Capitolo 25: Ritorno in Francia

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Ci misero un po’ ad arrivare a destinazione, ma finalmente si trovavano alle porte della Francia.
Nel frattempo, a Parigi il sole era sceso e la città sembrava immersa nel caos, ovunque si trovavano dei sottoposti di Arethas che picchiavano gli abitanti per far rispettare il volere di Tarasios, e se questi non avessero obbedito sarebbero stati mandati in carcere o alle famiglie venivano tolti loro i figli.
Erano arrivati a terra
<< Siamo arrivati! >>
<< Finalmente, casa dolce casa >> esclamò la ragazza francese
<< Sì, ma non siamo tornati per rilassarci; dobbiamo sconfiggere Arethas >> affermò Pierre
<< Già, Pierre ha ragione >> lo appoggiarono gli altri
<< Guardate laggiù! >> gridò Narumi indicando un gruppo di persone che fluttuavano
<< Non saranno mica gli alleati di Arethas? >> chiese Artù
<< Credo di sì, Alisia aveva parlato del principe dei fantasmi, saranno i suoi soldati >> rispose la dea dell’acqua
<< E ora cosa facciamo? >> chiese Jack
<< Non lo so, questa è l’unica strada per andare a Parigi >> rispose il guardiano
<< Ci stai dicendo che dovremmo combattere contro duecento soldati fantasmi? >>      chiese la giapponese
<< É l’unico modo >> rispose il protettore
<< Ok, cerchiamo di sconfiggerli velocemente >>  << Uragano di Zefiro! Io prendo quelli a destra >> comunicò agli altri
<< Bene, allora io attaccherò quelli centrali con la gabbia acquatica e l’abbraccio della morte >>
<< Che ne dici di dividerci il campo di battaglia Sam? Così faremo prima >> propose Jack
<< Per me va bene, stai attento però a non entrare nella mia illusione >>
<< Sì, tranquilla; questa volta non ci cascherò >>
<< Io ed Artù attaccheremo quelli a sinistra >> affermò Lucas
<< Perfetto, andiamo! >> esclamò l’elemento dell’acqua.
Quando si avvicinarono ai nemici questi si accorsero della loro presenza e si misero in difesa
<< Ci sono degli intrusi! Dobbiamo eliminarli >>  disse un soldato
<< Aspetta un attimo Alan, questi sono gli elementi che servono ad Arethas; dobbiamo catturarli senza fargli del male >> lo fermò un altro soldato
<< Sì, scusa. Hai ragione >>
<< Ma questi parlano quando dovrebbero stare attenti ai nemici? >> chiese Narumi a bassa voce agli altri
<< Non ci catturerete mai, vi sconfiggeremo prima che ci riusciate >>  dichiarò Samantha
<< Ah, sì? Vedremo >> risposero i soldati dopo aver finito la loro conversazione
<< Gabbia acquatica! >>  “ Per ora con la tecnica riesco a coprire solo questa distanza, ho preso preciso i soldati centrali ”
<< Ben fatto Sam! >> esclamò il compagno
<< Dove ci troviamo? E dove sono  gli altri? >> si chiesero i nemici
<< Mi dispiace, ma vi ho separati con la mia tecnica d’illusione >>
<< Già, nessuno per ora è mai riuscito a scappare, nemmeno io pensate >> disse Jack in modo scherzoso indicandosi  << Be’, purtroppo ora tocca a me. Spaccatura terrestre >>  e a quelle parole metà dei nemici caddero nel limbo
<< Grazie di avermi lasciato un po’ di divertimento anche a me Jack >>
<< Dovevo farlo, dopotutto sono nella tua illusione >>
<< Grazie. Ora tocca a me mostravi ciò che so fare. Abbraccio della morte! >> le braccia anche questa volta svolsero il loro compito trascinandoli nel limbo
<< No! >> esclamarono gli avversari
<< Bene e questo è fatto >> affermò la ragazza.
Nel frattempo, Narumi stava sconfiggendo i soldati con la sua katana, gli restavano meno della metà, allora pensò di utilizzare il vortice tagliente; quindi, estrasse i kunai e cominciò a girare in torno a loro formando tanti piccoli tornadi
<< Vortici taglienti multipli! >>
e poi saltarono tutti in aria feriti urlando dal dolore
<< Ce l’ho fatta! >> esclamò di gioia.
Dai due fratelli invece le cose si stavano mettendo male, Lucas stava per essere ferito da un arma di un soldato, ma per fortuna Artù se ne accorse e creò una barriera di fuoco a proteggere il fratello
<< Grazie fratellino >>
<< Di nulla. Servono a questo i fratelli no? >>
<< Hai ragione >>
<< Comunque ho trovato una soluzione per eliminare più nemici possibili >>
<< Dimmi, sono tutt’orecchi >>
<< Il ruggito di fuoco >>
<< Ottima idea >>
<< Bene, allora… Ruggito di fuoco! >>
a quelle parole comparve un leone fatto di fuoco
<< Wow! >> esclamò il fratello
<< Leone cerca di bruciare più nemici possibili >>
l’animale ruggì, poi corse verso gli avversari e si dissolse in delle fiamme che li bruciarono
<< Bene. È riuscito a toglierli quasi tutti, gli ultimi li posso sconfiggere io con la mia spada >> affermò Lucas
<< Va bene >>
e così fece, però uno riuscì a scappare
<< Oh, no! >>
<< Tranquillo, fa niente Lucas. Andiamo dagli altri >>
<< Ok >>
e così i due fratelli si diressero verso i loro compagni.

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