Capitolo 29: Orléans

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I ragazzi si trovarono di fronte al ponte George V, una struttura antica costruita nel diciottesimo secolo, che attraversa la Loira, fino ad arrivare ad Orléans.


<< Whaw, che bello! >> esclamarono a bocca aperta


Samantha si accorse solo dopo che al di là del ponte si trovavano gli eserciti fantasma


<< Ragazzi, guardate laggiù! Ci sono gli esercizi fantasma! >>


i compagni guardarono dov'era stato indicato dall'amica


<< Hai ragione! E ora cosa facciamo? >> chiese Artù al guardiano


<< Dobbiamo affrontarli, non abbiamo altra scelta >>


<< Che ne dite di un attacco a sorpresa? >> propose Narumi


<< Ottima idea! >> accettarono gli altri


<< Allora Lucas ed io attaccheremo i soldati centrali, Lilia e Jack quelli che si trovano a sinistra e Artù, Samantha e Pierre quelli a destra >> pianificò l'elemento dell'aria


<< Va bene >> risposero gli altri


<< Asp-aspetta un attimo Narumi! Perché io sono insieme a Lilia? >>


<< Perché dici così? Ti sto antipatica? >> chiese abbassando la testa


<< N-no! Che stai dicendo. Tu non mi stai antipatica >>


dopo quella piccola discussione la ragazza giapponese rispose alla domanda del ragazzo


<< Be'... perché i vostri poteri insieme sono potenti, insomma... terra e piante... ci stanno bene insieme no? >>


"Narumi l'ha fatto apposta! Aspetta un attimo, non è che..." si disse tra sé e sé l'americano


<< Narumi, perché ti sei messa in squadra con Lucas? Non è che provi qualcosa per lui? >>


a quelle parole Narumi andò su tutte le furie e scagliò una tecnica contro il compagno che cascò a terra; questo fece attirare l'attenzione dei nemici


<< Oh, oh. Ragazzi, mi sa che ci hanno scoperti >> gli informò la dea dell'acqua


<< Tutta colpa di Narumi >> affermò Jack


<< Mia!? Se tu non avessi, detto ciò, io non avrei scagliato l'incantesimo >>


<< Per favore non litigate proprio ora, cerchiamo di seguire il piano anche se ci hanno scoperti >> cercò di calmarli il ragazzo di fuoco


<< Artù ha ragione, dobbiamo muoverci, sennò saranno loro ad attaccare per primi! >> affermò Pierre


ma era già troppo tardi, i nemici li avevano intrappolati con delle catene fantasma


<< Voi chi siete? >> chiese uno dei soldati fantasma


<< Aspetta un attimo Etienne, guardali un attimo. Non sembrano i quattro elementi di cui ci ha parlato Arethas? >> ragionò il compagno


<< Hai ragione. Dobbiamo informare il principe e Arethas >>


<< Ehi! Liberateci! >> li interruppe Samantha.


Jack controllò che tutti stessero bene, ma qualcosa non quadrava; Lilia sembrava immobile come una statua


<< Lilia tutto bene? >> le chiese, ma nessuna risposta, allora provò a scuoterla e inaspettatamente si trasformò in una statua di legno


<<Cos... >> << Cos'è successo a Lilia?! >> chiese il ragazzo preoccupato, mettendo in allarme anche gli altri


<< Si è trasformata in una statua di legno! >> esclamarono gli altri sbalorditi


<< Dov'è finita l'altra ragazza? >> chiese Etienne


<< State in guardia, potrebbe sbucare fuori dal nulla >> li mise sugli attenti il capo dell'esercito


all'improvviso comparve dietro i soldati, Lilia che li intrappolò con delle radici che spuntarono sotto i piedi dei nemici


<< Intrappolati! >> esclamò tutta contenta la ragazza << E ora liberate i miei amici >>


<< Mai! >> rispose Etienne


<< Va bene, allora dirò alle radici di stritolarvi ancora di più >>


e così fece.


I guerrieri gridarono dal dolore e chiedendo di far smettere le radici


<< Per favore basta. Liberaci e libereremo anche i tuoi compagni >> affermò il capo dei nemici


<< Prima libera i miei amici >>


il comandante ci pensò un po' e poi si decise


<< Ok, li libero >>


in un nano secondo i compagni si ritrovarono vicino a Lilia, e con un tono scherzoso la ragazza disse:


<< Be... Allora addio! >>


e poi s'incamminarono sul ponte.


I fantasmi dal comportamento della ragazza delle piante rimasero spiazzati


<< Ehi! Liberatici! >> era troppo tardi, i ragazzi erano già dall'altra parte del ponte.


I nostri compagni d'avventura erano arrivati nella piazza in cui si trovava la statua di Giovanna d'Arco; il luogo era pressoché deserto, c'erano pochi abitanti e gli scagnozzi di Tarasios. Gli eroi misero gli occhi su una discussione tra un soldato fantasma e una fioraia dai capelli rossi e gli occhi verde smeraldo


<< Mi dispiace signore, non ho le rose che mi avete chiesto >> lo informò la fanciulla abbassando la testa desolata


<< Ne ho bisogno. Il mio capo mi ha detto che ne vuole un intero carrello. Me le stai nascondendo non è vero? La tua è solo una bugia. Non me le vuoi dare e basta; non è così? >> affermò su tutte le furie il guerriero prendendola per il colletto della maglia


<< Io le sto dicendo la verità. La prego, non mi faccia del male! Au secours ! >>


<< Ragazzi, ha bisogno d'aiuto >> disse Samantha


quando la compagna ebbe finito di parlare, Artù scattò in azione, sfoderando la spada e corse verso la ragazza


<< Lasciala; ti ha detto che non ha quello che cerchi >>


<< E tu chi saresti? >> lasciò la fanciulla e poi si girò per guardarlo << Aspetta, tu sei l'elemento del fuoco, non è vero? >>


<< Esatto >> << E ora lascia stare questa ragazza >>


<< Volentieri. Ho un elemento alla mia portata, non me lo lascerò scappare >>


<< Artù! >> esclamarono i ragazzi


<< Andiamo ad aiutarlo >> propose Narumi


<< Sì! >>












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