Capitolo 26: Limoges

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<< Whaw, ragazzi! Siete stati bravissimi! >> esclamò Pierre


<< Grazie >> risposero gli altri


<< E ora dove andiamo? >> chiese Narumi


Il guardiano estrasse dalla tasca una mappa della Francia


<< Noi ci troviamo qui, vicino a Bordeaux e dobbiamo arrivare a Parigi >>


<< Ok >>


<< Pierre, secondo me sarebbe meglio trovare un posto dove dormire e mangiare, visto che è notte e siamo in una foresta; potrebbe comparire di tutto e quindi esserci pericoli >> consigliò Jack


<< Si, hai ragione, potremmo fermarci in un villaggio di Limoges >>


<< Questa è un ottima idea >> affermarono Samantha ed Artù


<< Bene, allora andremo a Limoges >>


e così i ragazzi s'incamminarono.


Finalmente dopo due ore videro in lontananza delle luci, e via via che si avvicinarono di più capirono di essere arrivati in uno dei villaggi di Limoges


<< Siamo arrivati, evviva! >> esclamarono le ragazze


<< Ora dobbiamo cercare un hotel, o qualcuno che ci possa ospitare per una notte >> disse Pierre


<< Proviamo a chiedere a quella signora dove possiamo trovarne uno >> propose Lucas vedendo un anziana in un negozio di fiori vicino a loro


<< OK, chiedo io >> si offrì la dea dell'acqua


<< Va bene >> risposero gli altri


e così Sam si diresse verso la donna


<< Buona sera signora, le posso chiedere un'informazione? >> domandò gentilmente


<< Certo piccola, dimmi pure >>


<< Sa per caso dove posso trovare un hotel ? >>


<< Sì, ce n'è uno in fondo al villaggio sopra una piccola collinetta, si chiama Mimosa >>


<< Grazie >>


<< Prego mia cara >>


la ragazza stava per voltarsi e ritornare dai compagni, ma...


<< Quanto vengono i tulipani e i gigli? >>


<< Oh, ti interessano i fiori... i tulipani vengano cinque franchi, invece i gigli dieci franchi >>


<< Allora mi dia uno di ciascuno dei due >>


<< Di che colore mia cara? >>


<< Blu, è il mio colore preferito >>


<< Oh, anche il mio. Che coincidenza >>


<< Già >> sorrise la fanciulla


intanto la fioraia stava cercando i fiori chiesti


<< Ecco i fiori che mi hai chiesto >>


<< Grazie, questi sono i franchi che le devo vero? >> chiese porgendogli


<< Sì, precisi. E questi sono i fiori >>


<< Quanto ci mette Samantha? >> si chiese l'elemento dell'aria


<< Abbi pazienza. Eccola, vedi? Sta arrivando >> rispose Jack


<< Scusate ragazzi se ci ho messo tanto, ma oltre a chiedere informazioni ne ho approfittato per prendere qualcosa >> si scusò e mostrò ciò che aveva comprato


<< Whaw! Che fiori meravigliosi >> esclamò affascinata l'amica


<< Fiori? >> chiesero i ragazzi


<< Già, erano così belli che non ho resistito >> << Questo tulipano è per te >> affermò porgendoglielo a Narumi


<< Grazie Sam >> << Mhmm... però ora dove lo posso mettere? >>


<< Avevo già pensato a questo, catene d'acqua! >> esclamò creandone due


dopo averle create unì con la magia ciascun fiore alla sua catena e fece un incantesimo per far sì che i fiori non si sciupassero


<< Ecco, ho creato delle corone di fiori, uno per te e uno per me >>


<< Grazie Sam, sei un genio >> la ringraziò e se la mise in testa e anche l'altra ragazza fece altrettanto.


<< Scusa Sam, ci potresti dire dove si trova l'hotel? >> chiese Artù


<< Ah, sì, scusate. La signora mi ha detto che ce n'è uno in fondo al villaggio, si chiama Mimosa >>


<< Bene, allora andiamo >> affermò il guardiano


mentre stavano camminando videro molti empori e negozi di vario genere e piccole lanterne appese in tutto il villaggio per fare luce


<< Che belle luci >> affermarono tutti


non dovettero camminare ancora molto per arrivare a destinazione


<< È questo, siamo arrivati >> confermò la ragazza dai capelli neri


l'hotel assomigliava ad un castello in miniatura con dei piccoli balconi contenente dei fiori


<< Che castello bizzarro >> affermarono i due inglesi


<< Vero >> li appoggiarono gli altri due ragazzi


<< Non è vero! >> protestarono le ragazze << È carino >>


<< Va bene, va bene... Ma ora entriamo >> si arresero gli altri


così Pierre bussò al portone e ad aprirgli fu un ragazzo più grande di loro


<< Bonsoir, avez-vous des chambres libres ? >>


Narumi non capendo la situazione si avvicinò a Samantha


<< Cosa gli ha detto? >>


<< Ha chiesto se avesse per caso delle stanze libere >>


<< Ah... ok, non lo avevo capito >>


Intanto il ragazzo stava rispondendo alla domanda del guardiano


<< Oui, combien de chambres? >>


<< E ora cosa ha detto? >>


<< Ha chiesto quante stanze volevamo >>


<< Trois chambres, s'il vous plaît >>


la ragazza dell'aria guardò di nuovo l'amica


<< Ha detto tre stanze, per favore >>


<< Ok, grazie >>


<< Su entriamo >> li invitò Pierre



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