Capitolo 11: I racconti dei ragazzi

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Il giorno seguente quando Samantha e gli altri si svegliarono stava piovendo e poi andarono in cucina a fare colazione
<< Io odio la pioggia >> affermarono Caeli e lo spadaccino
<< Ed ora cosa facciamo? Di solito dopo colazione andiamo sempre ad allenarci >>
chiese la dea dell'acqua al guardiano
<< Be', per stamattina possiamo restare in casa, così possiamo approfondire la nostra amicizia. Invece se questo pomeriggio smetterà di piovere potremo andare ad allenarci >>
<< Ok >> risposero gli altri.
Dopo che tutti ebbero mangiato si misero vicino al fuoco a parlare
<< Allora Caeli, raccontaci un po' di te >> chiese la ragazza
<< I-io? >> chiese indicandosi
<< Non ci sono altre persone qui che si chiamano come te >> esclamò scherzosa
<< Vero >> << Cosa vorreste sapere? >>
<< Qual è il tuo colore preferito? >>
<< Il nero, ovvio >>
<< La tua attività preferita? >>
<< Volare >>
poi si fece avanti Pierre
<< Ora vorrei farti io una domanda >>
<< Sono tutt'orecchi >>
<< Come hai scoperto che tu eri l'elemento dell'aria? Perché a differenza tua io l'ho detto sia a Sam che ad Artù >>
Rouge rimase un attimo in silenzio, cosa poteva dirgli? Quale bugia si poteva inventare?
Gli altri la fissavano in attesa della risposta, lei esitò poi disse finalmente
<< Be'... quando avevo quattro anni successe un fatto inaspettato.
In un giorno di maggio i miei genitori mi portarono in Ouchijuku dai miei nonni perché loro dovevano partire per un viaggio di lavoro, ma io volevo andare con loro; poi fui trascinata in casa dai nonni che cercarono di rassicurarmi dicendomi che sarebbero tornati presto. Quella sera andai a letto un po' triste e in seguito mi addormentai.Feci un bruttissimo incubo sui miei genitori che mi lasciavano sola in un orfanotrofio perché non mi volevano più; allora io, triste e agitata mi svegliai di soprassalto e senza volerlo scatenai un uragano che spazzò via tutta la casa e facendo morire i miei parenti, io invece ero viva e mi chiedevo perché, pensavo di essere un mostro >>
e a quell'ultima parola finse di piangere in modo che quella storia fosse credibile.
<< Ci dispiace >> affermarono gli altri
<< Tranquilli, ormai è già passato >>
poi Samantha si girò a guardare il guardiano
<< E invece tu Pierre? >>
<< Cosa? >> chiese pensando che avesse fatto qualcosa
<< Come hai scoperto l'esistenza dei quattro elementi? >>
<< Me lo ha raccontato mio padre. Una delle sue frasi preferite era "senza i quattro elementi non c'è né passato né futuro". Ogni volta che mi raccontava la loro leggenda quando ero piccolo, rimanevo sempre affascinato; e un giorno mi disse che sarei diventato il prossimo guardiano, ero felice di ricevere un ruolo di così grande importanza, e ora che ho conosciuto voi, amici, sono ancora più felice >>
sorrise infine.
Tutti si avvicinarono a lui e lo abbracciarono
<< Ragazzi, mi state soffocando! >>
<< Oh, scusaci >>
e si spostarono da lui
<< E ora tocca a te Artù, raccontaci la tua storia >> esclamò il ragazzo
<< Non ho molto da raccontare >>
<< Va bene lo stesso >> affermò Caeli
<< Allora.... Fin da piccolo mi piaceva utilizzare la spada, è da lì che è nata la mia passione. Ogni sera che mio padre tornava dal suo lavoro di cavaliere mi allenavo con lui, era uno degli insegnanti migliori che ho avuto. Ma purtroppo morì in battaglia quando avevo dieci anni >>
<< Ci dispiace molto >>
<< Era il padre migliore del mondo >>
<< Concordo >> lo appoggiò suo fratello
<< Lucas, dov'eri? >>
<< Stavo prendendo un po' di legna fuori >>
<< Ah, ok >>
<< Di cosa stavate parlando? >>
<< Dei nostri passati >>
<< Hai raccontato anche dei nostri duelli con le spade di quand'eravamo piccoli? Sapete che all'inizio aveva paura di utilizzare la spada? >>
<< Smettila Lucas! >>
<< Davvero Artù? >>
<< No, no, non crederete davvero a quello che ha detto? >> << Eh va bene, lo ammetto. Avevo paura di utilizzare la spada >>
<< Ma solo per quello che è successo a papà >> esclamò un po' arrabbiato
<< Ma io non ti sto dando di "fifone" >>
<< Allora cosa volevi dire >>
Samantha si mise in mezzo per calmarli
<< Ragazzi ora basta >> << Per favore, non voglio vedervi litigare >>
<< Scusaci >>
<< Be', perché ora non andiamo a preparare il pranzo? >> chiese la ragazza sorridendo
<< È un ottima idea! >> esclamò Caeli << Vengo con te >>
e così le ragazze si avviarono verso la cucina.
I due fratelli fecero pace.

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