cuore di uscire dal mio corpo, e colmai quasi ogni distanza facendo sfiorare rapidamente il mio petto contro il suo. Non era molto più alto di me, sentivo il suo respiro sul volto, ma era nettamente più massiccio.
Il suo profumo era più forte della scorsa sera, probabilmente non era ancora stato con nessuno quella notte.
I nostri sguardi si incatenarono, e io gli sorrisi sfacciato.<Quindi...> cominciai, a bassa voce.
Lo afferrai prepotentemente dal colletto della sua camicia, avvicinai ancora un po' i nostri volti.
<... sei ancora insoddisfatto?>Un sorriso sghembo si dipinse sul suo viso, i miei occhi saettarono subito su di esso.
Umettó lentamente il suo labbro inferiore, lo osservai molto attentamente.
Poi tornai a guardarlo negli occhi.
<Si, vuoi aiutarmi?> esordì, con una voce talmente erotica che la percepii fin sotto la pelle.Con quella frase mi diede il via libera, non aspettavo altro.
Le mie mani erano ancora sulla sua camicia, perció iniziai immediatamente a sbottonarla.
Arrivato in basso, sull'ultimo bottone, inavvertitamente sfiorai la sua intimità, e non potei fare a meno di notare che era già eccitato.
Ció mi spronó a continuare.
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𝐬𝐢𝐧𝐧𝐞𝐫𝐬 || ʜʏᴜɴʟɪx
Fanfictionhyunlix; '𝐈 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫 𝐚𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐯𝐢𝐜𝐞, 𝐭𝐨 𝐚 𝐯𝐢𝐫𝐭𝐮𝐞 𝐭𝐡𝐚𝐭 𝐛𝐨𝐫𝐞𝐬.' -𝐌𝐨𝐥𝐢è𝐫𝐞 - dal testo... 'Piangevo. Chiusi gli occhi, e l...